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fino al 4.IX.2004 Marino Marini & il Ritratto Pistoia, Palazzo Tau – Museo Marino Marini
toscana
Nota per i cavalli, i clown, la Pomona e il nudo, la tematica mariniana contempla anche un artista meno noto. Un Marino del ritratto che studia ed ama i sui soggetti e ne descrive la poesia e il contesto specifico. Ripercorrendo così la storia del Novecento…
Una folta e colorata aneddottica accompagna i ritratti di Marino Marini, è spesso raccontata negli stessi scritti dell’artista esposti a completamento dell’opera. Il tema del ritratto è in Marini complesso e rappresenta buona parte della sua produzione scultorea. Moltissimi anche i disegni preparatori esposti in questa mostra che raccoglie più di sessanta opere.
Il disegno esalta la fase di studio e frequentazione del personaggio prescelto prima della traduzione in gesso o creta. Molti schizzi sono inediti e sempre rivolti a persone amate o familiari, come i ritratti della madre e della moglie in carboncino e tempera. Ne emerge un Marini meno celebrativo, più intimista. Il ritratto spesso non rappresenta solo l’aspetto fisico del soggetto, ne raccoglie la visione meno pubblica, il privato, la sua psicologia. Per questo motivo l’artista si rifiutò sempre di ritrarre sconosciuti. I suoi disegni, ed in seguito le sue sculture, nascevano dall’approfondimento delle caratteristiche più spirituali. I volti riflettono l’anima e quella luce di vivacità o malinconia che viene da dentro e che esprime genialità, amore, morte.
… Nel ritratto ho sempre cercato di dare più che l’espressione o il carattere della persona […] la sua “poesia”. Non c’è volto umano in cui questa “poesia” non sia come racchiusa, annidata solidificata in un tratto, in una prominenza, in una lieve cavità…. Nasce così il volto stralunato di Marc Chagall che l’artista ritrasse come un pazzo innamorato del colore, difficile da fissare nel disegno per la vivezza e mutabilità della sua espressione. Mai Chagall si riconobbe nell’opera di Marini, ne rimase anzi irritato e deluso e ruppe l’amicizia con l’artista. Non ritirò mai le opere, le ripudiò ed ora fanno bella mostra di sé nelle sale del Palazzo Tau. Grande poesia e grande amore esprime il volto di Igor Stravinskij, per il quale oltre al ritratto l’artista creò anche le scene di Sacre Du Printemps, rappresentata alla scala dal grande maestro nel 1972.
Ma anche Oscar Kokoscka, Henry Miller, Mies Van der Rohe furono ritratti da Marini, e in ognuno sono evidenziati particolari che solo un’approfondita osservazione e conoscenza potevano suggerire. Protagonista indiscussa è Marina, la compagna tanto amata, il cui volto ha sempre dato grandi suggestioni all’artista. Emozioni personali ma anche plastiche perché nella forma della sua testa Marini ritrovava canoni classici , canoni orientali e messicani, come lui stesso afferma. E Marina è ancora qui a rappresentarlo e a raccontarlo con struggente ricordo, testimone di incontri del marito.
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daniela cresti
mostra visitata il 3 aprile 2004
Museo Marino Marini
Palazzo Tau,
c.so Silvano Fedi 30,
Pistoia.
Dal 3 Aprile al 4 settembre,
orario: da lunedì al sabato dalle 10 alle 18.
Ingresso 3,50 euro,
info: 057330285
[exibart]