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Chiara Dynys – Melancholia
Melancholia offre un percorso ricco di collegamenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema, che ha segnato la poetica di Chiara Dynys. Un progetto espositivo inedito animato da narrazioni e immagini in movimento, che l’artista trasfigura attraverso l’uso artistico di luce e spazi.
Comunicato stampa
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Comunicato stampa
Inaugura il 26 febbraio al MA*GA - Museo Arte Gallarate Chiara Dynys. Melancholia, la mostra
personale dell’arista Chiara Dynys che presenta oltre venti opere inedite esposte al pubblico fino
all’8 maggio 2022.
Melancholia offre un percorso ricco di collegamenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del
cinema, che tanto ha segnato la poetica dell’artista.
“L’amore per il cinema mi accompagna da quando ero bambina, nutrito e incoraggiato da mia
madre a cui dedico questo progetto. Tali suggestioni hanno contribuito a dare al mio lavoro un
taglio ben definito sin dagli esordi in cui creavo forme geometriche, senza un centro individuabile,
attraverso un uso trasgressivo e “cinematografico” dei materiali che, trasfigurati in qualcos’altro,
esprimevano uno straniamento che nel tempo si è trasformato nella rappresentazione di un non
luogo, abitato dallo spaesamento dei sogni e dallo sradicamento” spiega Chiara Dynys.
In mostra, la poetica dell’artista è disvelata attraverso gli immaginari di alcuni registi centrali nella
storia del cinema: da Roberto Rossellini a Jane Campion, da Federico Fellini a Paolo Sorrentino e
Lars Von Trier. Un progetto espositivo inedito, pensato appositamente per il museo gallaratese,
animato da narrazioni e immagini in movimento, che l’artista trasfigura attraverso l’uso artistico di
luce e spazi. Tra le opere in mostra anche il suggestivo ciclo dei Kaleidos, forme riflettenti che
modificano la percezione e ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse in un
caleidoscopio.
“Ciò che permea il mio lavoro - continua l’artista - è un sentimento di non appartenenza, un vuoto
da collocare altrove, nella sofferta cornice del non sentirsi mai nel proprio posto. Ecco perché la
scelta di quattro registi che raccontano tale disagio declinato in mondi diversi: un contesto
australiano senza spiritualità; un viaggio magnifico per l’Italia ma senza più amore; una stanza
riempita dalla musica, che però sarà disintegrata; e infine un pianeta in cui tutto l’irrisolto non
conta perché si attende la collisione fatale. Si tratta di realtà che rappresentano un ponte spazio-
temporale tra quello che vivo quotidianamente e quello che è il mio lavoro di artista”.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione della monografia “Chiara Dynys and the Filmic
Imaginary”, edita da SKIRA e costituisce l’occasione per l’installazione permanente nella biblioteca
dell’HIC - Hub degli Istituti Culturali della Città di Gallarate - dell’opera “Enlightening Books”,
donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma con l’obiettivo
di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee.
Chiara Dynys è una delle più rilevanti artiste italiane contemporanee. Ha partecipato a numerosi
progetti espositivi in Italia e all'estero. Tra le più importanti istituzioni che hanno ospitato il suo lavoro si ricordano il Musée d'Art Moderne di Saint-Étienne (1992), il Centre d'Art Contemporain
di Ginevra (1996), il CIAC - Centre International d'Art Contemporain di Montréal (1997), la
Städtische Galerie di Stoccarda (1999), il Museo Cantonale di Lugano (2001 - 2015), la
Quadriennale di Roma (1986 - 2005), il Bochum Museum, Bochum (2003), il Kunstmuseum di Bonn
(2004), il Wolfsberg Executive Development Center, Wolfsberg (2005), lo ZKM- Zentrum für Kunst
und Medientechnologie di Karlsruhe (2005 - 2012), lo Spazio -1, Collezione Giancarlo e Danna
Olgiati, LAC, Lugano (2012), Arkhangelskoye – VII Moscow Biennale, Mosca (2017); ICAE Armenia,
Yerevan (2018), il MASI di Lugano (2018) e musei italiani come il MART di Rovereto (2005 - 2011),
il Museo del Novecento di Milano (2012), la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
di Roma (2013), il Museo Correr di Venezia (2019), Villa e Collezione Panza di Varese (2009 - 2021)
e Palazzo Maffei Casa Museo di Verona (2021).
Inaugura il 26 febbraio al MA*GA - Museo Arte Gallarate Chiara Dynys. Melancholia, la mostra
personale dell’arista Chiara Dynys che presenta oltre venti opere inedite esposte al pubblico fino
all’8 maggio 2022.
Melancholia offre un percorso ricco di collegamenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del
cinema, che tanto ha segnato la poetica dell’artista.
“L’amore per il cinema mi accompagna da quando ero bambina, nutrito e incoraggiato da mia
madre a cui dedico questo progetto. Tali suggestioni hanno contribuito a dare al mio lavoro un
taglio ben definito sin dagli esordi in cui creavo forme geometriche, senza un centro individuabile,
attraverso un uso trasgressivo e “cinematografico” dei materiali che, trasfigurati in qualcos’altro,
esprimevano uno straniamento che nel tempo si è trasformato nella rappresentazione di un non
luogo, abitato dallo spaesamento dei sogni e dallo sradicamento” spiega Chiara Dynys.
In mostra, la poetica dell’artista è disvelata attraverso gli immaginari di alcuni registi centrali nella
storia del cinema: da Roberto Rossellini a Jane Campion, da Federico Fellini a Paolo Sorrentino e
Lars Von Trier. Un progetto espositivo inedito, pensato appositamente per il museo gallaratese,
animato da narrazioni e immagini in movimento, che l’artista trasfigura attraverso l’uso artistico di
luce e spazi. Tra le opere in mostra anche il suggestivo ciclo dei Kaleidos, forme riflettenti che
modificano la percezione e ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse in un
caleidoscopio.
“Ciò che permea il mio lavoro - continua l’artista - è un sentimento di non appartenenza, un vuoto
da collocare altrove, nella sofferta cornice del non sentirsi mai nel proprio posto. Ecco perché la
scelta di quattro registi che raccontano tale disagio declinato in mondi diversi: un contesto
australiano senza spiritualità; un viaggio magnifico per l’Italia ma senza più amore; una stanza
riempita dalla musica, che però sarà disintegrata; e infine un pianeta in cui tutto l’irrisolto non
conta perché si attende la collisione fatale. Si tratta di realtà che rappresentano un ponte spazio-
temporale tra quello che vivo quotidianamente e quello che è il mio lavoro di artista”.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione della monografia “Chiara Dynys and the Filmic
Imaginary”, edita da SKIRA e costituisce l’occasione per l’installazione permanente nella biblioteca
dell’HIC - Hub degli Istituti Culturali della Città di Gallarate - dell’opera “Enlightening Books”,
donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma con l’obiettivo
di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee.
Chiara Dynys è una delle più rilevanti artiste italiane contemporanee. Ha partecipato a numerosi
progetti espositivi in Italia e all'estero. Tra le più importanti istituzioni che hanno ospitato il suo lavoro si ricordano il Musée d'Art Moderne di Saint-Étienne (1992), il Centre d'Art Contemporain
di Ginevra (1996), il CIAC - Centre International d'Art Contemporain di Montréal (1997), la
Städtische Galerie di Stoccarda (1999), il Museo Cantonale di Lugano (2001 - 2015), la
Quadriennale di Roma (1986 - 2005), il Bochum Museum, Bochum (2003), il Kunstmuseum di Bonn
(2004), il Wolfsberg Executive Development Center, Wolfsberg (2005), lo ZKM- Zentrum für Kunst
und Medientechnologie di Karlsruhe (2005 - 2012), lo Spazio -1, Collezione Giancarlo e Danna
Olgiati, LAC, Lugano (2012), Arkhangelskoye – VII Moscow Biennale, Mosca (2017); ICAE Armenia,
Yerevan (2018), il MASI di Lugano (2018) e musei italiani come il MART di Rovereto (2005 - 2011),
il Museo del Novecento di Milano (2012), la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
di Roma (2013), il Museo Correr di Venezia (2019), Villa e Collezione Panza di Varese (2009 - 2021)
e Palazzo Maffei Casa Museo di Verona (2021).
26
febbraio 2022
Chiara Dynys – Melancholia
Dal 26 febbraio all'otto maggio 2022
personale
Location
MAGA – MUSEO D’ARTE DI GALLARATE
Gallarate, Via Egidio De Magri, 1, (Varese)
Gallarate, Via Egidio De Magri, 1, (Varese)
Orario di apertura
Martedì-venerdì: 10.00 – 18.00
Sabato – domenica 11.00 – 19.00
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura
Ufficio stampa
Comin & Partners - Rachele Mannocchi (349.8470454 | rachele.mannocchi@cominandpartners.com)
Autore