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27
giugno 2022
L’artista americano Daniel Arsham, conosciuto per le sue sculture da “archeologia retrofuturistica”, ha annunciato la nascita di un suo brand: Objects IV Life ha debuttato con una collezione intitolata Chapter 001, nata per soddisfare l’esigenza di creare un guardaroba che possa andare al di là delle tendenze del momento. Objects IV Life vuole reimmaginare il modo in cui vestiamo, con un’attenzione particolare al metodo di produzione: i capi, che evocano l’abbigliamento tecnico del workwear, sono stati realizzati interamente con materiali sostenibili e i pezzi sono progettati per durare una vita intera, piuttosto che per una stagione.
Il nuovo marchio di moda è nato da una “visione comune” tra Arsham l’italiano Stefano Martinetto, CEO e co-fondatore di Tomorrow’s, società che vuole sostenere e promuovere la creatività imprenditoriale nell’industria della moda. «Objects IV Life è un concept in evoluzione, un work in progress senza fine, un manifesto concreto per il cambiamento: tu sei il veicolo», ha dichiarato l’artista durante il lancio della collezione.
Famoso anche per aver realizzato varie scenografie per gli spettacoli di danza del grande coreografo Merce Cunningham, Arsham è diventato un assiduo frequentatore del mondo della moda, collaborando con brand del calibro di Kith, per il quale ha curato il design di tutti i negozi, e poi adidas, Uniqlo e i marchi di LVMH – il conglomerato del lusso dell’imprenditore e collezionista Bernard Arnault – Dior, Rimowa e Tiffany. Proprio con questa ultima Arsham aveva collaborato recentemente per reinterpretare l’iconica Blue Box, icona del lusso conosciuta in tutto il mondo. Nel 2020, invece, aveva realizzato per Dior una capsule collection Primavera/Estate di accessori, gioielli, cappelli, t-shirt e felpe.
In generale, Arsham è uno di quegli artisti che non si limita a variare sul suo stesso stile ma continua a sperimentare, al punto da aver fondato un collettivo, Snarkitecture, in collaborazione con l’architetto Alex Mustonen, dedicato all’esplorazione delle possibilità espressive e produttive dei materiali. Da lì a fondare un brand di moda, per Daniel Arsham, il passo è breve.