23 maggio 2022

SriLanding: l’universo di DuminDa, a Roma

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A Roma lo scultore originario dello Sri Lanka, Ajantha Duminda Jayasuriya, in arte DuminDa, fino al 28 maggio apre al pubblico il suo atelier-showroom Spazio DuminDa, in via Giulia 187 a/b

L'atelier-showroom di DuminDa a Roma © DuminDa

Lo scultore Ajantha Duminda Jayasuriya, in arte DuminDa, con “SriLanding. When Art meets Nature” fino al 28 maggio, nel suo atelier-showroom Spazio DuminDa, in via Giulia 187 a/b, a Roma, presenta una retrospettiva che porta il visitatore a immergersi nel suo universo, dagli esordi alle opere più recenti della serie Organic. Ogni sera, dalle 18 alle 21, è possibile entrare nell’atelier per incontrare l’artista. “SriLanding”, il titolo di questa iniziativa, coniato da Antonio Anticoli Borza, suggerisce l’idea di poter “atterrare” nella dimensione altra e unica evocata dal lavoro di DuminDa.

DuminDa nel suo atelier-showroom © DuminDa

«Un angolo di Sri Lanka in via Giulia, un suggestivo salotto interculturale, Spazio DuminDa, atelier d’artista e showroom con conversazioni d’arte ed esposizione di opere, accompagnate da racconti di leggende e tradizione sulla Lacrima dell’India, lo Sri Lanka, terra di origine di DuminDa.
Poeta del visivo, DuminDa crea e reinterpreta i modelli accademici acquisiti dal M° Philippe Seené, suo insegnante presso la Kunstakademie di Treviri (in Renania) e l’École des beaux arts, a Parigi.
Affascinato dagli affreschi di Sigiriya (V sec. d.C.), uno degli otto siti UNESCO dello Sri Lanka, DuminDa ama sperimentare pigmenti organici, tè nero, bacche, asfodeli e altri colori e tinte rinvenuti in natura per comporre la sua personale tavolozza dalle suggestioni orientali.
I suoi Paper moods, creazioni realizzate con en découpage-collage, con ritagli di giornale e riviste assemblati in una gradevole resa cromatica esaltata dall’esotismo dell’alfabeto cingalese, ricompongono storie e immagini in un pattern di ironia e curiosità segniche. Brani di conversazione, citazioni, aforismi, pensieri in volo e racconti di vita, presenti o passati, liberamente reinterpretati, trovano dunque la loro collocazione nella materia, tra scagliola, gesso, fogli di giornale, resine e modellati, nelle patine stratificate e trattate con velature in oro per una texture organica a colata lavica: un invito a smarrirsi, come in un labirinto colorato, nell’immaginario dell’artista. Uno swing d’autore, tra sogno e realtà, Oriente e Occidente, con stili sempre diversi e rinnovati, DuminDa segue il proprio istinto con il battito scandito dalla sola musica interiore, l’ispirazione del momento, i propri moods, per condividere spirito, magia e il mantra della meditazione», ha spiegato Massimo Rossi Ruben, curatore.

© DuminDa

Chi è DuminDa

«Nato nello Sri Lanka, a Balapitiya, in un villaggio lambito dalle acque del fiume Madu Ganga e dall’Oceano indiano, DuminDa inizia suo percorso estetico ricco di incontri fortunati e significative coincidenze, che lo porterà, a partire dal 1998, da Colombo a Seul, da Milano a Lussemburgo, da Parigi a Roma, alla scoperta di nuove culture e d’importanti riferimenti artistici.
È del 2008 il suo primo ciclo di sculture di personaggi stilizzati, Paper moods […]. Forte dell’entusiasmo suscitato dalle prime sperimentazioni, divenute poi segno distintivo della sua arte personalissima, DuminDa realizza altre opere (tra tutte, la Barca della pace, poi divenuta icona e logo identificativo del proprio atelier, omaggio ai pescatori dello Sri Lanka e ai migranti in mare), installazioni, hanging icons e totem colorati.
Dal 2012 al 2014, DuminDa inizia un percorso accademico, frequentando stage estivi presso la Kunstakademie di Treviri, in Renania e l’École des beaux-Arts, a Parigi. In questo periodo, determinante si rivela l’incontro con il M° Philippe Seené, grande estimatore e interprete geniale dell’estetica rinascimentale.
Come in un Tangram, DuminDa scompone e ricompone brani di conversazione, citazioni, aforismi, pensieri in volo e racconti di vita, presenti o passati, declinando spazio e volume in una rêverie di straordinario impatto emotivo.
Apprezzatissime dalla critica le sue opere in gesso, pensili o montate su basi, con patine stratificate e trattate con velature in oro per una texture organica a colata lavica, con suggestivi effetti iridescenti», si legge nel testo che accompagna la mostra.

SriLanding è stato realizzato con il supporto di Prosecco Najma.

 

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