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Dimensioni Parallele
Un dialogo su trasformazioni spaziali e le sue possibili deformazioni. Un’incessante ricerca di tridimensionalità che abbraccia le ricerche artistiche, in un linguaggio tanto eterogeneo, quanto parallelo, destinato a mostrare ambiguità e rovesciamenti, nel contenuto e nella forma.
Comunicato stampa
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Cinque artisti in dialogo su trasformazioni spaziali e le sue possibili deformazioni. Un’incessante ricerca di tridimensionalità che abbraccia le ricerche artistiche e le storie personali sottintese, in un linguaggio tanto eterogeneo, quanto parallelo, destinato a mostrare ambiguità e rovesciamenti, nel contenuto e nella forma.
Gli ambienti dello spazio espositivo sono animati da opere che, con media e materiali differenti, commistionano storie e narrazioni, utopiche, distopiche, reali o fantastiche, indagando i differenti approcci con cui l’essere umano ha plasmato lo spazio che abita, fisico e mentale. Sono installazioni a parete che rifuggono la bidimensionalità, e sculture che sfidano i concetti spaziali, generando nuove modalità percettive ed esperienziali.
Così, mentre Angelo Brugnera ragiona su marmi pregiati per riflettere sullo spazio del corpo, creando esseri antropomorfi che pullulano un territorio distopico, Isa Geiger ibrida architettura e scultura per aprire a nuove prospettive urbanistiche, quasi irreali e immaginifiche. Gabbie cittadine che si ramificano, includendo visivamente i fili utilizzati da Dado Schapira, il quale muove dal libro per fuoriuscirne e tesserne la trama al di fuori del supporto narrante. Andrea Cerquiglini utilizzando gli stessi elementi, il libro e la scrittura, giunge a pratiche catartiche completamente differenti. Egli ravvisa nella scrittura un flusso continuo di pensieri che definiscono interrogativi sospesi in storie ataviche. Infine, Giulio Centurelli esplora lo spazio della tela per deformarlo, provocando ferite e innestando elementi estranei che divengono finestre su altre dimensioni, permettendo di scorpire e immaginare nuovi concetti spaziali.
Gli ambienti dello spazio espositivo sono animati da opere che, con media e materiali differenti, commistionano storie e narrazioni, utopiche, distopiche, reali o fantastiche, indagando i differenti approcci con cui l’essere umano ha plasmato lo spazio che abita, fisico e mentale. Sono installazioni a parete che rifuggono la bidimensionalità, e sculture che sfidano i concetti spaziali, generando nuove modalità percettive ed esperienziali.
Così, mentre Angelo Brugnera ragiona su marmi pregiati per riflettere sullo spazio del corpo, creando esseri antropomorfi che pullulano un territorio distopico, Isa Geiger ibrida architettura e scultura per aprire a nuove prospettive urbanistiche, quasi irreali e immaginifiche. Gabbie cittadine che si ramificano, includendo visivamente i fili utilizzati da Dado Schapira, il quale muove dal libro per fuoriuscirne e tesserne la trama al di fuori del supporto narrante. Andrea Cerquiglini utilizzando gli stessi elementi, il libro e la scrittura, giunge a pratiche catartiche completamente differenti. Egli ravvisa nella scrittura un flusso continuo di pensieri che definiscono interrogativi sospesi in storie ataviche. Infine, Giulio Centurelli esplora lo spazio della tela per deformarlo, provocando ferite e innestando elementi estranei che divengono finestre su altre dimensioni, permettendo di scorpire e immaginare nuovi concetti spaziali.
02
marzo 2022
Dimensioni Parallele
Dal 02 al 26 marzo 2022
arte contemporanea
Location
Manuel Zoia Gallery
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (MI)
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (MI)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 15-19
Vernissage
2 Marzo 2022, 18:00 - 21:00
Sito web
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