16 febbraio 2022

‘One of These Days. One of These Days’: Robert Davis alla Luce Gallery, Torino

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Luce Gallery presenta trenta nuovi acquerelli di piccolo formato di Robert Davis, in una mostra che riflette sul presente. Ne abbiamo parlato della mostra con Nikola Cernetic, fondatore e direttore di Luce Gallery

Veduta della mostra, One of These Days. One of These Days, Robert Davis, 2022, Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino

A Torino, negli spazi di Luce Gallery, ha inaugurato la quarta personale in galleria di Robert Davis (1970, Virginia, Stati Uniti) “One of These Days. One of These Days.” (fino al 14 marzo). Tra gli appuntamenti più recenti con la ricerca dell’artista, la sua presenza, nel 2021, nella collettiva “There’s There There” a Hauser & Wirth Southampton, organizzata da Rashid Johnson.

«“One of These Days. One of These Days.” – ha spiegato la galleria – è una nuova serie composta da trenta acquerelli di piccolo formato, che invita l’osservatore ad una fruizione più intima. L’artista americano si concentra sull’“adesso”, una dimensione temporale che definisce come riflesso del trauma, della politica, del disordine sociale e della violenza, che stiamo subendo collettivamente e che, in così tante forme e momenti diversi, l’uomo ha sempre affrontato. Sia attraverso la lente della storia che della storia dell’arte, i suoi dipinti suggeriscono una narrazione transistorica che tocca il ciclo di nascita, morte e tutti i conflitti nel mezzo».

Veduta della mostra, One of These Days. One of These Days, Robert Davis, 2022, Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino

«Per questo lavoro concepito classicamente, – ha proseguito la galleria – Davis ha scelto riferimenti iconografici facilmente accessibili, che abbracciano la cultura popolare e l’arte dei grandi maestri del passato, immagini che sono intrise di una propria logica referenziale o riecheggiano le realtà attuali indipendentemente dalla loro epoca, tra cui: la copertina di un album rock emblematico dei Pink Floyd, che è un omaggio al romanzo La fattoria degli animali di George Orwell; una fotografia dell’assassina Frankie Baker, che ha ispirato la ballata dell’omicidio Frankie and Johnny di Bill Dooley; i capolavori Giuditta con la testa di Oloferne di Cristofano Allori e La Parabola dei Ciechi di Pieter Bruegel il Vecchio.
Il concetto di circolarità, espresso sia nel lavoro che nel titolo della mostra, si manifesta più direttamente nelle opere multiple: tre dello stesso ritratto di Marvin Gaye, quattro versioni di Ophelia secondo John Everett Millais, due dipinti dell’iconico “scheletro” dei Grateful Dead. Lo stile di appropriazione di Davis potrebbe essere inteso come una sorta di esercizio psicologico. L’atto di ripetizione, ritorno e rivisitazione, che caratterizza il suo lavoro, implica l’”elaborazione” di un momento della contemporaneità molto gravato dalla sua lunga storia».

Abbiamo parlato della mostra con Nikola Cernetic, fondatore e direttore di Luce Gallery.

Veduta della mostra, One of These Days. One of These Days, Robert Davis, 2022, Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino
Come è nata la personale di Robert Davis?

«Luce Gallery ha con Robert Davis un rapporto di sodalizio fortificato negli anni. Questa è la sua quarta personale. Lo definirei un artista poliedrico e vero, che respira l’aria del cambiamento interpretandola con originalità. La nozione di circolarità della mostra “One of These Days. One of These Days” evidenzia il ripetersi degli eventi. La visione pragmatica e riflessiva di Davis attraversa il tempo indicandoci alcune immagini iconiche, che appartengono a personaggi della storia, alla storia dell’arte e alla cultura popolare».

Come si inserisce questa mostra nell’attività della galleria?

«La mostra si inserisce in un programma rigoroso della galleria che intende indagare molteplici espressioni, spesso non riconoscibili in uno stile specifico».

Quali saranno i prossimi appuntamenti alla Luce Gallery?

«La prossima mostra sarà la prima personale europea della giovanissima artista Ryan Cosbert (1999, New York), che esporrà una serie di nuovi lavori astratti.
Luce Gallery parteciperà, inoltre, alla quarta edizione di FELIX ART FAIR all’Hollywood Roosevelt Hotel a Los Angeles, dal 17 al 20 febbraio 2022. Lo stand della galleria presenterà le opere di Ryan Cosbert, Auudi Dorsey, Yowshien Kuo, Peter Mohall, Demarco Mosby, Zéh Palito e Xiyao Wang».

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