05 ottobre 2021

Stefano Mancuso e Kengo Kuma and Associates realizzano Welcome: l’ufficio biofilico di Milano

di

Dopo l’apertura del cantiere a Milano qualche mese fa, ora anche il botanico Stefano Mancuso parteciperà al progetto, sfidando nuovi obiettivi in termini di sostenibilità ambientale

Dopo solo pochi mesi dall’apertura del cantiere di Welcome, feeling at work, l’ufficio biofilico del futuro che sorgerà a Milano nell’ex area Rizzoli, già si può parlare di nuovi e interessanti sviluppi. Il progetto del complesso nato da Kengo Kuma and Associates, studio giapponese di fama mondiale e specializzato nell’architettura sostenibile, sarà ora arricchito dallo sguardo di Stefano Mancuso, botanico e accademico noto grazie al suo approccio innovativo nei confronti della natura. La notizia è arrivata questo 15 settembre a Venezia in occasione della Biennale di Architettura 2021. Mancuso è intenzionato a dare una visione radicale della flora, rendendola protagonista attiva e non mero ornamento architettonico.

«La superficie occupata dalle città sul pianeta è intorno al 2% delle terre emerse. Da questa minuscola area provengono il 70% della CO₂, all’incirca l’80% dei rifiuti prodotti dal pianeta e dunque comprendiamo all’istante che è l’idea della città che dobbiamo cambiare. […] La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta da piante». Ha dichiarato il botanico.

L’intervento di Mancuso comprende Corti open air destinate al lavoro informale e agli incontri, Terrazze concepite come estensioni degli spazi esterni che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti. Ancora una piazza verde dinamica, funzionale e infine Serre declinate non solo come ambienti speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, spazi per le mani e la mente.  Oggi, il grande polo creato in principio da Angelo Rizzoli, si sta rigenerando in una nuova centralità per Milano, che offrirà luoghi di incontro e interesse in grado di creare nuovi sbocchi sociali per gli abitanti della zona.

Kengo Kuma, in accordo con il pensiero del botanico, ha così commentato: «L’attuale pandemia ha costituito un punto di svolta cruciale nella storia dell’umanità. Dimenticate le città prima del Covid-19. Dobbiamo accettare un’epoca di sfollamento e ritorno alla natura. Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi».

Con Welcome Kuma introduce per la prima volta in Italia la realtà dell’edificio biofilico. A proposito dell’importazione del modello in Italia, l’architetto e insieme al partner Yuki Ikeguchi hanno dichiarato: «Il nostro approccio al design e utilizzo del legno organico potrà essere realizzato in qualità altissima grazie alla maestria della manovalanza italiana».

Il progetto Welcome, coordinato dalla piattaforma italiana indipendente Europa Risorse e dalla società di investimenti Pine Bridge Benson Elliot, mira a riqualificare una zona abbandonata di Milano. Welcome è stato concepito come creazione e lavoro, incontro, scambio, benessere delle persone e benessere del pianeta, che anticipa la città del futuro, green, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui