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Francesco Capello – l’iperrealismo italiano
Nella sua vasta produzione artistica, Capello si è cimentato spesso nel dipingere automobili, biciclette, nature morte e paesaggi urbani illuminati da una luce stupefacente ma anche la molto amata Vespa Piaggio. In questa personale avremo l’occasione di vedere gran parte della sua ricerca.
Comunicato stampa
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Francesco Capello – L’iperrealismo italiano
Lo Spazio d’Arte Multidisciplinare “la Dama di Capestrano” - inaugurato lo scorso 18 agosto nel paese dell’entroterra abruzzese e questo è già di per sé un evento - continua senza sosta la sua attività di promozione artistica inaugurando, sabato 6 agosto alle ore 18, la mostra di uno dei maggiori rappresentanti della pittura iperrealista del panorama nazionale ed internazionale.
La lunghissima carriera di Francesco Capello infatti - conosciuto e stimato artista nato a Chivasso, in provincia di Torino - ha percorso mostre personali e collettive, premi e commissioni pubbliche. Il Museu Eurepeu d’art Moderm (MEAM) di Barcellona ospita una sua installazione nella collezione permanente del museo.
Di lui, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha detto -“Capello adotta la necessità di presentare con un rigore talmente francescano, con un ascetismo talmente zen, da assoggettare ad essa il virtuosismo di un mestiere strepitoso; ci sorprendiamo, davanti a certi dipinti, dall’essere più presi dalla contemplazione di una certa presenza di cose, così in grado di farci percepire un senso dell’assoluto altrimenti negato, piuttosto che dall’ammirare le formidabili capacità tecniche che di quella presenza hanno determinato la rappresentazione. Anche quando Capello si concentra su pose meno fisse, su istanti di azioni in divenire che accentuano le difficoltà di resa della presenza e della percezione di “assoluto” che ad essa colleghiamo, il mestiere sembra rimanere sempre sotto controllo, miracolosamente. In molti, non senza ragioni, criticano nella figurazione realistica e iperrealistica l’eccessivo esibizionismo della tecnica, vanesio, futile, fine a sé stesso. In Capello, la tecnica sopraffina recupera l’umile funzione di strumento conoscitivo, proprio come lo era con Caravaggio: serve a capire meglio e più in profondità ciò che ci fa vedere, non a destare ammirazione o a confonderci. Eppure quel mestiere esiste, è presenza su presenza, tangibile esattamente come quella delle cose che riproduce, ineludibile al suo stesso modo. E’ presenza l’artificio dell’oggetto riproducente, la sua costruzione meticolosa, la sua materia, la sua fattura artigianale; è presenza non solo la mano, ma anche la testa e l’anima dell’artista, la sua riflessione, la sua sensibilità, l’esperienza del vissuto che lo ha portato a scegliere di rappresentare una presenza di cose piuttosto che un’altra, la volontà di testimoniare la presenza come preciso obiettivo della creazione artistica.”
“E’ un grande onore per noi – dice Simonetta Caruso de “la Dama di Capestrano” – ospitare un artista di così grande risonanza ma anche - per il paese di Capestrano di poco più di 800 abitanti - un’opportunità. Infatti, come afferma lo scrittore e poeta Franco Arminio che da tempo si batte contro lo spopolamento dei paesi – “I paesi possono essere grandi luoghi dell’avvenire, non luoghi di un passato che non deve morire, ma spazi dove rovesciare prospettiva e inventare un nuovo futuro!” – “Ebbene, vi invitiamo – continua la Caruso - a visitare Capestrano con il suo magnifico Castello Piccolomini e una perla rara come l’Abbazia di San Pietro ad Oratorium ma anche di godere delle opere di un artista che è il riferimento dell’iperrealismo e realismo italiano.” Un evento eccezionale dunque per la città di Capestrano, in provincia di L’Aquila in un spazio - “la Dama di Capestrano” appunto - che vuole essere - come annuncia sempre a tutte le inaugurazioni Letizia Perticarini – “Un luogo che possa far interagire tra loro le varie discipline - arte, letteratura, fotografia, cinema ma anche quello di rappresentare un "presidio etico" permanente per l'intera comunità e tutti coloro che vogliano manifestare le loro idee e proposte e che le attività svolte possano portare questo messaggio: la cura come nuovo paradigma per il rapporto degli esseri umani tra loro con il pianeta e con le generazioni future. Una palestra straordinaria in cui ciascuno sia chiamato a prendersi cura dello sguardo degli altri".
Francesco Capello – “L’iperrealismo italiano”
Orario: da sabato 6.08 a domenica 28.08.22 – dal martedì alla domenica dalle 17 alle 19
“la Dama di Capestrano” – Via Aquila 7, Capestrano Aq
www.ladamadicapestrano.com
Lo Spazio d’Arte Multidisciplinare “la Dama di Capestrano” - inaugurato lo scorso 18 agosto nel paese dell’entroterra abruzzese e questo è già di per sé un evento - continua senza sosta la sua attività di promozione artistica inaugurando, sabato 6 agosto alle ore 18, la mostra di uno dei maggiori rappresentanti della pittura iperrealista del panorama nazionale ed internazionale.
La lunghissima carriera di Francesco Capello infatti - conosciuto e stimato artista nato a Chivasso, in provincia di Torino - ha percorso mostre personali e collettive, premi e commissioni pubbliche. Il Museu Eurepeu d’art Moderm (MEAM) di Barcellona ospita una sua installazione nella collezione permanente del museo.
Di lui, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha detto -“Capello adotta la necessità di presentare con un rigore talmente francescano, con un ascetismo talmente zen, da assoggettare ad essa il virtuosismo di un mestiere strepitoso; ci sorprendiamo, davanti a certi dipinti, dall’essere più presi dalla contemplazione di una certa presenza di cose, così in grado di farci percepire un senso dell’assoluto altrimenti negato, piuttosto che dall’ammirare le formidabili capacità tecniche che di quella presenza hanno determinato la rappresentazione. Anche quando Capello si concentra su pose meno fisse, su istanti di azioni in divenire che accentuano le difficoltà di resa della presenza e della percezione di “assoluto” che ad essa colleghiamo, il mestiere sembra rimanere sempre sotto controllo, miracolosamente. In molti, non senza ragioni, criticano nella figurazione realistica e iperrealistica l’eccessivo esibizionismo della tecnica, vanesio, futile, fine a sé stesso. In Capello, la tecnica sopraffina recupera l’umile funzione di strumento conoscitivo, proprio come lo era con Caravaggio: serve a capire meglio e più in profondità ciò che ci fa vedere, non a destare ammirazione o a confonderci. Eppure quel mestiere esiste, è presenza su presenza, tangibile esattamente come quella delle cose che riproduce, ineludibile al suo stesso modo. E’ presenza l’artificio dell’oggetto riproducente, la sua costruzione meticolosa, la sua materia, la sua fattura artigianale; è presenza non solo la mano, ma anche la testa e l’anima dell’artista, la sua riflessione, la sua sensibilità, l’esperienza del vissuto che lo ha portato a scegliere di rappresentare una presenza di cose piuttosto che un’altra, la volontà di testimoniare la presenza come preciso obiettivo della creazione artistica.”
“E’ un grande onore per noi – dice Simonetta Caruso de “la Dama di Capestrano” – ospitare un artista di così grande risonanza ma anche - per il paese di Capestrano di poco più di 800 abitanti - un’opportunità. Infatti, come afferma lo scrittore e poeta Franco Arminio che da tempo si batte contro lo spopolamento dei paesi – “I paesi possono essere grandi luoghi dell’avvenire, non luoghi di un passato che non deve morire, ma spazi dove rovesciare prospettiva e inventare un nuovo futuro!” – “Ebbene, vi invitiamo – continua la Caruso - a visitare Capestrano con il suo magnifico Castello Piccolomini e una perla rara come l’Abbazia di San Pietro ad Oratorium ma anche di godere delle opere di un artista che è il riferimento dell’iperrealismo e realismo italiano.” Un evento eccezionale dunque per la città di Capestrano, in provincia di L’Aquila in un spazio - “la Dama di Capestrano” appunto - che vuole essere - come annuncia sempre a tutte le inaugurazioni Letizia Perticarini – “Un luogo che possa far interagire tra loro le varie discipline - arte, letteratura, fotografia, cinema ma anche quello di rappresentare un "presidio etico" permanente per l'intera comunità e tutti coloro che vogliano manifestare le loro idee e proposte e che le attività svolte possano portare questo messaggio: la cura come nuovo paradigma per il rapporto degli esseri umani tra loro con il pianeta e con le generazioni future. Una palestra straordinaria in cui ciascuno sia chiamato a prendersi cura dello sguardo degli altri".
Francesco Capello – “L’iperrealismo italiano”
Orario: da sabato 6.08 a domenica 28.08.22 – dal martedì alla domenica dalle 17 alle 19
“la Dama di Capestrano” – Via Aquila 7, Capestrano Aq
www.ladamadicapestrano.com
06
agosto 2022
Francesco Capello – l’iperrealismo italiano
Dal 06 al 28 agosto 2022
arte contemporanea
Location
la Dama di Capestrano
Capestrano, Via Aquila, 7, (AQ)
Capestrano, Via Aquila, 7, (AQ)
Orario di apertura
da martedì a domenica 17-19
Vernissage
6 Agosto 2022, ore 18
Autore
Progetto grafico
Produzione organizzazione