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Quel grandioso senso di sé
Le opere in mostra riflettono sul concetto di sé e la determinazione del proprio io. Realtà fisica e dimensione spirituale si fondono nella natura umana e definiscono l’individuo e la sua personale crescita, frutto di momenti di consapevolezza e di conoscenza del sé.
Comunicato stampa
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QUEL GRANDIOSO SENSO DI Sé
TANIA FONT
CLAUDIA MATTA
VERA PRAVDA
ANNA TURINA
Testo critico di Magda Perez Gila, arte terapeuta
Inaugurazione: giovedì 23 settembre 2021 dalle ore 16 alle ore 21
La mostra proseguirà fino al 30 ottobre 2021
Da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento
Villa Contemporanea è lieta di presentare la collettiva Quel grandioso senso di sé, con le opere di Tania Font, Claudia Matta, Vera Pravda, e Anna Turina.
Le opere in mostra riflettono sul concetto di sé e la determinazione del proprio io. Per la prima volta il testo critico è scritto da un’arte terapeuta, secondo un taglio antroposofico.
Realtà fisica e dimensione spirituale si fondono nella natura umana e definiscono l’individuo e la sua personale crescita, frutto di momenti di consapevolezza e di conoscenza del sé.
La percezione dell’io è un processo complesso legato all’evoluzione dell’uomo. Ma quando, nella coscienza di ogni individuo comincia a farsi strada un’idea del sé, una consapevolezza di se stessi nel mondo?
Magda Perez Gila, nel testo critico che accompagna la mostra, ripercorre le tre fasi fondamentali della crescita - infanzia, adolescenza ed età adulta - al fine di analizzare i profondi cambiamenti che portano ciascun individuo a raggiungere la definizione di sé.
L’arte è la massima forma di espressione del nostro Io, che nel percepirsi, nel fare esperienza di sé come separato, unico e solo, cerca il proprio posto nel mondo e il modo di dare un contributo di valore all’esistenza, portando nutrimento per sé e per ogni altro.
E’ in questa sfera che si pone la ricerca artistica delle protagoniste di questa collettiva.
Le opere in mostra, seppur diverse nell’approcciarsi al tema, ci inducono a riflettere sulla complessità di tale processo. Il senso del sé può essere grandioso ma occorre ricordarlo: la scritta al neon di Anna Turina, che dà il titolo alla mostra, suona come un monito, come un mantra che dovremmo ripetere ogni giorno perché “La realizzazione dell’Io è il compito sommo di ognuno di noi. L’Io, la percezione che abbiamo del nostro sé individuale, è la forza attiva, propulsiva ed individualizzante nella vita di ognuno” scrive Perez Gila.
Le opere pittoriche di Vera Pravda, artista che affronta gli aspetti dell‘impatto umano sull‘ambiente e sulla società, utilizzano il linguaggio per sottolineare quanto valiamo, a dispetto di una mercificazione dell’individuo che vede la propria personalità annullarsi dietro una globalizzazione di costumi. Uomini e donne, non valgono più in quanto esseri unici, speciali nelle loro diversità; la società dei consumi ci vuole, infatti, tutti uguali, consumatori ossessivi di mode e tendenze. Ecco allora che l’artista lancia messaggi positivi ricordando quanto siamo importanti nel mondo.
Tania Font, artista spagnola, per la prima volta in Italia, realizza opere scultoree di una potenza inaudita: la scultura in mostra, della serie “In Deconstruction”, realizzata in cemento è un micro-mondo all’interno della testa. Dalle fratture si intravedono interni diroccati, distrutti, che lasciano tracce di vite vissute, ricordi dell’infanzia, stanze ricche di oggetti personali.
E’ un’opera che ricorda la tragedia della guerra, dei bombardamenti, ma anche di una guerra interiore, di una propria battaglia personale. Non è casuale, infatti, che la distruzione del proprio spazio abitativo, personale e rassicurante sia collocata all’interno della testa. Le proprie sicurezze vengono violate, crollano le certezze e si è chiamati a ricostruire giorno per giorno la nostra autocoscienza.
Di autodeterminazione racconta anche il video di Claudia Matta: un’opera forte, emotivamente incisiva, in cui un rito ripetitivo come il mettersi il rossetto, diventa difficile a causa di un gesto esterno, violento e imprevedibile, che cerca di impedirne l’azione. Lo schiaffo fisico diventa anche schiaffo morale, simboleggia le costrizioni e i limiti che dobbiamo affrontare per affermarci nonostante tutto. C’è una dolorosa presa di coscienza dell’individuo in quest’opera drammaticamente lirica.
“Dietro le osservazioni sensibili, dietro il giallo e il rosso, dietro il do diesis, il sol e così via, non ci sono vibrazioni, bensì c'è l'essere spirituale.” (Rudolf Steiner, “L’uomo e il mondo”)
Testo critico di Magda Perez Gila, arte terapeuta.
Tania Font (Palamòs, ES, 1978), vive e lavora in Spagna. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Barcellona.
Formatasi in varie discipline come pittura, disegno, incisione, scultura e oreficeria, ha lavorato alla scenografia di numerosi progetti teatrali e televisivi. Si è specializzata nella realizzazione di sculture scientifiche e repliche iperrealistiche per musei al fianco di numerosi scultori come il biologo e scultore Ramon López. Il suo lavoro artistico si distingue per la presenza della figura umana, con particolare attenzione alle donne. Le sue opere riflettono sulla costruzione e decostruzione del soggetto femminile, nonché sul difficile rapporto che le donne hanno con la parola: una lunga storia di silenzi. Ha lavorato in spazi pubblici e privati spagnoli. E’ alla sua prima mostra italiana.
Claudia Matta (Cagliari, 1983), vive e lavora a Milano. Si laurea all' Accademia di Belle Arti di Sassari nel 2008 e partecipa a diverse collettive tra le quali Arte Accessibile Milano, Fuori Salone Sarpi Bridge, The Others Art Fair, Control alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. Da diversi anni si concentra sulla pittura e lavora prevalentemente con collezionisti pubblici e privati tra Italia e America. La sua pittura è un invito per chi guarda a considerare la realtà come una variabile.
Vera Pravda, (Simona Sanvito, Monza 1974) vive e lavora a Milano e a Varsavia. Laureata in Scienze dei benistorico-artistici, cinematografici, musicali e teatrali presso l’Università degli Studi di Siena, dopo aver creato per anni arte undercover, nel 2018 decide di fare coming-out come artista. Lavora su serie di lungo periodo, collaborando e innescando scambi con numerose istituzioni e realtà. Tra i progetti #GREENISGOLD (dal 2019), arazzi realizzati con la plastica donata dai passanti, attualmente solo show al Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa per 2020-21; ARTBREATHING (dal 2017), wall-drawings anti-smog in sedi publiche e private, tra cui Lycée Stendhal, Milano e Casa Famiglia L’abilità, Milano; INTER NOS (2021), un nuovo progetto sull’interdipendenza, con interventi in Viafarini, sull’arco alpino (NAHR e Falìa), in luoghi del mediterraneo (SUA Festival, Sicilia) e nei progetti a cura di Claudia Zanfi ‘ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo’ e ‘L’Erbario in viaggio’ (sett 2021-Milano Design Week in Stazione Garibaldi, Festivaletteratura di Mantova e Festivalfilosofia di Modena).
Anna Turina (1973), vive e lavora a Lecco.
Ha esposto sia in Italia che all’estero. Lavora prevalentemente con il ferro, senza tralasciare tuttavia altri mezzi espressivi (scultura, installazione, fotografia, pittura, disegno etc.) per creare micromondi che contengono storie talvolta sarcastiche, talvolta nostalgiche, talvolta macabre, talvolta oniriche, in cui proietta le sue riflessioni e i suoi interessi per la filosofia e la psicologia. Ogni mezzo è spesso utilizzato come contenitore di appunti di una ricerca personale strettamente connessa al proprio vissuto, agli incontri e agli accadimenti che la coinvolgono.
Magda Perez Gila (Milano, 1974)
L’arte è di fatto un file rouge che ha sempre fatto parte di tutte le sue esperienze formative e professionali.
Laureata all’Accademia di Brera in Scenografia, è responsabile della comunicazione e del marketing per un gruppo industriale, dove gestisce la collezione d’arte e l’organizzazione/sponsorizzazione di diversi progetti volti all’arte e all’industria. E’ specializzanda in Arte terapia ad indirizzo antroposofico.
TANIA FONT
CLAUDIA MATTA
VERA PRAVDA
ANNA TURINA
Testo critico di Magda Perez Gila, arte terapeuta
Inaugurazione: giovedì 23 settembre 2021 dalle ore 16 alle ore 21
La mostra proseguirà fino al 30 ottobre 2021
Da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento
Villa Contemporanea è lieta di presentare la collettiva Quel grandioso senso di sé, con le opere di Tania Font, Claudia Matta, Vera Pravda, e Anna Turina.
Le opere in mostra riflettono sul concetto di sé e la determinazione del proprio io. Per la prima volta il testo critico è scritto da un’arte terapeuta, secondo un taglio antroposofico.
Realtà fisica e dimensione spirituale si fondono nella natura umana e definiscono l’individuo e la sua personale crescita, frutto di momenti di consapevolezza e di conoscenza del sé.
La percezione dell’io è un processo complesso legato all’evoluzione dell’uomo. Ma quando, nella coscienza di ogni individuo comincia a farsi strada un’idea del sé, una consapevolezza di se stessi nel mondo?
Magda Perez Gila, nel testo critico che accompagna la mostra, ripercorre le tre fasi fondamentali della crescita - infanzia, adolescenza ed età adulta - al fine di analizzare i profondi cambiamenti che portano ciascun individuo a raggiungere la definizione di sé.
L’arte è la massima forma di espressione del nostro Io, che nel percepirsi, nel fare esperienza di sé come separato, unico e solo, cerca il proprio posto nel mondo e il modo di dare un contributo di valore all’esistenza, portando nutrimento per sé e per ogni altro.
E’ in questa sfera che si pone la ricerca artistica delle protagoniste di questa collettiva.
Le opere in mostra, seppur diverse nell’approcciarsi al tema, ci inducono a riflettere sulla complessità di tale processo. Il senso del sé può essere grandioso ma occorre ricordarlo: la scritta al neon di Anna Turina, che dà il titolo alla mostra, suona come un monito, come un mantra che dovremmo ripetere ogni giorno perché “La realizzazione dell’Io è il compito sommo di ognuno di noi. L’Io, la percezione che abbiamo del nostro sé individuale, è la forza attiva, propulsiva ed individualizzante nella vita di ognuno” scrive Perez Gila.
Le opere pittoriche di Vera Pravda, artista che affronta gli aspetti dell‘impatto umano sull‘ambiente e sulla società, utilizzano il linguaggio per sottolineare quanto valiamo, a dispetto di una mercificazione dell’individuo che vede la propria personalità annullarsi dietro una globalizzazione di costumi. Uomini e donne, non valgono più in quanto esseri unici, speciali nelle loro diversità; la società dei consumi ci vuole, infatti, tutti uguali, consumatori ossessivi di mode e tendenze. Ecco allora che l’artista lancia messaggi positivi ricordando quanto siamo importanti nel mondo.
Tania Font, artista spagnola, per la prima volta in Italia, realizza opere scultoree di una potenza inaudita: la scultura in mostra, della serie “In Deconstruction”, realizzata in cemento è un micro-mondo all’interno della testa. Dalle fratture si intravedono interni diroccati, distrutti, che lasciano tracce di vite vissute, ricordi dell’infanzia, stanze ricche di oggetti personali.
E’ un’opera che ricorda la tragedia della guerra, dei bombardamenti, ma anche di una guerra interiore, di una propria battaglia personale. Non è casuale, infatti, che la distruzione del proprio spazio abitativo, personale e rassicurante sia collocata all’interno della testa. Le proprie sicurezze vengono violate, crollano le certezze e si è chiamati a ricostruire giorno per giorno la nostra autocoscienza.
Di autodeterminazione racconta anche il video di Claudia Matta: un’opera forte, emotivamente incisiva, in cui un rito ripetitivo come il mettersi il rossetto, diventa difficile a causa di un gesto esterno, violento e imprevedibile, che cerca di impedirne l’azione. Lo schiaffo fisico diventa anche schiaffo morale, simboleggia le costrizioni e i limiti che dobbiamo affrontare per affermarci nonostante tutto. C’è una dolorosa presa di coscienza dell’individuo in quest’opera drammaticamente lirica.
“Dietro le osservazioni sensibili, dietro il giallo e il rosso, dietro il do diesis, il sol e così via, non ci sono vibrazioni, bensì c'è l'essere spirituale.” (Rudolf Steiner, “L’uomo e il mondo”)
Testo critico di Magda Perez Gila, arte terapeuta.
Tania Font (Palamòs, ES, 1978), vive e lavora in Spagna. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Barcellona.
Formatasi in varie discipline come pittura, disegno, incisione, scultura e oreficeria, ha lavorato alla scenografia di numerosi progetti teatrali e televisivi. Si è specializzata nella realizzazione di sculture scientifiche e repliche iperrealistiche per musei al fianco di numerosi scultori come il biologo e scultore Ramon López. Il suo lavoro artistico si distingue per la presenza della figura umana, con particolare attenzione alle donne. Le sue opere riflettono sulla costruzione e decostruzione del soggetto femminile, nonché sul difficile rapporto che le donne hanno con la parola: una lunga storia di silenzi. Ha lavorato in spazi pubblici e privati spagnoli. E’ alla sua prima mostra italiana.
Claudia Matta (Cagliari, 1983), vive e lavora a Milano. Si laurea all' Accademia di Belle Arti di Sassari nel 2008 e partecipa a diverse collettive tra le quali Arte Accessibile Milano, Fuori Salone Sarpi Bridge, The Others Art Fair, Control alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. Da diversi anni si concentra sulla pittura e lavora prevalentemente con collezionisti pubblici e privati tra Italia e America. La sua pittura è un invito per chi guarda a considerare la realtà come una variabile.
Vera Pravda, (Simona Sanvito, Monza 1974) vive e lavora a Milano e a Varsavia. Laureata in Scienze dei benistorico-artistici, cinematografici, musicali e teatrali presso l’Università degli Studi di Siena, dopo aver creato per anni arte undercover, nel 2018 decide di fare coming-out come artista. Lavora su serie di lungo periodo, collaborando e innescando scambi con numerose istituzioni e realtà. Tra i progetti #GREENISGOLD (dal 2019), arazzi realizzati con la plastica donata dai passanti, attualmente solo show al Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa per 2020-21; ARTBREATHING (dal 2017), wall-drawings anti-smog in sedi publiche e private, tra cui Lycée Stendhal, Milano e Casa Famiglia L’abilità, Milano; INTER NOS (2021), un nuovo progetto sull’interdipendenza, con interventi in Viafarini, sull’arco alpino (NAHR e Falìa), in luoghi del mediterraneo (SUA Festival, Sicilia) e nei progetti a cura di Claudia Zanfi ‘ATLAS. Mappe e visioni dal Mediterraneo’ e ‘L’Erbario in viaggio’ (sett 2021-Milano Design Week in Stazione Garibaldi, Festivaletteratura di Mantova e Festivalfilosofia di Modena).
Anna Turina (1973), vive e lavora a Lecco.
Ha esposto sia in Italia che all’estero. Lavora prevalentemente con il ferro, senza tralasciare tuttavia altri mezzi espressivi (scultura, installazione, fotografia, pittura, disegno etc.) per creare micromondi che contengono storie talvolta sarcastiche, talvolta nostalgiche, talvolta macabre, talvolta oniriche, in cui proietta le sue riflessioni e i suoi interessi per la filosofia e la psicologia. Ogni mezzo è spesso utilizzato come contenitore di appunti di una ricerca personale strettamente connessa al proprio vissuto, agli incontri e agli accadimenti che la coinvolgono.
Magda Perez Gila (Milano, 1974)
L’arte è di fatto un file rouge che ha sempre fatto parte di tutte le sue esperienze formative e professionali.
Laureata all’Accademia di Brera in Scenografia, è responsabile della comunicazione e del marketing per un gruppo industriale, dove gestisce la collezione d’arte e l’organizzazione/sponsorizzazione di diversi progetti volti all’arte e all’industria. E’ specializzanda in Arte terapia ad indirizzo antroposofico.
23
settembre 2021
Quel grandioso senso di sé
Dal 23 settembre al 30 ottobre 2021
arte contemporanea
Location
VILLA CONTEMPORANEA
Monza, Via Bergamo, 20, (Monza E Brianza)
Monza, Via Bergamo, 20, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento
Vernissage
23 Settembre 2021, dalle ore 16 alle 21
Sito web
Autore
Autore testo critico