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Giovanni Rossi – Il cielo in una stalla
LAMB è lieto di presentare Il cielo in una stalla, la terza mostra personale di Giovanni Rossi.
L’esposizione, a cura di Alessio Vigni, vuole essere un tentativo di ricollocare la trascendenza in un luogo semplice e terreno, dal quale l’arte può solo che elevarsi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL CIELO IN UNA STALLA
Giovanni Rossi
a cura di Alessio Vigni
opening giovedì 9 giugno dalle 19.00 alle 21.30
dal 10 giugno al 10 luglio 2022
LAMB, proseguendo la sua innovativa programmazione annuale, è lieto di presentare Il cielo in una stalla, la terza mostra personale di Giovanni Rossi. Il progetto espositivo, a cura di Alessio Vigni, è stato concepito partendo da una precisa scelta iconografica: l’agnello. La mostra evoca il nome del luogo in cui viene realizzata e porta alla concretizzazione il senso della parola stessa: in inglese LAMB significa agnello.
Giovanni Rossi, nato a Brescia nel 1996, città dove tuttora vive e lavora, indaga i temi della spiritualità, del visibile e dell’invisibile, dell’immagine e la sua astrazione, invitando l’uomo contemporaneo a un rinnovato incontro con la dimensione spirituale. Nei suoi lavori l’utilizzo del colore blu, simbolo della dimensione metafisica, è l’elemento cromatico preponderante.
Il titolo della mostra, che evoca e tradisce la canzone del celebre cantautore Gino Paoli, ci proietta nell’ambiente espositivo. Per l’occasione, lo spazio è stato trasformato in una stalla, in un luogo umile in cui è possibile soffermarsi e rimanere in adorazione dell’epifania che si compie al suo interno. La stalla è da sempre il luogo in cui la spiritualità è nata: è la scenografia profana in cui viene ambientata la natività del Cristo. La mostra vuole essere un tentativo di ricollocare la trascendenza in un luogo semplice e terreno, dal quale l’arte può solo che elevarsi. Non c’è blasfemia, ma solo la volontà di analizzare la spiritualità attraverso un linguaggio comune e umano.
Nella mostra sarà possibile entrare seguendo una precisa ritualità e si potrà sostare al suo interno attraverso una modalità di fruizione intima e interiore. L’iconografia dell’agnello, di cui tutte le opere sono “bagnate”, concede l’occasione di osservare le tematiche religiose e spirituali attraverso la lente dell’arte contemporanea, traducendo significati antichi e parabole eterne, in codici più vicini alla nostra quotidianità.
Lo spazio espositivo del LAMB si trova all’interno di un chiostro coperto, in un luogo a cui è stato negato qualsiasi accesso alla volta celeste. La mostra è stata pensata per questo preciso contesto con la volontà di sfondare le dimensioni fisiche dello spazio e diventare luogo in cui la mente possa muoversi in piena libertà. Dal luogo più umile che l’uomo possa concepire inizia il viaggio del visitatore verso una dimensione eterea, grazie anche a quel colore blu, contenuto in ogni opera in mostra, che diventa una finestra simbolica, aperta sul cielo. Ecco che allora quella “sta(nz)lla”, che si trasforma anche nella canzone di Gino Paoli in uno spazio senza confini, diventa un luogo capace di accogliere la profondità di qualsiasi persona che entrerà al suo interno.
La mostra è l’incontro tra due poli opposti, un credente, l’artista e un ateo, il curatore. Due modi completamente diversi di vivere la spiritualità. Il progetto espositivo diventa un’esperienza in cui tutti i sensi saranno coinvolti: da luogo dell’esteriorità, lo spazio espositivo diventa il luogo della contemplazione e del silenzio.
_______________________________________________________________________________________________
Giovanni Rossi nasce nel 1996 a Brescia, dove vive e lavora. Consegue il Diploma di laurea Triennale in Scultura e Magistrale in Arti Visive Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Nel 2019 viene scelto dall’Accademia di Belle Arti SantaGiulia, tra tutti gli studenti, per partecipare al concorso AccadeMibac indetto dal MiBACT, in collaborazione con la Quadriennale di Roma, per promuovere i giovani artisti italiani. Nel 2021 viene selezionato come vincitore della terza edizione del Premio Paolo VI promosso dalla Collezione Paolo VI a Concesio, (BS). Dal 2020 è rappresentato dalla casa d’aste Auc Art, specializzata in arte emergente internazionale. Nello stesso anno viene selezionato per il Palazzo Monti Degree Show e tra gli artisti finalisti della decima tappa del progetto Jaguart Brescia in collaborazione con Artissima. Nel 2021 partecipa alla collettiva Arte al Kilo promossa da Marina Bastianello Gallery a Mestre. Sempre nello stesso anno inaugura la sua prima personale IO SOLO a cura di Ilaria Bignotti, Vera Canevazzi, Camilla Remondina e Caterina Frulloni presso Rawness scents a Brescia.
Giovanni Rossi
a cura di Alessio Vigni
opening giovedì 9 giugno dalle 19.00 alle 21.30
dal 10 giugno al 10 luglio 2022
LAMB, proseguendo la sua innovativa programmazione annuale, è lieto di presentare Il cielo in una stalla, la terza mostra personale di Giovanni Rossi. Il progetto espositivo, a cura di Alessio Vigni, è stato concepito partendo da una precisa scelta iconografica: l’agnello. La mostra evoca il nome del luogo in cui viene realizzata e porta alla concretizzazione il senso della parola stessa: in inglese LAMB significa agnello.
Giovanni Rossi, nato a Brescia nel 1996, città dove tuttora vive e lavora, indaga i temi della spiritualità, del visibile e dell’invisibile, dell’immagine e la sua astrazione, invitando l’uomo contemporaneo a un rinnovato incontro con la dimensione spirituale. Nei suoi lavori l’utilizzo del colore blu, simbolo della dimensione metafisica, è l’elemento cromatico preponderante.
Il titolo della mostra, che evoca e tradisce la canzone del celebre cantautore Gino Paoli, ci proietta nell’ambiente espositivo. Per l’occasione, lo spazio è stato trasformato in una stalla, in un luogo umile in cui è possibile soffermarsi e rimanere in adorazione dell’epifania che si compie al suo interno. La stalla è da sempre il luogo in cui la spiritualità è nata: è la scenografia profana in cui viene ambientata la natività del Cristo. La mostra vuole essere un tentativo di ricollocare la trascendenza in un luogo semplice e terreno, dal quale l’arte può solo che elevarsi. Non c’è blasfemia, ma solo la volontà di analizzare la spiritualità attraverso un linguaggio comune e umano.
Nella mostra sarà possibile entrare seguendo una precisa ritualità e si potrà sostare al suo interno attraverso una modalità di fruizione intima e interiore. L’iconografia dell’agnello, di cui tutte le opere sono “bagnate”, concede l’occasione di osservare le tematiche religiose e spirituali attraverso la lente dell’arte contemporanea, traducendo significati antichi e parabole eterne, in codici più vicini alla nostra quotidianità.
Lo spazio espositivo del LAMB si trova all’interno di un chiostro coperto, in un luogo a cui è stato negato qualsiasi accesso alla volta celeste. La mostra è stata pensata per questo preciso contesto con la volontà di sfondare le dimensioni fisiche dello spazio e diventare luogo in cui la mente possa muoversi in piena libertà. Dal luogo più umile che l’uomo possa concepire inizia il viaggio del visitatore verso una dimensione eterea, grazie anche a quel colore blu, contenuto in ogni opera in mostra, che diventa una finestra simbolica, aperta sul cielo. Ecco che allora quella “sta(nz)lla”, che si trasforma anche nella canzone di Gino Paoli in uno spazio senza confini, diventa un luogo capace di accogliere la profondità di qualsiasi persona che entrerà al suo interno.
La mostra è l’incontro tra due poli opposti, un credente, l’artista e un ateo, il curatore. Due modi completamente diversi di vivere la spiritualità. Il progetto espositivo diventa un’esperienza in cui tutti i sensi saranno coinvolti: da luogo dell’esteriorità, lo spazio espositivo diventa il luogo della contemplazione e del silenzio.
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Giovanni Rossi nasce nel 1996 a Brescia, dove vive e lavora. Consegue il Diploma di laurea Triennale in Scultura e Magistrale in Arti Visive Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Nel 2019 viene scelto dall’Accademia di Belle Arti SantaGiulia, tra tutti gli studenti, per partecipare al concorso AccadeMibac indetto dal MiBACT, in collaborazione con la Quadriennale di Roma, per promuovere i giovani artisti italiani. Nel 2021 viene selezionato come vincitore della terza edizione del Premio Paolo VI promosso dalla Collezione Paolo VI a Concesio, (BS). Dal 2020 è rappresentato dalla casa d’aste Auc Art, specializzata in arte emergente internazionale. Nello stesso anno viene selezionato per il Palazzo Monti Degree Show e tra gli artisti finalisti della decima tappa del progetto Jaguart Brescia in collaborazione con Artissima. Nel 2021 partecipa alla collettiva Arte al Kilo promossa da Marina Bastianello Gallery a Mestre. Sempre nello stesso anno inaugura la sua prima personale IO SOLO a cura di Ilaria Bignotti, Vera Canevazzi, Camilla Remondina e Caterina Frulloni presso Rawness scents a Brescia.
09
giugno 2022
Giovanni Rossi – Il cielo in una stalla
Dal 09 giugno al 10 luglio 2022
arte contemporanea
personale
personale
Location
LAMB
Venezia, Via Alessandro Poerio, 24, (VE)
Venezia, Via Alessandro Poerio, 24, (VE)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato ore 15.30 - 19.00
Vernissage
9 Giugno 2022, Dalle ore 19.00 alle 21.30
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico