30 aprile 2022

Quale Arte Sacra oggi? Se ne parla alla Facoltà Teologica, a Napoli

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Un confronto tra arte sacra e cultura delle immagini, a partire dalla contemporaneità: a Napoli, la parola agli esperti, nella due giorni di convegni alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale

La collezione d'arte contemporanea dei Musei Vaticani

Si svolgerà il 6 e 7 maggio, dalle 9 alle 18.30, presso la sede di via Petrarca a Napoli, il primo convegno del 2022 promosso dalla SAFAT – Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della PFTIM – Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale Sezione San Luigi, in collaborazione con la Fondazione Culturale San Fedele di Milano e con il patrocinio della Fondazione Posillipo. Dedicata al tema “Quale arte sacra oggi?”, la due giorni è articolata secondo un approccio interdisciplinare alla questione e sarà caratterizzata dalla partecipazione di critici d’arte, artisti, filosofi, liturgisti ed esperti del settore.

«L’incontro – spiegano Giorgio Agnisola e Andrea Dall’Asta, direttori scientifici dell’evento – vuole essere occasione di confronto sul futuro dell’arte sacra, in una stretta relazione tra la liturgia e le varie modalità con le quali la società interpreta ed elabora uno dei temi centrali della contemporaneità, ossia l’immagine. È pensato come un vero e proprio laboratorio di ricerca da proseguire negli anni, insieme al corpo docente e agli studenti, per allargare ancor di più la rete di collaborazioni della Scuola, e contribuire a far, finalmente, rifiorire il dialogo tra arte e chiesa».

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sezione San Luigi svolge le proprie attività dal 2006, con l’obiettivo di centrare il rapporto tra arte e sacro, sia nella prospettiva storico-artistica e teologica, sia in quella della comunicazione e della comprensione e produzione dell’arte e dei suoi meccanismi propositivi e fruitivi.

«Nella cultura occidentale – sottolinea il direttore Jean-Paul Hernandez – europea in particolare, siamo in un momento storico in cui si sta, probabilmente, superando una schizofrenia intellettuale che aveva, nell’ultimo secolo e mezzo, separato la creatività artistica dalla dimensione spirituale, dalle radici più profonde delle nostre tradizioni religiose e spirituali e soprattutto dalla richiesta di senso più profondo, che sta in ogni cuore umano e che lo porta a riconoscere il proprio limite e a rivolgersi a qualcosa che lo supera. È quindi questo un tempo privilegiato per leggere questa ricongiunzione tra arte e spiritualità, che non è un tornare indietro ma riscoprire il passato con una nuova fecondità».

Qui è possibile visionare il programma dettagliato e completo per le giornate del 6 e 7 maggio. Per partecipare al convegno, in presenza oppure online, occorre prenotarsi compilando il modulo qui. Per maggiori dettagli, è possibile scrivere a segreteria.arteteologia@pftim.it o chiamare al numero 0812460333.

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