#THEARTWALL 2022

Umberto Ciceri
Stillness moves

Liquid Art System Ortigia
via Roma n.72, Ortigia
23 luglio / 4 agosto 2022

Opening venerdì 22 luglio ore 19.00

Inaugura venerdì 22 Luglio alle 19 " Stillness Moves" nei nuovi spazi Liquid Art System di Ortigia la mostra di Umberto Ciceri.
L'esposizione, parte del progetto #TheArtWall, vede protagoniste le ballerine dell'artista noto per le sue installazioni lenticolari.
"Opere che hanno la capacità di sublimare il paradosso di un punto fermo, dove non c’è danza e nello stesso tempo c’è danza, di sublimare cioè il paradigma di un punto fermo del mondo dove tutto avviene stando fermo, e che Borges chiamerebbe aleph. " Afferma il curatore Angelo Crespi.
Gli Hypertraits di Umberto Ciceri, opere lenticolari di algida compostezza, possiedono la forza della grande arte cinetica, che costringe l’osservatore a una continua riflessione, ma anche la fascinazione lirica di una poetica esistenziale.
La ballerina, nel suo stato di grazia e di assoluta bellezza, viene infatti colta nell’attimo della perfetta pirouette che però è frutto dell’inganno dei nostri sensi, essa si muove per sempre nel perimetro della propria quiete, come la figura sul vaso cinese “moves perpetually in its stillness”, scrive il poeta T.S. Eliot.
Il progetto #THEARTWALL nasce per introdurre al pubblico, mediante uno spazio dedicato sulla grande parete della galleria, autori tra i più rappresentativi del panorama artistico figurativo italiano.

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Umberto Ciceri è nato a Milano nel 1961, vive e lavora tra Bologna e Barcellona.
Sviluppa una personale ricerca sulla visione progettando tessuti e studiando neurofisiologia dell’occhio umano e fisica del colore, fa il suo ingresso nel mondo dell’arte nel 2007. La sua ricerca abbraccia sezioni di diversi contenuti e modalità di rappresentazione estetica, l’una ha finalità sociali e utilizza installazioni sonore, video proiezioni e performance sul tema dell’ambiguità estetica; l’altra si basa su studi di neuroestetica, una sua personale evoluzione di una tecnica che prevede l’uso di lenti speciali e spinge a muoversi davanti all’opera in un cerimoniale percettivo di coincidenza temporale, è denominata Hypertrait.