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Patrizia Bonardi – Rosso silenzio
ROSSO SILENZIO
Patrizia Bonardi
a cura di Stefano Taccone e Barbara Vincenzi
Sabato 11 dicembre dalle 17 alle 19 al BACS di via Donizetti 42 a Leffe (Bg) in collaborazione con Artists.Sociologists.
Proiezione del video “Rosso silenzio” contro la violenza sulle donne attraverso l’uso della LIS
Comunicato stampa
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ROSSO SILENZIO
Patrizia Bonardi
a cura di Stefano Taccone e Barbara Vincenzi
Sabato 11 dicembre dalle 17 alle 19 al BACS di via Donizetti 42 a Leffe (Bg) in collaborazione con Artists.Sociologists.
Patrizia Bonardi dedica il suo recente lavoro, in qualità di videoartista, alla lotta contro la violenza sulle donne, utilizzando, come ‘elemento nuovo’ e ‘cuore’ del progetto, la lingua dei segni italiana, la LIS, che solo quest’anno è stata riconosciuta dal nostro Stato.
Dieci donne, fra cui l'artista, inscenano una performance che punta fortemente sulla dimensione corale e sull’impatto emotivo, denuncia di una società che non tutela adeguatamente dalla violenza di genere.
Confidando ampiamente nella mimica gestuale, il video mette in risalto i corpi femminili nell’anonimato ma valorizzati dal contrasto tra il colore nero del vestiario e il cubo bianco dello spazio che li accoglie, risucchiato dalla potenza della scena a cui si aggiunge il rosso dei guanti, in un binomio cromatico che diventa il filo conduttore che lega azione e forma. Sovrasta imperante il silenzio quasi assoluto, scandito solo da un lieve battito cardiaco, silenzio dovuto alla specificità del linguaggio dei segni. É proprio il silenzio a conferire intensità alla performance, ove le sue protagoniste urlano con i volti caratterizzati da espressioni di dolore e disperazione e inneggiano con decisione al rispetto, alla libertà e alla vita. La bicromia si insegue tra azioni e intense gestualità delle attrici che nel mutismo totale provocano, al contrario, un rumore assordante quale metafora della violenza.
La LIS alza il tono potente del video, in un parallelo tra silenzio quale impossibilità di comunicare il dramma domestico delle donne rese mute dalla società da troppo tempo. I segni usati sono pochi ma incisivi: «sono sola nel mio dolore»; «Ho paura, mi difendo»; «ti respingo», «aiutatemi», «rispetto, libertà, vita».
L'utilizzo dei segni è stato possibile grazie alla presenza fra le performer di tre esperte LIS, Veronica Battistello, Serena Pievani e Greta Grazioli. Con loro hanno partecipato Paola Zorzi, Carlotta Cernigliaro, Roberta Toscano, Paola Lanfranchi, Martina Brignoli e Silvia Corna, tutte artiste aderenti ad Artists.Sociologists.
Il video oltre che del patrocinio di Fiore di Loto, associazione contro la violenza sulle donne, è in attesa del patrocinio morale di Procida Capitale della Cultura 2022, divenuta luogo simbolo della violenza di genere attraverso il romanzo di Elsa Morante L'isola di Arturo (1957), ove si narra dell’intreccio di sentimenti ambigui del protagonista maschile che cela un disprezzo verso le donne, frutto di una malsana pedagogia machista, che sfocia nella violenza domestica a danno della giovanissima moglie.
Patrizia Bonardi
a cura di Stefano Taccone e Barbara Vincenzi
Sabato 11 dicembre dalle 17 alle 19 al BACS di via Donizetti 42 a Leffe (Bg) in collaborazione con Artists.Sociologists.
Patrizia Bonardi dedica il suo recente lavoro, in qualità di videoartista, alla lotta contro la violenza sulle donne, utilizzando, come ‘elemento nuovo’ e ‘cuore’ del progetto, la lingua dei segni italiana, la LIS, che solo quest’anno è stata riconosciuta dal nostro Stato.
Dieci donne, fra cui l'artista, inscenano una performance che punta fortemente sulla dimensione corale e sull’impatto emotivo, denuncia di una società che non tutela adeguatamente dalla violenza di genere.
Confidando ampiamente nella mimica gestuale, il video mette in risalto i corpi femminili nell’anonimato ma valorizzati dal contrasto tra il colore nero del vestiario e il cubo bianco dello spazio che li accoglie, risucchiato dalla potenza della scena a cui si aggiunge il rosso dei guanti, in un binomio cromatico che diventa il filo conduttore che lega azione e forma. Sovrasta imperante il silenzio quasi assoluto, scandito solo da un lieve battito cardiaco, silenzio dovuto alla specificità del linguaggio dei segni. É proprio il silenzio a conferire intensità alla performance, ove le sue protagoniste urlano con i volti caratterizzati da espressioni di dolore e disperazione e inneggiano con decisione al rispetto, alla libertà e alla vita. La bicromia si insegue tra azioni e intense gestualità delle attrici che nel mutismo totale provocano, al contrario, un rumore assordante quale metafora della violenza.
La LIS alza il tono potente del video, in un parallelo tra silenzio quale impossibilità di comunicare il dramma domestico delle donne rese mute dalla società da troppo tempo. I segni usati sono pochi ma incisivi: «sono sola nel mio dolore»; «Ho paura, mi difendo»; «ti respingo», «aiutatemi», «rispetto, libertà, vita».
L'utilizzo dei segni è stato possibile grazie alla presenza fra le performer di tre esperte LIS, Veronica Battistello, Serena Pievani e Greta Grazioli. Con loro hanno partecipato Paola Zorzi, Carlotta Cernigliaro, Roberta Toscano, Paola Lanfranchi, Martina Brignoli e Silvia Corna, tutte artiste aderenti ad Artists.Sociologists.
Il video oltre che del patrocinio di Fiore di Loto, associazione contro la violenza sulle donne, è in attesa del patrocinio morale di Procida Capitale della Cultura 2022, divenuta luogo simbolo della violenza di genere attraverso il romanzo di Elsa Morante L'isola di Arturo (1957), ove si narra dell’intreccio di sentimenti ambigui del protagonista maschile che cela un disprezzo verso le donne, frutto di una malsana pedagogia machista, che sfocia nella violenza domestica a danno della giovanissima moglie.
11
dicembre 2021
Patrizia Bonardi – Rosso silenzio
11 dicembre 2021
arte contemporanea
Location
BACS
Leffe, Via Gaetano Donizetti, 42, (Bergamo)
Leffe, Via Gaetano Donizetti, 42, (Bergamo)
Orario di apertura
17-19
Autore
Curatore
Patrocini