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fino al 6.VI.2004 Olivo Barbieri – Site specific_roma04 Roma, Mercati Traianei
roma
Da molto in alto. Così Olivo Barbieri ha fotografato (e filmato) Roma. Il risultato? Architetture come modellini di un plastico. Colosseo e Pantheon che sembrano pezzi di una maquette. Un progetto che per certi versi affascina. E per altri…
L’anno scorso fu Koudelka, quest’anno è uno tra i più interessanti artisti italiani a rendere omaggio a Roma. L’attenzione per le architetture e il territorio non è elemento nuovo nell’espressione artistica di Olivo Barbieri. C’era ai tempi del percorso per la Via Emilia e c’era in tutte le fotografie figlie dei vari viaggi in India, Tibet, Cina.
Per il Festival di Fotografia presenta anche un film in 35 mm – site specific_roma04 – che rientra appieno nel giro d’Italia intrapreso già da alcuni anni: l’artista ritrae le città della penisola fotografandole dall’alto. Da un punto di vista tanto lontano da trasformare le architetture in modellini di un plastico e gli uomini in piccolissime presenze. Quasi un’astrazione che –in quest’ottica– si pone come espressione ultima della necessità di una totale assenza della figura umana, da lui promulgata negli anni passati.
Guardare una città dall’alto è privilegio di pochi. Olivo Barbieri è uno di quelli. Sale su un elicottero e scatta. Cerca l’essenza dei luoghi da una prospettiva che – dice – gli era sconosciuta finché non si è allontanato dall’Italia.
Proprio in un ristorante nella lontana Cina, un distratto sguardo su un calendario raffigurante Piazza del Campo a Siena, si è trasformato nella visione di una realtà conosciuta ma diversa da come la ricordava. Una nuova coscienza del proprio paese e della sua storia, ci dice.
Eppure a ben vedere questo è un lavoro che finisce per assomigliare ad un reportage sui generis (quasi cartoline patinate), che ben si presta a fare d’apertura ad un festival fortemente legato alla fotografia documentaristica.
Nel ripetersi della fotografia aerea e nella continua riproduzione delle immagini cittadine, il progetto iniziale di interesse urbanistico/artistico sembra perdere un poco dell’originaria forza per avvicinarsi di più ad una mera ricerca estetizzante. Al centro dell’obiettivo pare esserci l’elemento stilistico più che un concetto di ridimensionamento e riappropriazione umana e spaziale.
Dopo Padova, Siena (di cui nel Palazzo delle Papesse espose i suoi scatti in una mostra francamente banaluccia) e altre città del settentrione, il percorso andrà ancora avanti. Tant’è che il lavoro appositamente realizzato per il Festival rappresenta, per Barbieri, uno snodo importante nell’avanzata verso i cieli del sud. Un punto centrale –non solo geograficamente– anche perché completato da un film in pellicola (solo per la sera dell’apertura. Poi in dvd), in cui i piccoli edifici e monumenti sono proiettati nel maestoso palcoscenico traianeo, con il soundtrack suonato al ritmo delle pale dell’elicottero. Una novità per l’artista che prima d’ora non aveva lavorato con l’immagine in movimento.
In fondo, nei fori si assiste ad uno spettacolo accattivante, che cerca un punto d’incontro tra l’arte contemporanea e il tentativo furbetto di compiacere il gusto del grande pubblico.
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doppia personale: Olivo Barbieri e Elger Esser al palazzo delle Papesse
federica la paglia
mostra vista il 2 aprile 2004
Olivo Barbieri – Site Specific_roma 04, a cura di Marco Delogu
Mercati di Traiano. Via IV novembre 94 (via Nazionale), 06 6790048, www.fotografiafestival.it, info@fotografiafestival.it , mar_dom 9-19, ingresso intero 6 euro, ridotto e con go card 3,10 euro, catalogo edizioni Zone attive 10 euro
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