Il racconto di cento anni di storia dell’arte negli ambienti romani. Dalla Scuola di via Cavour a quella di piazza del Popolo, fino ai nostri giorni: una mostra che indaga le correnti, i gruppi, i movimenti che hanno animato le strade, le gallerie, i locali di Roma, in un continuo passaggio di testimone tra generazioni di artisti, nell’evolversi di un pensiero che riguarda tanto la cultura quanto la storia, la società e la politica della nostra Penisola.
Una mostra straordinaria e unica, con più di settanta opere firmate da alcuni dei principali esponenti della scena romana degli ultimi cento anni, esposte in un percorso chiaro e attento alla didattica.


In questi undici anni di lavoro, heart – PULSAZIONI CULTURALI si è spesso occupata dell’indagine della scena artistica del nostro territorio negli ultimi sessant’anni. Fin da prima della fondazione ufficiale dell’Associazione, il progetto Brianza: terra d’artisti aveva cominciato a tracciare una mappatura della situazione artistica della zona, provando a leggerne eventuali linee di continuità, elementi caratterizzanti e uniformanti, punti di dissonanza o di rottura. Il racconto si è poi esteso, in questi anni, con una serie di mostre dedicate a singole personalità o a particolari movimenti, proponendo letture ancor più approfondite su temi specifici. L’indagine non si è limitata ai nomi più noti ma ha, anzi, cercato di dare spazio e voce a personalità talvolta un po’ dimenticate, spesso precedendo di vari anni tendenze che poi hanno raccolto anche importanti musei milanesi.
Il tema di questa mostra è, dunque, perfettamente in linea con questa vocazione esplorativa e narrativa che caratterizza le esposizioni organizzate da heart.
La mostra indaga l’arte della scena romana, prendendo avvio dalle esperienze dei primi anni Venti del Novecento della Scuola di via Cavour e dei Tonalisti, per tracciare, passo dopo passo, tutti i passaggi di testimone da tendenza a tendenza, da artista ad artista, da movimento a movimento, fino ai nostri giorni.
Una mostra molto ambiziosa, senza dubbio una delle più complesse mai ospitate dallo Spazio heart, che apre importanti rapporti con gli ambienti romani e offre motivi di riflessione e spunti di approfondimento notevoli a un pubblico sia di appassionati che di non addetti ai lavori. Un’occasione unica e, forse, mai tentata prima nel nord Italia per tracciare linee di continuità, evoluzioni e differenze tra generazioni diverse operanti su un unico territorio, dall’inizio del Novecento ai nostri giorni.