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Enso Isaia. 60 fotografie degli anni ’60
Ersel presenta Enzo ISAIA – 60 fotografie degli anni ‘60 – una mostra a cura di Carla Testore – che racconta l’atmosfera e la vita quotidiana dell’Italia degli anni Sessanta attraverso le fotografie inedite dell’artista Enzo Isaia, la cui carriera è nota e apprezzata da oltre cinquant’anni in Italia
Comunicato stampa
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Ersel presenta
Enzo ISAIA – 60 fotografie degli anni ‘60
dall'11 marzo al 15 aprile 2022
a cura di Carla Testore
L’atmosfera e i dettagli dei momenti di vita quotidiana dell’Italia degli anni ‘60 sono presentati in Ersel attraverso le immagini inedite del fotografo Enzo Isaia, la cui carriera è nota e apprezzata da oltre cinquant’anni in Italia e all’estero.
L’artista, nato a Pordenone, ma torinese d’adozione, ricorda così gli esordi della sua passione di autodidatta per la fotografia e come questa sia poi diventata quasi inaspettatamente la sua carriera:
“Il mio personale viaggio nella memoria riconduce a queste immagini di un paese in bianco e nero, miei primissimi passi nella fotografia, che riportano un momento cruciale della mia vita: la tranquilla esistenza di studente universitario scossa da “Images à la sauvette” di Henri Cartier-Bresson. Grazie a quel libro compresi che la mia professione sarebbe stata la fotografia e non l’architettura. Da autodidatta, e con un grande esempio da seguire, girovagai con la Leica prima e le Nikon dopo …”
Le 60 opere esposte nella mostra, con la suggestione del bianco e nero e di una grana antica, trasportano il visitatore per le strade del nostro paese, nei vicoli, davanti alle botteghe o alle chiese portando l’attenzione su dettagli semplici, attimi fugaci o espressioni colte in quell’unico istante in cui comunicheranno per sempre il loro messaggio.
È così che il giovane Isaia, girando in Italia discretamente con le sue prime macchine analogiche, diventa oggi testimone di un paese che stava dimenticando la guerra e che, sulle note di Canzonissima, iniziava la rinascita del boom economico.
Intravediamo l’ippodromo di Vinovo, dove un pubblico benestante seguiva le corse; Roma, dove un’assorta turista leggeva, osservata dalla statua di Paolina Borghese; Piazza Armerina, dove alcuni sacerdoti osservavano con attenzione i mosaici che rappresentano i primi bikini della storia!
Ogni scatto unisce alla tenerezza un po’ malinconica del ricordare, anche la sensibilità del saper prevedere e cogliere il momento in cui la messa a fuoco deve essere perfetta pur senza l’ausilio degli automatismi che conosciamo ora.
Nelle fotografie esposte si potranno rincontrare bambini che giocano per i vicoli trasformando cartoni in case o bolidi immaginari, signore eleganti con i loro cappellini alla moda e anziani addormentati sulle panchine che raccontano i loro anni in silenzio, chi lavora, chi prega, chi non si è accorto di aver incontrato Enzo Isaia…
Un sintetico capitolo è dedicato agli Alpini, un’antologia ricavata da una mostra più articolata che parla della vita dell’Alpino di leva, a metà degli anni Sessanta, dal primo ingresso in caserma al congedo.
“Sono convinto che la fotografia a colori sia simile all’odierna televisione per quel che concerne la fedele riproduzione della realtà, mentre la fotografia in bianco e nero sia affine alla radio, che come quest’ultima renda la quotidianità degna di riflessione, “fotogramma” da assaporare facendo volare la fantasia.”
Innamorato della vita, Isaia è stato capace di scelte ponderate ed importanti nei suoi scatti; la semplicità e l’ironia che traspaiono dal suo lavoro hanno da sempre fatto apprezzare l’originalità e la capacità di comprendere quegli anni.
INFORMAZIONI MOSTRA:
Luogo: Ersel –_Piazza Solferino, 11 - 10121 Torino
Date: dall’11 marzo al 15 aprile 2022
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00
Green pass richiesto all'ingresso
Enzo ISAIA – 60 fotografie degli anni ‘60
dall'11 marzo al 15 aprile 2022
a cura di Carla Testore
L’atmosfera e i dettagli dei momenti di vita quotidiana dell’Italia degli anni ‘60 sono presentati in Ersel attraverso le immagini inedite del fotografo Enzo Isaia, la cui carriera è nota e apprezzata da oltre cinquant’anni in Italia e all’estero.
L’artista, nato a Pordenone, ma torinese d’adozione, ricorda così gli esordi della sua passione di autodidatta per la fotografia e come questa sia poi diventata quasi inaspettatamente la sua carriera:
“Il mio personale viaggio nella memoria riconduce a queste immagini di un paese in bianco e nero, miei primissimi passi nella fotografia, che riportano un momento cruciale della mia vita: la tranquilla esistenza di studente universitario scossa da “Images à la sauvette” di Henri Cartier-Bresson. Grazie a quel libro compresi che la mia professione sarebbe stata la fotografia e non l’architettura. Da autodidatta, e con un grande esempio da seguire, girovagai con la Leica prima e le Nikon dopo …”
Le 60 opere esposte nella mostra, con la suggestione del bianco e nero e di una grana antica, trasportano il visitatore per le strade del nostro paese, nei vicoli, davanti alle botteghe o alle chiese portando l’attenzione su dettagli semplici, attimi fugaci o espressioni colte in quell’unico istante in cui comunicheranno per sempre il loro messaggio.
È così che il giovane Isaia, girando in Italia discretamente con le sue prime macchine analogiche, diventa oggi testimone di un paese che stava dimenticando la guerra e che, sulle note di Canzonissima, iniziava la rinascita del boom economico.
Intravediamo l’ippodromo di Vinovo, dove un pubblico benestante seguiva le corse; Roma, dove un’assorta turista leggeva, osservata dalla statua di Paolina Borghese; Piazza Armerina, dove alcuni sacerdoti osservavano con attenzione i mosaici che rappresentano i primi bikini della storia!
Ogni scatto unisce alla tenerezza un po’ malinconica del ricordare, anche la sensibilità del saper prevedere e cogliere il momento in cui la messa a fuoco deve essere perfetta pur senza l’ausilio degli automatismi che conosciamo ora.
Nelle fotografie esposte si potranno rincontrare bambini che giocano per i vicoli trasformando cartoni in case o bolidi immaginari, signore eleganti con i loro cappellini alla moda e anziani addormentati sulle panchine che raccontano i loro anni in silenzio, chi lavora, chi prega, chi non si è accorto di aver incontrato Enzo Isaia…
Un sintetico capitolo è dedicato agli Alpini, un’antologia ricavata da una mostra più articolata che parla della vita dell’Alpino di leva, a metà degli anni Sessanta, dal primo ingresso in caserma al congedo.
“Sono convinto che la fotografia a colori sia simile all’odierna televisione per quel che concerne la fedele riproduzione della realtà, mentre la fotografia in bianco e nero sia affine alla radio, che come quest’ultima renda la quotidianità degna di riflessione, “fotogramma” da assaporare facendo volare la fantasia.”
Innamorato della vita, Isaia è stato capace di scelte ponderate ed importanti nei suoi scatti; la semplicità e l’ironia che traspaiono dal suo lavoro hanno da sempre fatto apprezzare l’originalità e la capacità di comprendere quegli anni.
INFORMAZIONI MOSTRA:
Luogo: Ersel –_Piazza Solferino, 11 - 10121 Torino
Date: dall’11 marzo al 15 aprile 2022
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00
Green pass richiesto all'ingresso
10
marzo 2022
Enso Isaia. 60 fotografie degli anni ’60
Dal 10 marzo al 15 aprile 2022
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
ERSEL
Torino, Piazza Solferino, 11, (Torino)
Torino, Piazza Solferino, 11, (Torino)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00
Ufficio stampa
MAILANDER
Autore
Curatore