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Paolo Guzzanti – Solo Contemporary Art Exhibit
Paolo Guzzanti espone le sue tele concepite come uno sviluppo dell’astrattismo esistenziale nei poco ruggenti anni Venti del terzo millennio.
La Mostra mette in luce la sua ricerca artistica basata sull’espressionismo, tra il dripping/action e l’informale, e figurazioni quasi oniriche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
COMUNICATO STAMPA
Paolo Guzzanti Solo Contemporary Art Exhibit
“Sviluppo dell'astrattismo esistenziale nei poco ruggenti anni Venti del terzo millennio”
Inaugura il critico d'arte Daniele Radini Tedeschi
Dal 28 gennaio al 17 febbraio 2022, Medina Roma Art Gallery presenta la mostra personale di Arte Contemporanea di
Paolo Guzzanti “Sviluppo dell'astrattismo esistenziale nei poco ruggenti anni Venti del terzo millennio”.
L’evento di opening si terrà sabato, 5 febbraio 2022, ore 18.00 con l’inaugurazione del critico Daniele Radini Tedeschi.
Paolo Guzzanti nasce a Roma nel 1940. Noto al grande pubblico come giornalista, politico e saggista, si è dedicato all’Arte Contemporanea, in particolare alle seconde avanguardie del Novecento, con focus specifico sulle correnti statunitensi, sperimentando percorsi di elaborazione e sintesi. Nella mostra si evidenzia la sua ricerca artistica espressa attraverso dipinti che mantengono organicamente una coerenza stilistica basata sull’espressionismo astratto.
«Sono opere astratte?», si interroga Guzzanti. «Per lo più sì, sono astratte e non significano nulla. Chi le guarda scopre significati suoi, come accade con le macchie d’inchiostro di Rorschach. Sono molto stupito e curioso dei messaggi personali degli osservatori, mentre io riconosco a malapena i miei stati d’animo.»
Il critico Daniele Radini Tedeschi ne parla come di «[…] immagini folgoranti, piene di bebop e tormento, pozze di sfumature, ombre senza corpi, celle prive di numero. […] le sue teche dipinte sono librerie dell’anima, simili a quei piccoli scaffali della memoria dove i vecchi pescatori raccoglievano i souvenir portati dal mare.»
La mostra mette in luce diverse declinazioni tecniche dell’autore tra il dripping/action e l’informale.
Accanto a bianchi/neri, spiccano le predominanze di colore rosso che comunicano l’intensità passionale mentre quelle di colore blu-verde-giallo sono percepite come una miscela difficilmente separabile.
Nell’insieme, si tratta di figurazioni che quasi appaiono oniriche.
CATALOGO ONLINE: https://issuu.com/medinaroma/docs/2022_paolo_guzzanti_medinaroma_catalog
ARTICOLO di Daniele Radini Tedeschi
«La pittura astratta, avendo per sua natura rinunciato ad un fine realistico, mantiene tuttavia alcuni elementi fondanti della rappresentazione: l'armonia, il ritmo, il gusto e l’effetto. Nei quadri di Paolo Guzzanti troviamo un attento accordo cromatico in grado di evocare simmetrie dell’anima, grazie a semitoni, incastri, grumi di materia.
È come se la stratificazione del tempo vivesse una sua esistenza indipendente, con la volontà ridotta al minimo rispetto all’ispirazione. Ciò avviene poiché in questi dipinti scorre un tempo interiore ben lontano dalla brulicante vita che circonda l’Autore.
Dalle sue finestre, affacciate sul centro storico della Capitale, si esibisce un mondo di fremiti entusiasti, l’alta borghesia conduce la propria parvenza di realtà; una sensuale ragazza dagli occhi a mandorla, nel palazzo di fronte, si asciuga i capelli con un telo bianco; un giovane seminarista acquista sotto, nella sartoria ecclesiastica, la prima casula o forse l’ultima; una scolaresca di biondine americane sfiora il vicolo stonando ‘O sole mio.
Intanto, oltre quei vetri, nella casa di Paolo, l’orologio dell’arte disattende i suoi appuntamenti con la vita e il Nostro artista, puntuale con la storia, finalmente decide di perdere alcuni treni. Dipinge, stratifica, spruzza, applica dorature acriliche, compone “acrostici indolenti”, respira solventi.
Ed ecco immagini folgoranti, piene di bebop e tormento, pozze di sfumature, ombre senza corpi, celle prive di numero. Sono steli, catacombe, logge che si rivelano nascondendosi, si incupiscono, seccandosi ogni giorno di più, come a voler mantenere in quell’irrigidimento continuo un'azione autonoma.
Intorno libri, un Novecento vivisezionato in rosso e nero, gli stessi colori che affondano nelle tele, che inchiodano in reticolati drastici ogni possibile conciliazione. E magari le sue teche dipinte sono librerie dell’anima, simili a quei piccoli scaffali della memoria dove i vecchi pescatori raccoglievano i souvenir portati dal mare.
I dipinti affollano la casa, si muovono nello spazio e lo abitano, come specchi di anni complessi. Tutto appare curioso e silenzioso.
Perché sono senza cornice? Forse teche e riquadri esistono già, dentro l'opera, atte a coronare una sempre maggiore solidificazione dell’idea, entro lo straziante, eterno lirismo della tela.»
Paolo Guzzanti Solo Contemporary Art Exhibit
“Sviluppo dell'astrattismo esistenziale nei poco ruggenti anni Venti del terzo millennio”
Inaugura il critico d'arte Daniele Radini Tedeschi
Dal 28 gennaio al 17 febbraio 2022, Medina Roma Art Gallery presenta la mostra personale di Arte Contemporanea di
Paolo Guzzanti “Sviluppo dell'astrattismo esistenziale nei poco ruggenti anni Venti del terzo millennio”.
L’evento di opening si terrà sabato, 5 febbraio 2022, ore 18.00 con l’inaugurazione del critico Daniele Radini Tedeschi.
Paolo Guzzanti nasce a Roma nel 1940. Noto al grande pubblico come giornalista, politico e saggista, si è dedicato all’Arte Contemporanea, in particolare alle seconde avanguardie del Novecento, con focus specifico sulle correnti statunitensi, sperimentando percorsi di elaborazione e sintesi. Nella mostra si evidenzia la sua ricerca artistica espressa attraverso dipinti che mantengono organicamente una coerenza stilistica basata sull’espressionismo astratto.
«Sono opere astratte?», si interroga Guzzanti. «Per lo più sì, sono astratte e non significano nulla. Chi le guarda scopre significati suoi, come accade con le macchie d’inchiostro di Rorschach. Sono molto stupito e curioso dei messaggi personali degli osservatori, mentre io riconosco a malapena i miei stati d’animo.»
Il critico Daniele Radini Tedeschi ne parla come di «[…] immagini folgoranti, piene di bebop e tormento, pozze di sfumature, ombre senza corpi, celle prive di numero. […] le sue teche dipinte sono librerie dell’anima, simili a quei piccoli scaffali della memoria dove i vecchi pescatori raccoglievano i souvenir portati dal mare.»
La mostra mette in luce diverse declinazioni tecniche dell’autore tra il dripping/action e l’informale.
Accanto a bianchi/neri, spiccano le predominanze di colore rosso che comunicano l’intensità passionale mentre quelle di colore blu-verde-giallo sono percepite come una miscela difficilmente separabile.
Nell’insieme, si tratta di figurazioni che quasi appaiono oniriche.
CATALOGO ONLINE: https://issuu.com/medinaroma/docs/2022_paolo_guzzanti_medinaroma_catalog
ARTICOLO di Daniele Radini Tedeschi
«La pittura astratta, avendo per sua natura rinunciato ad un fine realistico, mantiene tuttavia alcuni elementi fondanti della rappresentazione: l'armonia, il ritmo, il gusto e l’effetto. Nei quadri di Paolo Guzzanti troviamo un attento accordo cromatico in grado di evocare simmetrie dell’anima, grazie a semitoni, incastri, grumi di materia.
È come se la stratificazione del tempo vivesse una sua esistenza indipendente, con la volontà ridotta al minimo rispetto all’ispirazione. Ciò avviene poiché in questi dipinti scorre un tempo interiore ben lontano dalla brulicante vita che circonda l’Autore.
Dalle sue finestre, affacciate sul centro storico della Capitale, si esibisce un mondo di fremiti entusiasti, l’alta borghesia conduce la propria parvenza di realtà; una sensuale ragazza dagli occhi a mandorla, nel palazzo di fronte, si asciuga i capelli con un telo bianco; un giovane seminarista acquista sotto, nella sartoria ecclesiastica, la prima casula o forse l’ultima; una scolaresca di biondine americane sfiora il vicolo stonando ‘O sole mio.
Intanto, oltre quei vetri, nella casa di Paolo, l’orologio dell’arte disattende i suoi appuntamenti con la vita e il Nostro artista, puntuale con la storia, finalmente decide di perdere alcuni treni. Dipinge, stratifica, spruzza, applica dorature acriliche, compone “acrostici indolenti”, respira solventi.
Ed ecco immagini folgoranti, piene di bebop e tormento, pozze di sfumature, ombre senza corpi, celle prive di numero. Sono steli, catacombe, logge che si rivelano nascondendosi, si incupiscono, seccandosi ogni giorno di più, come a voler mantenere in quell’irrigidimento continuo un'azione autonoma.
Intorno libri, un Novecento vivisezionato in rosso e nero, gli stessi colori che affondano nelle tele, che inchiodano in reticolati drastici ogni possibile conciliazione. E magari le sue teche dipinte sono librerie dell’anima, simili a quei piccoli scaffali della memoria dove i vecchi pescatori raccoglievano i souvenir portati dal mare.
I dipinti affollano la casa, si muovono nello spazio e lo abitano, come specchi di anni complessi. Tutto appare curioso e silenzioso.
Perché sono senza cornice? Forse teche e riquadri esistono già, dentro l'opera, atte a coronare una sempre maggiore solidificazione dell’idea, entro lo straziante, eterno lirismo della tela.»
05
febbraio 2022
Paolo Guzzanti – Solo Contemporary Art Exhibit
Dal 05 al 17 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
MEDINA ROMA
Roma, Via Angelo Poliziano, 32/36, (Roma)
Roma, Via Angelo Poliziano, 32/36, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-19
sabato ore 18-20.30
Vernissage
5 Febbraio 2022, ore 18
Sito web
Ufficio stampa
Medina Art Gallery (+39 06 960 30 764)
Ufficio stampa
Elena Di Paola per Guzzarte (+39 339 6511680)
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione