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Genuardi/Ruta per Cascina I.D.E.A. Salento, a Masseria Canali
Opening
di Silvia Conta
Negli spazi di Masseria Canali a Casarano, in provincia di Lecce, oggi, 26 giugno, e domani, inaugura “Sotto Verde Manto”, la personale del duo artistico Genuardi/Ruta (Antonella Genuardi, Sciacca,1986 e Leonardo Ruta, Ragusa,1990), accompagnata da un testo critico di Elsa Barbieri, è il risultato della permanenza degli artisti in Masseria e del loro viaggio alla scoperta del Salento.
«Figlio di Cascina I.D.E.A., il progetto di residenze avviato ad Agrate Conturbia (NO) attivo dal 2017, con I.D.E.A. Salento, Nicoletta Rusconi Art Projects offre agli artisti la possibilità di vivere due realtà molto peculiari sia dal punto di vista paesaggistico che della tradizione artigiana: il lago Maggiore e il Monte Rosa da un lato e i due mari della Puglia dall’altro.
Per questa seconda edizione di I. D.E.A. Salento, Nicoletta Rusconi ha scelto di collaborare con Davide Meretti, che ospita l’iniziativa a Masseria Canali (Casarano), nel cuore del Salento», hanno spiegato gli organizzatori.
Le viste alla mostra si svolgono su appuntamento, scrivendo a info@masseriacanali.com
Le parole del duo Genuardi/Ruta
Come è nata la vostra collaborazione con Cascina I.D.E.A.?
«All’origine del nostro legame con Cascina I.D.E.A. progetto di residenze che Nicoletta Rusconi ha ideato e sta facendo crescere, c’è la collaborazione con ARTbite, la piattaforma Instagram creata da Nicoletta stessa per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea più giovane con un investimento che va dai 300 ai 3mila euro. Fin dalla prima volta che ci siamo incontrati Nicoletta ci ha dimostrato il suo interesse, non solo professionale, ma anche personale. Ci ha voluti a Cascina I.D.E.A. in Salento perché Masseria Canali, curata in ogni dettaglio ricercato da Davide Meretti, è un terreno fertile per i nostri interventi site-specific, che abbracciano lo spazio, lo avvolgono e lasciano che l’esperienza delle forme, della luce e delle cromìe sia libera di sprigionarsi».
Quali aspetti vi hanno colpito maggiormente del luogo e quali input vi ha trasmesso?
«Abbiamo intrapreso questa residenza come un viaggio che è stato insieme presa di coscienza e stimolo a raggiungere sistemi di scelte culturali che sono diversi dal nostro, nel quale siamo nati e cresciuti. Ci siamo immersi per comprendere, nel profondo, i modi e i riti delle civiltà marina e contadina, che qui si muovono di pari passo, intrecciandosi affascinanti leggende, storie, colori e costruzioni. Costruzioni antiche e grotte rupestri, città e monumenti, torri saracene, verdi distese e pietre ambrate sono state come un alfabeto da cui abbiamo attinto per dare vita al nuovo corpus di opere che presentiamo».
Come il vostro lavoro site-specific entra in dialogo con il luogo?
«Ci sono il verde degli ulivi, l’arancione degli alberi da frutto, il giallo del sole, il rosso dei tramonti, il marrone della terra, il bianco di masserie, cattedrali, torri costiere e teatri antichi. Ci sono le forme morbide, più sinuose, che si ispirano al paesaggio mediterraneo circostante ed entrano nell’architettura che gli dà spazio, partecipando al suo stato di concentrazione. Le mura della masseria sono state per noi un soggetto primario, non un contenitore né un elemento con cui entrare in relazione: Sotto Verde Manto scatena infinite e forti reazioni tra opere e ambiente. «Come una magia, che ci spinge a ripensare la genealogia della ragione e del concetto stesso di realtà», ha scritto Elsa Barbieri nel testo critico che accompagna la mostra».
Quali progetti espositivi avete nel prossimo futuro?
«Nel futuro immediato entreremo nella collezione di Nicoletta Rusconi con un intervento site-specific che faremo da lei e che sarà presentato in preview in ottobre, in concomintatnza con la mostra di Thomas De Falco, ora in residenza da Cascina I.D.E.A. ad Agrate Conturbia (NO). Ci sono poi tante idee e progetti, in prospettiva più a lungo termine, che vi sveleremo non appena gli avremo data la forma, la luce e i colori giusti».