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Il sogno di Hermann Nitsch: la monumentale 160.aktion, al castello di Prinzendorf
Arte contemporanea
«Nel 2022 desidero mettere in scena un’altra versione dell’azione di 6 giorni. La musica, estesa ai suoni d’organo e intensificata nell’armonia delle sfere celesti, diventerà sempre più essenziale». Hermann Nitsch ha concepito l’azione monumentale di sei giorni come il compimento della propria parabola artistica a cui tendere fino all’ultimo giorno. Questo desiderio si era attuato finora solo nel 1998, con l’unica rappresentazione dell’evento (100.aktion) che mimava la durata della creazione del mondo: sei giorni ininterrotti.
Dopo la scomparsa dell’azionista viennese lo scorso 18 aprile, la moglie Rita e i più stretti collaboratori, tra cui il figlio adottivo Leonhard Kopp, il direttore musicale Andrea Cusumano e il video artista Frank Gassner, hanno voluto dar seguito a quel testamento artistico insieme alla Nitsch Foundation, ai musei monografici dedicati a Nitsch in Austria e in Italia, e a Pace Gallery.
Il 30 e 31 luglio 2022, quindi, l’opera d’arte totale (gesamtkunstwerk) di Nitsch sarà condensata nuovamente nella 160.aktion, una messa in scena dei primi due giorni della partitura originaria in versione avanzata, a compendio di tutte le componenti sinestetiche del “teatro delle orge e dei misteri” (o.m.t.).
In quei giorni, come 24 anni prima, lo scenario sarà il micro-cosmo del castello di Prinzendorf, il “Bayreuth” di Nitsch, a nord di Vienna. Per partecipare a questa festa catartica dell’esistenza, potete trovare qui le informazioni.