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LIMITROFI – SOLO LO SPAZIO RICORDA
L’Associazione Culturale Leuco presenta in anteprima a Milano il progetto, LIMITROFI – SOLO LO SPAZIO RICORDA, bi—personale di Stefania Pennacchio e Vassilis Vassiliades e giornata di studio nato sotto l’egida di Jean Blanchaert, da un’idea di Stefania Pennacchio, Vassilis Vassiliades e Salvatore Nicosia. Un progetto che unisce idealmente, culturalmente e geograficamente diversi luoghi fra Sicilia, Calabria, Grecia e Cipro creando, attraverso l’arte, un territorio ideale di dialogo e confronto tra paesi temporalmente e spazialmente differenti in cui è viva la matrice greca classica comune ai popoli del bacino del Mediterraneo.
L’ispirazione dell’evento prende il via dalle origini classiche del capoluogo aretuseo: il progetto, infatti, partirà il 2 Luglio dalla splendida Ortigia a Siracusa, in uno dei luoghi più affascinanti – l’ex-Convento del Ritiro, muovendosi alla ricerca delle tracce identitarie sedimentate e tuttora riconoscibili nella cultura della Calabria e della Sicilia ellenofona, per poi fare tappa, in ottobre, ad Atene, sino a chiudersi a Nicosia (Cipro) nell’aprile del prossimo anno. Un percorso artistico che è anche un viaggio al centro del Mediterraneo e che segna i confini della stessa Europa.
Un percorso imponente che coinvolge numerose istituzioni: Comune di Siracusa; Regione Sicilia; Assessorato alla Cultura e Identità Siciliana; Camera di Commercio Italo – Cipriota; Mecplex; Sacra Arcidiocesi d’Italia – Parrocchia di San Paolo dei Greci (RC); Museo della lingua Greco – Calabra “Gerhard Rohlfs”; Associazione Culturale Ellenofona “Jalo tu Vua”; Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico; – MADE Program – Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi” – Siracusa; Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa; Fondazione Michael Cacoyannis; Comunità ellenica dello Stretto; Cyprus University of Tecnology; Istituto Italiano di Cultura d’Atene; Comunità ellenica di Napoli e Campania.
La mostra si terrà nell’Ex-Convento del Ritiro di Siracusa dal 2 Luglio al 10 Agosto 2022. Lo spazio espositivo, un’antica cappella barocca, è un luogo fortemente evocativo e rappresenta il palcoscenico naturale in cui lo spazio e il tempo, assi portanti della concettualità della mostra, trovano dimora.
La gestione degli spazi è pensata per accentuare il dualismo tra la componete “temporale” rappresentata dalle opere materiche e verticali di Stefania Pennacchio e quella “spaziale” e lineare delle tavole di Vassilis Vassiliades delle cui istanze l’artista si fa portavoce.
Sempre il 2 luglio si svolgerà la Giornata di Studio “Kairos: Solo lo spazio ricorda – Confronto tra Greci d’Oriente e Greci d’Occidente” con una suddivise in tre sezioni: “Studi sul Tempo” (Focus storico-filosofico sul concetto di tempo nella Grecia Classica e nelle popolazioni ellenofone medievali dell’Impero Bizantino); “Studi sulla Lingua” (Indagine sulle permanenze linguistiche greche nei dialetti meridionali e Focus sulle minoranze linguistiche greche italiane); “Studi sullo Spazio” (Focus sui topoi artistici di matrice greca rintracciabili nell’area
mediterranea).
Cenni Biografici degli Artisti
Vassilis Vassiliades è nato a Nicosia – Cipro nel 1972. Ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Perugia “Pietro Vannucci”. La personale ricerca artistica di Vassilis Vassiliades è frutto di una grande meditazione e ricerca, partendo da un senso di equilibrio in un ambiente geometricamente strutturato. L’elemento del tempo esiste solo come memoria attraverso un movimento. Vassiliades considera lo spazio l’ingrediente principale della nostra esistenza. Un’arte “quantistica” che ha la capacità di apparire simultaneamente in tempi paralleli diversi continuando a funzionare in modo altrettanto efficace. Attivo in campo artistico con diverse personali (“The rope climber, the Aquarius and the sniper”, Pantheon Gallery – 2001; “ Coma Berenices ” Pantheon Gallery – 2008; “Amante”, Pantheon Gallery – 2012; Installation during the 2nd Festival of Contemporary music, ARTos Foundation – 2014); ha partecipato anche a diverse collettive sia a Cipro che all’estero (“Muteazioni”,Palazzo della Penna, Perugia; House of Arts and Literature Patra Municipality, Grecia; “Gate”, Ayia Napa International Sculpture Park; “40 Years of invation”, Famagusta Gate; “Burial” European Capital of Culture - Pafos2017; “Tempo” Casa Cava, Matera – Italia; “Contemporary Landscapes” CICA Museum of contemporary art, Corea del Sud; “Hibernation” Royal Society of American Art, U.S.A). Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro e dal 2014 è curatore della Biennale di Larnaca, l’unica Biennale d’Arte organizzata a Cipro. Vassiliades considera lo spazio l’ingrediente principale della nostra esistenza. Solo lo spazio ricorda; il tempo dimentica.
Stefania Pennacchio è dedita all’indagine e alla sperimentazione della scultura ceramica. Le sue origini calabresi e la cultura ionica sono ben presenti nell’uso delle tecniche di lavorazione di questi materiali. L’artista mescola e fa dialogare le millenarie conoscenze artigianali del Mediterraneo con quella dell’altrettanto lontana e affascinante tecnica giapponese del Raku. I materiali prediletti sono la terra (la ceramica), semplice e vera, i metalli, forti ma anche duttili, le pietre, antiche e stratificate in nome della storia e delle tradizioni che le hanno levigate. Le sue opere sono presenti in numerose gallerie e collezioni private. Ha esposto a Monaco, Nizza e New York. Da ricordare le mostre con “Laboratorio Italia” di G. Blanchaert e P. Daverio nella Biennale di Venezia (2006), alle organizzazioni di EXPO Milano nel mondo (es. Rio De Janeiro) e presso il Teatro di Siracusa (2015) per le quali Stefania era ambasciatrice della cultura italiana. Dal 2017 venticinque sue opere sono state esposte in Cina presso lo Zhengzhou Grand Emporium e dal 2018 fanno parte del Padiglione Italiano presso il NIEC di Ningbo (Cina) e all’IMIEC di Hohhot (Mongolia). Nel 2020 è stata presente con un’istallazione e video art negli spazi della Triennale di Milano.