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Omar Hassan – Breaking Through Berlin
Comunicato stampa
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OMAR HASSAN
BREAKING THROUGH BERLIN
(Luisa Catucci Gallery, 6 Settembre - 15 Ottobre 2021)
BREAKING THROUGH BERLIN, TWICE
(Bermel von Luxburg, 6 Settembre - 17 Ottobre 2021)
Le gallerie berlinesi Luisa Catucci & Bermel von Luxburg hanno deciso di unire le loro forze per presentare e celebrare la prima mostra personale a Berlino dell'artista italo-egiziano di fama internazionale Omar Hassan. Due gallerie in due aree cittadine molto diverse -Schillerkiez Neukölln e Charlottenburg- hanno capito l'importanza della collaborazione per spingere verso la ripresa della scena culturale e artistica, dopo questo lungo periodo difficile. L'occasione di una mostra così potente è sembrata l'occasione perfetta per farlo.
La mostra aprirà le porte dapprima alla Galleria Luisa Catucci, nello Schillerkiez Neukölln, lunedì 6 settembre, presentando una selezione di lavori da tutte le serie delle opere di Hassan e, per la prima volta in assoluto, il suo ultimo capolavoro: la Berlin City District Map, realizzata con 15.000 tappi di bomboletta spray dipinti a mano.
La mostra sarà inaugurata successivamente alla Bermel von Luxburg, il giovedì 16 settembre, in occasione del Gallery Weekend di Berlino, e presenterà una selezione delle serie BREAKING THROUGH e INJECTIONS di Hassan.
"Cominciamo con il colore", scrisse una volta Rothko, e Omar Hassan lo segue, ma aggiungendo l'azione fisica in cima al colore. Attraverso lo sforzo di controllare ripetutamente il movimento del proprio corpo per usarlo come un vero e proprio strumento di pittura, Omar fa dell'azione fisica la fonte creatrice del suo lavoro, sia quando prende a pugni la tela, sia quando seduto pazientemente dipinge a mano migliaia di tappi di bombolette spray per creare le sue non convenzionali mappe di città.
Nella serie di opere dal titolo BREAKING THROUGH, che sfrutta le sue abilità di pugile, Hassan combina sicuramente il controllo con il fortuito, seguendo l'approccio di Pollock: da un lato, il controllo dei movimenti del corpo e la scelta della tavolozza dei colori, dall'altro, la diffusione e la caduta fortuita del colore mentre colpisce la tela. L'azione stessa diventa arte, sostenendo l'opinione di Harold Rosenberg sull'Espressionismo Astratto, dove gli Action Painters, avendo un confronto drammatico, personale e fisico con la tela, fornivano un'immagine convincente del loro processo creativo raggiungendo un'autentica espressione individuale e umana, liberandosi al contempo dagli standard convenzionali di bellezza.
Mentre Pollock ha basato la sua ricerca artistica sull'arte nativa americana, Omar Hassan riallaccia il suo lavoro alla street art e alla vita di strada, dove la velocità ha un ruolo cruciale, non solo per le ovvie ragioni legali che costringono gli artisti di strada ad essere rapidi, ma anche in quanto riflesso della società contemporanea, dove tutto deve essere estremamente veloce, e dove lo spazio urbano continua ad evolversi rincorrendo questo "bisogno di velocità". Al contempo, una città è piena di azioni ripetitive e meccanismi rallentati, ed è composta dalla più variopinta varietà di individui.
Omar Hassan, frutto cittadino, non ha dimenticato di osservare e includere anche queste dinamiche urbane nel suo lavoro, specialmente nelle sue serie CAPS, e MAPS, dove i tappini delle bombolette spray sono dipinti a mano uno ad uno e presentati in una vetrina-alveare di plexiglass. Per citare l'artista stesso: "È iniziata come una collezione seriale di tappini solo per me, ma dopo un po' ho capito il loro vero scopo, e ho iniziato a dipingere ogni tappo, uno per uno, per sottolineare l'importanza di ogni singola persona nel più grande progetto che coinvolge ogni essere umano: preservare la vita su questo pianeta. Ecco perché metto i tappini nelle arnie di plexiglass che creo: i tappi sono importanti per i colori spray, come le api sono fondamentali per la vita".
Così, mentre la velocità e l'imprevedibilità dettano il ritmo delle sue opere BREAKING THROUGH, la serie CAPS, e la sua evoluzione MAPS, hanno il loro ritmo impostato sulla ripetizione e il controllo.
I 15.000 tappini utilizzati per creare una Mappa dei quartieri di Berlino, presentata alla Luisa Catucci Gallery, sono dipinti a mano individualmente con molta attenzione al fine di creare una pianta accurata della città. Non possono essere dipinti liberamente come i pezzi legati alla boxe, e nemmeno come la serie INJECTIONS di Hassan, dove lo sgocciolamento incontrollato di una quantità eccessiva di vernice spray su un singolo punto diventa il soggetto principale dell'opera.
Anche se i tappi delle bombolette spray riportano ad un'immediata connessione con la street art, la scelta di Hassan di creare le sue piante cittadine volutamente bicromatiche mostra la sua profonda passione per la cartografia e rivela la sua ispirazione per le vecchie mappe, dove la combinazione di colori bianco e nero, sottolinea la natura schematica dell'opera, come il culmine conciso del concetto stesso di mappatura.
In contrasto con la scelta policromatica della sua serie di lavori precedente, CAPS, dove la tavolozza di colori multipli esaltava la bellezza della diversità e dell'individualità, il bicromatismo di MAPS sembra essere anche un invito a riflettere sull'importanza di mitigare le differenze personali al fine di far funzionare il bene comune, pur mantenendo l'affermazione della società composta da singoli individui.
L'astrazione geometrica e cinetica delle macchie colorate usate nella serie SCULPTURE di Hassan, come la loro estetica giocosa e "infantile", collega questi lavori con un altro famoso artista: Damien Hirst. La combinazione di sculture classiche spruzzate di vernice con le corrispondenti tele trattate alla stessa maniera, è una eccellente reinterpretazione artistica contemporanea del classico fatta da Hassan, forte della sua eredità multiculturale e della sua prospettiva urbana. La libertà e la trasgressione di questa serie potrebbe essere considerata alla stregua di un atto di Post Vandalismo. Mentre il vandalismo è un atto distruttivo di aggressione, il Post Vandalismo, al contrario, restituisce oggetti e situazioni fuori contesto alla sfera culturale, e secondo la tradizione dadaista è altresì ricco di giocosa ironia. Un invito a provare a cambiare e sperimentare prospettive differenti, che portano a inevitabili riflessioni filosofiche e psicologiche.
Con Omar Hassan il processo di fare arte diventa un'esperienza fisica, emotiva e intellettuale, non solo per l'artista ma anche per gli spettatori, spazzati via dall'innegabile potere attivo e dalle forti vibrazioni positive sprigionate dalle sue creazioni.
Testo: Luisa Catucci
Mostra realizzata con il supporto di Stiftung Kunstfonds
Nell’ambito del programma NEUSTART KULTUR
BREAKING THROUGH BERLIN
(Luisa Catucci Gallery, 6 Settembre - 15 Ottobre 2021)
BREAKING THROUGH BERLIN, TWICE
(Bermel von Luxburg, 6 Settembre - 17 Ottobre 2021)
Le gallerie berlinesi Luisa Catucci & Bermel von Luxburg hanno deciso di unire le loro forze per presentare e celebrare la prima mostra personale a Berlino dell'artista italo-egiziano di fama internazionale Omar Hassan. Due gallerie in due aree cittadine molto diverse -Schillerkiez Neukölln e Charlottenburg- hanno capito l'importanza della collaborazione per spingere verso la ripresa della scena culturale e artistica, dopo questo lungo periodo difficile. L'occasione di una mostra così potente è sembrata l'occasione perfetta per farlo.
La mostra aprirà le porte dapprima alla Galleria Luisa Catucci, nello Schillerkiez Neukölln, lunedì 6 settembre, presentando una selezione di lavori da tutte le serie delle opere di Hassan e, per la prima volta in assoluto, il suo ultimo capolavoro: la Berlin City District Map, realizzata con 15.000 tappi di bomboletta spray dipinti a mano.
La mostra sarà inaugurata successivamente alla Bermel von Luxburg, il giovedì 16 settembre, in occasione del Gallery Weekend di Berlino, e presenterà una selezione delle serie BREAKING THROUGH e INJECTIONS di Hassan.
"Cominciamo con il colore", scrisse una volta Rothko, e Omar Hassan lo segue, ma aggiungendo l'azione fisica in cima al colore. Attraverso lo sforzo di controllare ripetutamente il movimento del proprio corpo per usarlo come un vero e proprio strumento di pittura, Omar fa dell'azione fisica la fonte creatrice del suo lavoro, sia quando prende a pugni la tela, sia quando seduto pazientemente dipinge a mano migliaia di tappi di bombolette spray per creare le sue non convenzionali mappe di città.
Nella serie di opere dal titolo BREAKING THROUGH, che sfrutta le sue abilità di pugile, Hassan combina sicuramente il controllo con il fortuito, seguendo l'approccio di Pollock: da un lato, il controllo dei movimenti del corpo e la scelta della tavolozza dei colori, dall'altro, la diffusione e la caduta fortuita del colore mentre colpisce la tela. L'azione stessa diventa arte, sostenendo l'opinione di Harold Rosenberg sull'Espressionismo Astratto, dove gli Action Painters, avendo un confronto drammatico, personale e fisico con la tela, fornivano un'immagine convincente del loro processo creativo raggiungendo un'autentica espressione individuale e umana, liberandosi al contempo dagli standard convenzionali di bellezza.
Mentre Pollock ha basato la sua ricerca artistica sull'arte nativa americana, Omar Hassan riallaccia il suo lavoro alla street art e alla vita di strada, dove la velocità ha un ruolo cruciale, non solo per le ovvie ragioni legali che costringono gli artisti di strada ad essere rapidi, ma anche in quanto riflesso della società contemporanea, dove tutto deve essere estremamente veloce, e dove lo spazio urbano continua ad evolversi rincorrendo questo "bisogno di velocità". Al contempo, una città è piena di azioni ripetitive e meccanismi rallentati, ed è composta dalla più variopinta varietà di individui.
Omar Hassan, frutto cittadino, non ha dimenticato di osservare e includere anche queste dinamiche urbane nel suo lavoro, specialmente nelle sue serie CAPS, e MAPS, dove i tappini delle bombolette spray sono dipinti a mano uno ad uno e presentati in una vetrina-alveare di plexiglass. Per citare l'artista stesso: "È iniziata come una collezione seriale di tappini solo per me, ma dopo un po' ho capito il loro vero scopo, e ho iniziato a dipingere ogni tappo, uno per uno, per sottolineare l'importanza di ogni singola persona nel più grande progetto che coinvolge ogni essere umano: preservare la vita su questo pianeta. Ecco perché metto i tappini nelle arnie di plexiglass che creo: i tappi sono importanti per i colori spray, come le api sono fondamentali per la vita".
Così, mentre la velocità e l'imprevedibilità dettano il ritmo delle sue opere BREAKING THROUGH, la serie CAPS, e la sua evoluzione MAPS, hanno il loro ritmo impostato sulla ripetizione e il controllo.
I 15.000 tappini utilizzati per creare una Mappa dei quartieri di Berlino, presentata alla Luisa Catucci Gallery, sono dipinti a mano individualmente con molta attenzione al fine di creare una pianta accurata della città. Non possono essere dipinti liberamente come i pezzi legati alla boxe, e nemmeno come la serie INJECTIONS di Hassan, dove lo sgocciolamento incontrollato di una quantità eccessiva di vernice spray su un singolo punto diventa il soggetto principale dell'opera.
Anche se i tappi delle bombolette spray riportano ad un'immediata connessione con la street art, la scelta di Hassan di creare le sue piante cittadine volutamente bicromatiche mostra la sua profonda passione per la cartografia e rivela la sua ispirazione per le vecchie mappe, dove la combinazione di colori bianco e nero, sottolinea la natura schematica dell'opera, come il culmine conciso del concetto stesso di mappatura.
In contrasto con la scelta policromatica della sua serie di lavori precedente, CAPS, dove la tavolozza di colori multipli esaltava la bellezza della diversità e dell'individualità, il bicromatismo di MAPS sembra essere anche un invito a riflettere sull'importanza di mitigare le differenze personali al fine di far funzionare il bene comune, pur mantenendo l'affermazione della società composta da singoli individui.
L'astrazione geometrica e cinetica delle macchie colorate usate nella serie SCULPTURE di Hassan, come la loro estetica giocosa e "infantile", collega questi lavori con un altro famoso artista: Damien Hirst. La combinazione di sculture classiche spruzzate di vernice con le corrispondenti tele trattate alla stessa maniera, è una eccellente reinterpretazione artistica contemporanea del classico fatta da Hassan, forte della sua eredità multiculturale e della sua prospettiva urbana. La libertà e la trasgressione di questa serie potrebbe essere considerata alla stregua di un atto di Post Vandalismo. Mentre il vandalismo è un atto distruttivo di aggressione, il Post Vandalismo, al contrario, restituisce oggetti e situazioni fuori contesto alla sfera culturale, e secondo la tradizione dadaista è altresì ricco di giocosa ironia. Un invito a provare a cambiare e sperimentare prospettive differenti, che portano a inevitabili riflessioni filosofiche e psicologiche.
Con Omar Hassan il processo di fare arte diventa un'esperienza fisica, emotiva e intellettuale, non solo per l'artista ma anche per gli spettatori, spazzati via dall'innegabile potere attivo e dalle forti vibrazioni positive sprigionate dalle sue creazioni.
Testo: Luisa Catucci
Mostra realizzata con il supporto di Stiftung Kunstfonds
Nell’ambito del programma NEUSTART KULTUR
06
settembre 2021
Omar Hassan – Breaking Through Berlin
Dal 06 settembre al 15 ottobre 2021
arte contemporanea
Location
LUISA CATUCCI GALLERY
Berlin, Allerstrasse, 38, (Berlin)
Berlin, Allerstrasse, 38, (Berlin)
Orario di apertura
11 - 18
Vernissage
6 Settembre 2021, 18-21
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
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