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Luci di Roma
Mostra del Maestro Nino La Barbera dal titolo Luci di Roma. Tre diversi appuntamenti e temi espositivi, con Opere su Roma, sui Riflessi e i Contemplabili. La Mostra è curata da Francesco Ruggiero con testi di Claudio Strinati e Francesco Gallo Mazzeo. Docufilm con la regia di Margot Ruggiero
Comunicato stampa
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Nell’ambito degli scambi culturali tra Italia e Russia, dopo la Mostra retrospettiva del Maestro Andrey Protasov, è allestita la Mostra dal titolo LUCI DI ЯOMA, un omaggio a Roma con le Opere realizzate dal Maestro Nino La Barbera nelle Sale Espositive di Accademie. La Mostra, curata da Francesco Ruggiero, coordinata da Maria Sofia Protasova Presidente della Fondazione per l’amicizia Italiani e Russi Andrey Protasov, è presentata da FEDERART Federazione Artisti attraverso tre diversi appuntamenti espositivi e sarà successivamente ospitata a San Pietroburgo, Città natale dell’Artista russo.
… Nelle Opere di Nino La Barbera, … evidenzia Claudio Strinati … opportunamente documentate da questa Mostra, attraverso tre diversi appuntamenti, si accentua sempre più un elemento preciso, quello della materia che si trasforma dentro lo spazio dell'Opera, come ubbidendo a un pensiero implicitamente depositatovi dentro, rintracciato dall'Artista e continuamente mutante. È una suggestione profonda che deriva da un'idea particolarissima della materia definibile, in qualche modo minimale, anche se nulla ha a che fare, tale concezione, con l'idea del minimalismo sviluppatosi negli ultimi vent'anni presso altri Maestri. La Barbera stesso definisce questa sua attitudine di Artista rispetto alla materia, … come facoltà di cogliere il contemplabile, ciò che, in altri termini, può essere fissato nello spazio della rappresentazione ma pur sempre in una forma che si modifica davanti ai nostri occhi. È come osservare le particelle infinitesimali della materia, come scrutare la cellula (lo ha detto, con molto acume e sensibilità, Pier Augusto Breccia in una bella lettera all'amico La Barbera, pubblicata di recente) o l'atomo. … È questo infinitesimale a generare le fluttuazioni della materia che l'Artista ricostruisce sulla tela.
Da qui il lavoro di La Barbera prende, letteralmente, il volo, inteso sia come metafora generale del suo fare, sia come argomento esplicito di un'ampia serie di sue Opere. Ed è giusto che sia così e questo ci è dimostrato dalla Mostra attuale che raccoglie parecchi anni di lavoro riconnettendo i diversi argomenti verso una matrice fortemente unitaria ...
Caos come barocco di contaminazione di ogni cosa, di noi, sottolinea Francesco Gallo Mazzeo, una volta che abbiamo dato l’addio all’unico e ci siamo immersi in tutto e tutti nel molteplice che di esso è il fenomeno disseminato in tutte le direzioni, per cui esso si ritrova in ogni particella scrivendo le immagini di un suo tempo interiore, non necessariamente cronologico, in cui figure diverse compiono gli stessi gesti e diversi gesti connotano identiche figure che richiamano furori profetici, rituali, poetici ed erotici. Fertilità di una mente sempre in unisono con la mano, di cogliere l’intuizione dell’attimo fuggente, perché non c’è nulla di programmato ma tutto è filiazione di un sentimento panico, che avvolge come una pioggia d’argento che fa da liquido alchemico, come una infinita ricerca che non si ferma mai, perché preda di una passione che non ha un polo d’arrivo, ma punti d’osservazione che creano un territorio fantastico in cui tutto può accadere, in un’opera aperta, in cui i significati sono infiniti, mentre i significati sono conflittuali come nella Tempesta di Giorgione, come una nascita che non cessa mai nella trasparente morfosi delle idee.
Cosmos come moltitudine in evoluzione, che ingloba un volto osservatore, che non mostra nessuna emozione, come se tutto fosse ordinario, previsto, mentre sullo sfondo può esserci un’apparente calma che cova un nuovo ordine, di cui non sappiamo niente, tranne che in esso c’è un’invenzione continua, una foresta da cui possono apparire i miti, le leggende, il cui fascino permette di leggere anche l’illeggibile, guardare l’invisibile, andare oltre, oltre ...
La Mostra si inaugura Venerdì 21 Gennaio 2022 alle ore 18.00 nelle Sale Espositive di Accademie con l’esecuzione di Arie d'Opera interpretate da Salvina Maesano. L’Esposizione rimarrà aperta fino a Venerdì 25 Febbraio 2022.
L’ingresso è su prenotazione on line nel rispetto delle condizioni di sicurezza indicate dalle vigenti Norme antiCovid.
Per l’occasione verrà realizzato il Docufilm della Mostra
… Nelle Opere di Nino La Barbera, … evidenzia Claudio Strinati … opportunamente documentate da questa Mostra, attraverso tre diversi appuntamenti, si accentua sempre più un elemento preciso, quello della materia che si trasforma dentro lo spazio dell'Opera, come ubbidendo a un pensiero implicitamente depositatovi dentro, rintracciato dall'Artista e continuamente mutante. È una suggestione profonda che deriva da un'idea particolarissima della materia definibile, in qualche modo minimale, anche se nulla ha a che fare, tale concezione, con l'idea del minimalismo sviluppatosi negli ultimi vent'anni presso altri Maestri. La Barbera stesso definisce questa sua attitudine di Artista rispetto alla materia, … come facoltà di cogliere il contemplabile, ciò che, in altri termini, può essere fissato nello spazio della rappresentazione ma pur sempre in una forma che si modifica davanti ai nostri occhi. È come osservare le particelle infinitesimali della materia, come scrutare la cellula (lo ha detto, con molto acume e sensibilità, Pier Augusto Breccia in una bella lettera all'amico La Barbera, pubblicata di recente) o l'atomo. … È questo infinitesimale a generare le fluttuazioni della materia che l'Artista ricostruisce sulla tela.
Da qui il lavoro di La Barbera prende, letteralmente, il volo, inteso sia come metafora generale del suo fare, sia come argomento esplicito di un'ampia serie di sue Opere. Ed è giusto che sia così e questo ci è dimostrato dalla Mostra attuale che raccoglie parecchi anni di lavoro riconnettendo i diversi argomenti verso una matrice fortemente unitaria ...
Caos come barocco di contaminazione di ogni cosa, di noi, sottolinea Francesco Gallo Mazzeo, una volta che abbiamo dato l’addio all’unico e ci siamo immersi in tutto e tutti nel molteplice che di esso è il fenomeno disseminato in tutte le direzioni, per cui esso si ritrova in ogni particella scrivendo le immagini di un suo tempo interiore, non necessariamente cronologico, in cui figure diverse compiono gli stessi gesti e diversi gesti connotano identiche figure che richiamano furori profetici, rituali, poetici ed erotici. Fertilità di una mente sempre in unisono con la mano, di cogliere l’intuizione dell’attimo fuggente, perché non c’è nulla di programmato ma tutto è filiazione di un sentimento panico, che avvolge come una pioggia d’argento che fa da liquido alchemico, come una infinita ricerca che non si ferma mai, perché preda di una passione che non ha un polo d’arrivo, ma punti d’osservazione che creano un territorio fantastico in cui tutto può accadere, in un’opera aperta, in cui i significati sono infiniti, mentre i significati sono conflittuali come nella Tempesta di Giorgione, come una nascita che non cessa mai nella trasparente morfosi delle idee.
Cosmos come moltitudine in evoluzione, che ingloba un volto osservatore, che non mostra nessuna emozione, come se tutto fosse ordinario, previsto, mentre sullo sfondo può esserci un’apparente calma che cova un nuovo ordine, di cui non sappiamo niente, tranne che in esso c’è un’invenzione continua, una foresta da cui possono apparire i miti, le leggende, il cui fascino permette di leggere anche l’illeggibile, guardare l’invisibile, andare oltre, oltre ...
La Mostra si inaugura Venerdì 21 Gennaio 2022 alle ore 18.00 nelle Sale Espositive di Accademie con l’esecuzione di Arie d'Opera interpretate da Salvina Maesano. L’Esposizione rimarrà aperta fino a Venerdì 25 Febbraio 2022.
L’ingresso è su prenotazione on line nel rispetto delle condizioni di sicurezza indicate dalle vigenti Norme antiCovid.
Per l’occasione verrà realizzato il Docufilm della Mostra
21
gennaio 2022
Luci di Roma
Dal 21 gennaio al 25 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
Spazio Espositivo Accademie
Roma, Via Degli Orti d'Alibert, (RM)
Roma, Via Degli Orti d'Alibert, (RM)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-20
Vernissage
21 Gennaio 2022, 18, su invito
Sito web
Editore
Federart Federazione Artisti
Ufficio stampa
Federart
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Trasporti
Patrocini