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Ernesto Tavernari – Dalla realtà al sogno
Comunicato stampa
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La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, presenterà la mostra del Maestro Ernesto Tavernari “Dalla realtà al sogno”, dal 19 giugno al 1° luglio 2021.
L’inaugurazione si terrà sabato 19 giugno alle ore 17.00.
Adalberto e Arianna Sartori conoscevano Ernesto Tavernari, frequentavano il suo studio milanese già dalla metà degli anni Ottanta, avevano instaurato con il Maestro un bel rapporto di stima e ammirazione, lui Ernesto Tavernari sempre disponibile e cordiale.
Oggi, in collaborazione con l’ “Associazione Maestro Ernesto Tavernari”, la Galleria Arianna Sartori lo ricorda con questa importante mostra retrospettiva.
“Penso al mite sorriso, alla conversazione sussurrata di Ernesto Tavernari, recupero le sue immagini, i suoi colori, e sono tentato da una affettuosa correzione, non homo ma puer avus ludens, dentro uno scenario di sogni, invenzioni, affabulazioni.
Nei suoi quadri, d’una grana che suggerisce il fascino affrescale, giocano le forme, ma soprattutto i colori.
Penso a Chagall, senza alle spalle le tenebre e le fiamme d’una lunga storia; meno azzardato, senza malinconie, anche quando la memoria è più profonda; a Chagall filtrato, magari, attraverso il rigore e la tensione di Osvaldo Licini. Ernesto Tavernari è lucchese (le antiche mura sono sospese nei suoi dipinti), ma la tenerezza dei suoi verdi, la trasparenza dei suoi cieli, proprio non si possono non dire lombardi”.
Alberico Sala
“Il segno, il disegno, nella felice semplicità di un continuo volo, in una ventata di case a sghimbescio come per gioco, con tutti gli oggetti del mondo, dell'infanzia del mondo, che salgono e precipitano e si ricompongono in un nuovo immaginario reale, non reale: giocosità e traccia, avendo come unico scopo di affermare l’inesplicabile bellezza di ogni cosa visibile, l’enigma della semplicità”.
Roberto Sanesi
Ernesto Tavernari nasce a Lucca nel 1911.
Pittore e scenografo, trascorsa l’infanzia in Liguria, negli anni Venti giunge a Milano, dove collabora con l’impresa di scenografie Bertini e Pressi.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola d’Arte Superiore del Castello.
Negli anni Trenta e Quaranta realizza le scenografie per le più rilevanti opere del Teatro alla Scala ed esegue affreschi al Lido di Venezia, all’EUR di Roma, a Quartu Sant’Elena, a Solarolo di Sanremo e alla Certosa di Chiaravalle. Nel 1939 è invitato a esporre alla Triennale di Milano.
Nel secondo dopoguerra è molto attivo sulla scena artistica al fianco, come collega e amico, di Arturo Martini, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Lucio Fontana, Renato Birolli e Luciano Minguzzi.
Il 1963 è l’anno della sua prima personale, allestita da Carlo Cardazzo al Cavallino di Venezia.
Seguiranno moltissime mostre personali e collettive nei principali musei e gallerie, in Italia e all’estero.
Nel 1996 sue sono le scenografie e le marionette del “Mago di Oz” per il Teatro delle Marionette di Gianni e Cosetta Colla.
Attivo fino all’ultimo, nel 2007 si spegne nella sua casa-studio, a Milano, all’età di 96 anni, ma il suo nome e le sue opere continuano a essere ricordate e apprezzate grazie a nuove, continue esposizioni.
L’inaugurazione si terrà sabato 19 giugno alle ore 17.00.
Adalberto e Arianna Sartori conoscevano Ernesto Tavernari, frequentavano il suo studio milanese già dalla metà degli anni Ottanta, avevano instaurato con il Maestro un bel rapporto di stima e ammirazione, lui Ernesto Tavernari sempre disponibile e cordiale.
Oggi, in collaborazione con l’ “Associazione Maestro Ernesto Tavernari”, la Galleria Arianna Sartori lo ricorda con questa importante mostra retrospettiva.
“Penso al mite sorriso, alla conversazione sussurrata di Ernesto Tavernari, recupero le sue immagini, i suoi colori, e sono tentato da una affettuosa correzione, non homo ma puer avus ludens, dentro uno scenario di sogni, invenzioni, affabulazioni.
Nei suoi quadri, d’una grana che suggerisce il fascino affrescale, giocano le forme, ma soprattutto i colori.
Penso a Chagall, senza alle spalle le tenebre e le fiamme d’una lunga storia; meno azzardato, senza malinconie, anche quando la memoria è più profonda; a Chagall filtrato, magari, attraverso il rigore e la tensione di Osvaldo Licini. Ernesto Tavernari è lucchese (le antiche mura sono sospese nei suoi dipinti), ma la tenerezza dei suoi verdi, la trasparenza dei suoi cieli, proprio non si possono non dire lombardi”.
Alberico Sala
“Il segno, il disegno, nella felice semplicità di un continuo volo, in una ventata di case a sghimbescio come per gioco, con tutti gli oggetti del mondo, dell'infanzia del mondo, che salgono e precipitano e si ricompongono in un nuovo immaginario reale, non reale: giocosità e traccia, avendo come unico scopo di affermare l’inesplicabile bellezza di ogni cosa visibile, l’enigma della semplicità”.
Roberto Sanesi
Ernesto Tavernari nasce a Lucca nel 1911.
Pittore e scenografo, trascorsa l’infanzia in Liguria, negli anni Venti giunge a Milano, dove collabora con l’impresa di scenografie Bertini e Pressi.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola d’Arte Superiore del Castello.
Negli anni Trenta e Quaranta realizza le scenografie per le più rilevanti opere del Teatro alla Scala ed esegue affreschi al Lido di Venezia, all’EUR di Roma, a Quartu Sant’Elena, a Solarolo di Sanremo e alla Certosa di Chiaravalle. Nel 1939 è invitato a esporre alla Triennale di Milano.
Nel secondo dopoguerra è molto attivo sulla scena artistica al fianco, come collega e amico, di Arturo Martini, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Lucio Fontana, Renato Birolli e Luciano Minguzzi.
Il 1963 è l’anno della sua prima personale, allestita da Carlo Cardazzo al Cavallino di Venezia.
Seguiranno moltissime mostre personali e collettive nei principali musei e gallerie, in Italia e all’estero.
Nel 1996 sue sono le scenografie e le marionette del “Mago di Oz” per il Teatro delle Marionette di Gianni e Cosetta Colla.
Attivo fino all’ultimo, nel 2007 si spegne nella sua casa-studio, a Milano, all’età di 96 anni, ma il suo nome e le sue opere continuano a essere ricordate e apprezzate grazie a nuove, continue esposizioni.
19
giugno 2021
Ernesto Tavernari – Dalla realtà al sogno
Dal 19 giugno al primo luglio 2021
arte moderna
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi
Vernissage
19 Giugno 2021, 17.30
Autore
Curatore