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Da un lato, la imperscrutabile perfezione della natura, dall’altro, la capacità di modellare e reinterpretare la suggestione dei suoi ritmi. Un dialogo senza tempo e sempre contemporaneo, che andrà in scena alla Galleria Sinopia, a Roma, dal 4 al 21 aprile, in occasione di “Fraxinus ornus – Forma e volume”, mostra delle opere di Riccardo Masini, artista che ha incentrato la sua ricerca sulle possibilità espressive del legno, in un rapporto profondo e sensibile con l’elemento naturale.
Fondata nel 1988, la Galleria Sinopia ha dedicato la sua attività all’incontro tra arte contemporanea, design, antiquariato ed eccellenza manifatturiera, con una particolare attenzione per la produzione in edizione limitata. Proseguendo la sua indagine sul legame tra natura, arte e design, la Galleria presenta tre serie di sculture realizzate da Masini tra il 2019 e il 2021. L’esposizione prende il nome dall’essenza lignea (fraxinus ornus) con la quale sono realizzate le sculture: l’orniello, una varietà di frassino molto diffusa nella macchia mediterranea, caratterizzata da una fibra compatta e regolare, a partire dal recupero di alberi abbattuti per la manutenzione del bosco e per malattia.
«In questa mostra c’è il mistero dell’armonia delle forme e l’artigianato, radicati in tecniche antiche ma riletti con approccio contemporaneo. Un’unione di linguaggi che rispecchia pienamente l’identità della Galleria Sinopia», ha spiegato Cloe Berni della Galleria Sinopia, paesaggista e curatrice della mostra. «Il legno è una materia profondamente energetica, la presenza vitale del legno in questa mostra ipnotizza lo spettatore, lo accompagna con passo intimo e poetico come se si trovasse in un bosco emotivo».
In esposizione alla Galleria Sinopia 17 sculture suddivise in tre collezioni, a scandire un percorso tra vari approcci e declinazioni della scultura lignea. La serie “Forme e volumi”, realizzata nel 2019, comprende le opere lavorate al tornio e in seguito trattate con la bruciatura. La raccolta “Le rovine”, ultimata nel 2020, racchiude i lavori torniti, poi bruciati e successivamente scolpiti a mano con lo scalpello. Infine, la collezione iniziata nel 2020 e finita nel 2021 “Forme pure”, costituita da opere solo scolpite. Si tratta di opere che del figurativo hanno solo il punto di partenza, che da oggetti archetipici come un vaso o uno strumento musicale prendono le mosse per dare occasione all’artista di esprimere un mondo interiore, fatto di forme assolute.
Un itinerario che si riflette anche nella biografia dell’artista che, nato a Roma nel 1984, ha iniziato a lavorare con il legno nel 2015, usando il tornio sotto la guida del maestro francese Claude Aragon, con il quale nel 2016 ha avuto modo di approfondire le tecniche di tornitura, integrandole con la pratica dell’intaglio classico e a punta di coltello insieme al maestro italiano Giacomo Malaspina.
«Volevo che l’oggetto fosse solo forma e volume- quando la luce tocca il legno carbonizzato non si riflette, al contrario viene completamente assorbita, questo mi permette di lavorare per sottrazione, mostrando solo forme pure», ha raccontato Riccardo Masini. Nel 2021 si è formato presso il maestro Roberto Mannino, professore di scultura lignea alla scuola di Arti e Mestieri San Giacomo di Roma, con il quale tuttora collabora per la scultura figurativa. All’attività espositiva in istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali, Masini unisce la pratica in laboratorio, conducendo una ricerca approfondita su tecniche antiche e nuove e sulle modalità espressive del legno.