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Solario, Rubens, Guercino: il nuovo catalogo dedicato agli Old Masters, da Lempertz, è un tripudio di quadri, sculture e disegni pregiati provenienti da importanti collezioni. E non mancherà all’incanto del prossimo 20 novembre, a Colonia, un forte legame con l’Italia, che connette la più antica casa d’aste d’Europa con le vedute iconiche del Belpaese. Top lot della vendita: uno straordinario Ecce Homo di Andrea Solario, allievo di Giovanni Bellini a Venezia. La stima è di 200.000 – 250.000 euro.
«Nessuna composizione di Solario ha avuto un impatto maggiore della sua rappresentazione dell’Ecce Homo», spiegano gli esperti della casa d’aste, in riferimento alle 13 versioni del soggetto. «Il dipinto mostra il Cristo umiliato con la corona di spine e le mani legate. La testa è inclinata a sinistra e i riccioli ramati cadono sulle spalle, mentre gocce di sangue e lacrime scivolano sul viso e sul petto nudo. La maggior parte degli studiosi presume che l’opera sia stata eseguita durante il soggiorno di Solario in Francia, tra il 1507 e il 1509». All’asta, nel corso degli anni, Le Christ au Roseau ha raggiunto $830.000 nel 1994 da Rieunier Bailly Pommery (tutt’oggi record assoluto dell’artista), mentre nel 2011, da Sotheby’s, un analogo Ecce Homo ha sfiorato il mezzo milione.
Ma il capolavoro di Solario, sul catalogo di Lempertz, sembra godere di ottima compagnia. L’intensissima Maria come madre di Dio e regina del cielo, tra gli altri, è comparsa nel 2009 in una collezione di Westfalia – dove era custodita da oltre 100 anni – ed è stata riconosciuta da Christian Eder come opera tarda di Peter Paul Rubens (stima: € 180.000 – 240.000). Non sono da meno l’Allegoria della Caccia recentemente attribuita da Marco Riccomini ai fratelli Bartolomeo e Domenico Guidobono (stima: € 30.000 – 40.000) e la Madonna con Bambino di Lorenzo Tiepolo (€ 40.000 – 50.000), mentre la luminosa Natura Morta di Cornelis De Heem, con pennellate leggere e precise, è offerta con una valutazione di € 200.000 – 240.000.
Due all’asta i dipinti di Giovanni Francesco Barbieri, detto Il Guercino: un cupido senza ali seduto su un drappeggio bianco mentre la sua freccia raggiunge l’obiettivo (stima: € 30.000 – 40.000) e il ritratto di Santa Caterina d’Alessandria, famosa per la sua bellezza fuori dal comune (stima: € 20.000 – 30.000). «La martire decapitata per ordine dell’imperatore romano Massenzio», aggiungono da Lempertz, «potrebbe essere considerata come un prototipo per la tragica tela della morte di Didone».
Ultima anteprima, la preziosa carrellata di vedute dall’Italia. Come il dipinto dell’Arno e dello Scalo del Carbone a Pisa ad opera di Carlo Canella (stima: € 20.000 – 30.000), con la resa poetica di una mattina nebbiosa; il mercato del pesce a Roma di Michael Neher, custodito in una collezione privata tedesca per tre generazioni (stima: € 30.000 – 35.000); e ancora Venezia e Palazzo Contarini catturati da Friedrich Nerly, che viaggiò per l’Italia assieme al barone Von Rumohr e poi, conquistato dalla Serenissima, decise di non tornare più in Germania (stima: € 50.000 – 70.000). Appuntamento al 20 novembre, per una sfilata di oltre 200 vecchi – e intramontabili – maestri.