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Surrealismo e magia. La modernità incantata
“Non credo che il Surrealismo potrà mai andare in declino [..] poichè, nella sua essenza, è inerente all’umanità” – Remedios Varo
Con la mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, aperta fino al 26 settembre 2022, la Collezione Peggy Guggenheim, a Venezia, racconta il forte interesse che spinse gli artisti surrealisti ad affrontare i temi della magia, dell’alchimia e dell’occulto. Sessanta opere provenienti da quaranta prestigiosi musei e collezioni private internazionali, di oltre venti artisti, tra cui emergono Max Ernst, Leonora Carrington, René Magritte, Salvador Dalí, Victor Brauner, Leonor Fini, Dorothea Tanning, Giorgio de Chirico, solo per citarne alcuni. All’origine dell’esposizione, a cura di Gražina Subelytė, Associate Curator, Collezione Peggy Guggenheim, è il superbo patrimonio di opere surrealiste del museo veneziano, opere iconiche che riflettono con grande enfasi il dialogo tra i surrealisti e la tradizione dell’occulto. Molti artisti, le cui opere sono incluse in mostra, vengono esposti da Peggy Guggenheim, che alla fine degli anni trenta del XX secolo è considerata una delle collezioniste più vivaci del Surrealismo. È in quegli anni che la mecenate acquisisce familiarità con il movimento e presto diventa intima amica di Ernst e Breton.
Segnati dagli orrori della prima e seconda guerra mondiale, i surrealisti rifiutano la razionalità, scegliendo di perseguire strade alternative: i sogni, l’irrazionale, l’inconscio, ma anche la magia, la mitologia, l’alchimia e l’occulto, tematiche in grado di stimolare e liberare l’immaginazione da ogni limite, ispirando opere che possano alleviare l’umanità in un momento di turbamento e profondo cambiamento socio-politico. E la magia diviene il lasciapassare per una rinascita culturale e spirituale post-bellica, che permette ai surrealisti di raggiungere l’obiettivo di una rivoluzione totale e una trasformazione individuale che diventa il mezzo con cui cambiare il mondo. Da un punto di vista cronologico, la mostra prende il via dalla pittura metafisica di de Chirico, per passare poi a dipinti iconici come La vestizione della sposa di Ernst, in dialogo, dopo oltre ottant’anni con Ritratto di Max Ernst della Carrington, e arrivare al simbolismo occulto delle ultime opere della stessa Carrington, Remedios Varo e Leonor Fini.
Surrealismo e magia. La modernità incantata è organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim, con il Museum Barberini, a Potsdam, dove si sposterà successivamente, dal 2 ottobre 2022 al 16 gennaio 2023. Ad accompagnare la mostra ci sarà un ricco calendario di Public Programs, attività legate alle tematiche dell’esposizione e destinate a diverse tipologie di pubblico, dagli adulti, ai bambini, ai giovani della Generazione Z. Per informazioni e per acquistare il biglietto guggenheim-venice.it / 041.2405411.
Surrealismo e magia. La modernità incantata
Venezia, Dorsoduro, 701, (Venezia)