Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Matteo Beducci – Obliate donne
Luoghi vuoti carichi di segni e tracce di precedenti esperienze di vita. Le opere in mostra sovrappongono a questi fondali segnati dalla mancanza, dall’assenza, le forme, teatralmente spettacolari, di un ulteriore scenario dominato da seduttive figure di donna.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Matteo Beducci, nasce ad Ancona nel marzo del 1971, innamorato della fotografia sin da bambino quando, grazie a suo padre, è stato introdotto in un mondo che lo ha subito affascinato e che poi ha cominciato a praticare con l’uso della sua prima macchina, una Polaroid. Ha cominciato la sua attività di autore fotografico con la Streetphotography (fotografia di strada), andando tra le città alla ricerca di momenti di vita quotidiana, alla ricerca di scatti che fermassero questi istanti per poi approdare e dedicarsi negli ultimi anni all’Urbex (esplorazione urbana).
"Per Matteo Beducci la prassi della fotografia da privatissima passione come si era presentata agli inizi, è andata via via, nel tempo, precisandosi come indispensabile strumento espressivo e insieme conoscitivo. Un percorso che pur restando essenzialmente creativo, legato ad un fondo prevalentemente emozionale, ha consentito, all’autore di questi scatti esposti in mostra, anche di ampliare il proprio bagaglio ideologico.(...) Non più la mera documentazione, non più il salvataggio di ciò che altrimenti andrebbe perduto, ma la fotografia come ricostruzione scenica,ovvero la rappresentazione teatrale simbolicamente forte nelle sue enunciazioni:la donna in queste immagini di sontuose nature morte è pensata come dispensatrice di colore in un mondo che perde a poco a poco le sue tinte ed è portatrice di vita in opposizione dialettica all’azione del tempo che invece consegna alla realtà cancellazioni, distruzione e fine."
"Per Matteo Beducci la prassi della fotografia da privatissima passione come si era presentata agli inizi, è andata via via, nel tempo, precisandosi come indispensabile strumento espressivo e insieme conoscitivo. Un percorso che pur restando essenzialmente creativo, legato ad un fondo prevalentemente emozionale, ha consentito, all’autore di questi scatti esposti in mostra, anche di ampliare il proprio bagaglio ideologico.(...) Non più la mera documentazione, non più il salvataggio di ciò che altrimenti andrebbe perduto, ma la fotografia come ricostruzione scenica,ovvero la rappresentazione teatrale simbolicamente forte nelle sue enunciazioni:la donna in queste immagini di sontuose nature morte è pensata come dispensatrice di colore in un mondo che perde a poco a poco le sue tinte ed è portatrice di vita in opposizione dialettica all’azione del tempo che invece consegna alla realtà cancellazioni, distruzione e fine."
30
aprile 2022
Matteo Beducci – Obliate donne
Dal 30 aprile al 15 maggio 2022
arte contemporanea
Location
Associazione Culturale Galleria Papini
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 17,30-19,30
Vernissage
30 Aprile 2022, ore 18,00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini