Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mathew Emmett – St Sebastian: Plague Memory
Il 18 Febbraio, prenderà forma la videoinstallazione St Sebastian: Plague Memory dell’artista ed architetto inglese Mathew Emmett, una performance audiovisiva che riflette sulla ricerca umana di rifugio e protezione di fronte alla paura e alla violazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il maestoso contesto del Museo dell’Arte Classica ospiterà, a partire dalla seconda settimana di febbraio, la sezione dedicata agli eventi paralleli, Il Mondo Nuovo: The Contemplative Edge, che Camilla Boemio affianca e pone in relazione con la personale di Bruno Lisi – inauguratasi lo scorso 12 gennaio - esplorando la nozione di contaminazione in senso ampio e concettuale, in un dialogo con la storia dell'arte e in una rappresentazione dei rapporti tra artista e pubblico, corpo e tela, il simbolico e il fisico.
Il 18 Febbraio, prenderà forma la videoinstallazione St Sebastian: Plague Memory dell'artista ed architetto inglese Mathew Emmett, una performance audiovisiva che riflette sulla ricerca umana di rifugio e protezione di fronte alla paura e alla violazione.
Emmett considera lo spazio come psicoattivo; composto da strutture affettive che offuscano i confini fisici dell'architettura con le patologie dei suoi abitanti. In questo stato di grazia l’artista costruisce uno spazio ibrido; nel quale condividere una performance immersiva, un'installazione reattiva pensata appositamente per lo spazio, con un suono generato dai dati e con una narrativa teorica. Le qualità narrative ed estetiche dell'installazione sono ottimizzate nel museo, nel quale le sculture greche e romane in gesso, raccontano la nostra storia epica. Senza dimenticare, che il martirio di Sebastiano è stato uno dei soggetti preferiti degli artisti rinascimentali, raffigurato, tra gli altri, da Gian Lorenzo Bernini, Sandro Botticelli, Andrea Mantegna, il Perugino e El Greco.
Emmett innesca una narrativa sconfortante, sfruttando le forme necrotiche simili alla carne. Rappresentando i tessuti infetti del corpo umano, la malattia e la vulnerabilità subiscono una trasformazione in qualcos'altro: si manifestano con la guarigione. San Sebastiano il protettore delle piaghe è presentato come l'archetipo della mortalità e della protezione.
Il risultato è St Sebastian: Plague Memory. Questo stato di rigenerazione riflette su quali possibili forme potrebbe assumere la società futura, il corpo umano come sede del confine della spiritualità; partendo dal nostro mondo attuale per proiettarsi verso il mondo a venire.
La mostra, segna anche la collaborazione scientifica tra due dipartimenti dell’Università di Roma Sapienza — il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo e il Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali — sarà accompagnata da un catalogo che presenta la ricerca artistica di Bruno Lisi attraverso i testi di Camilla Boemio, Patrizia Ferri, Francesca Gallo, Francesco Moschini, Marcello Venturoli, Marisa Volpi.
Il 18 Febbraio, prenderà forma la videoinstallazione St Sebastian: Plague Memory dell'artista ed architetto inglese Mathew Emmett, una performance audiovisiva che riflette sulla ricerca umana di rifugio e protezione di fronte alla paura e alla violazione.
Emmett considera lo spazio come psicoattivo; composto da strutture affettive che offuscano i confini fisici dell'architettura con le patologie dei suoi abitanti. In questo stato di grazia l’artista costruisce uno spazio ibrido; nel quale condividere una performance immersiva, un'installazione reattiva pensata appositamente per lo spazio, con un suono generato dai dati e con una narrativa teorica. Le qualità narrative ed estetiche dell'installazione sono ottimizzate nel museo, nel quale le sculture greche e romane in gesso, raccontano la nostra storia epica. Senza dimenticare, che il martirio di Sebastiano è stato uno dei soggetti preferiti degli artisti rinascimentali, raffigurato, tra gli altri, da Gian Lorenzo Bernini, Sandro Botticelli, Andrea Mantegna, il Perugino e El Greco.
Emmett innesca una narrativa sconfortante, sfruttando le forme necrotiche simili alla carne. Rappresentando i tessuti infetti del corpo umano, la malattia e la vulnerabilità subiscono una trasformazione in qualcos'altro: si manifestano con la guarigione. San Sebastiano il protettore delle piaghe è presentato come l'archetipo della mortalità e della protezione.
Il risultato è St Sebastian: Plague Memory. Questo stato di rigenerazione riflette su quali possibili forme potrebbe assumere la società futura, il corpo umano come sede del confine della spiritualità; partendo dal nostro mondo attuale per proiettarsi verso il mondo a venire.
La mostra, segna anche la collaborazione scientifica tra due dipartimenti dell’Università di Roma Sapienza — il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo e il Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali — sarà accompagnata da un catalogo che presenta la ricerca artistica di Bruno Lisi attraverso i testi di Camilla Boemio, Patrizia Ferri, Francesca Gallo, Francesco Moschini, Marcello Venturoli, Marisa Volpi.
18
febbraio 2022
Mathew Emmett – St Sebastian: Plague Memory
18 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARTE CLASSICA – UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
Dalle ore 17 alle 19.30
Vernissage
18 Febbraio 2022, Dalle ore 17 alle 19.30
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico