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Uno sguardo dal Mediterraneo. La decima edizione del Ragusa Foto Festival
Fotografia
Dal 2012 il Ragusa Foto Festival costituisce un’occasione di approfondimento dedicato ai diversi linguaggi delle arti visive, rievocando la più antica delle peculiarità del Mediterraneo, l’armonia del dialogo tra culture diverse nel ‘’mare fra le terre’’. Il Festival si distingue per il sostegno ai giovani autori e per l’attenzione al territorio, alla Sicilia e alle questioni che interessano l’area mediterranea. Ogni edizione individua un tema attorno al quale ruotano mostre ed eventi di formazione, coinvolgendo artisti, autori, critici e operatori culturali di primissimo piano. Il tema della X edizione, guidata dalla fondatrice e direttrice Stefania Paxhia, insieme al direttore artistico Steve Bisson, prosegue il percorso iniziato in tema di desiderio e speranza (2020-21)e si interroga sul concetto di “Armonia”, la ricerca di un equilibrio fra opposti come attitudine a mettere insieme, in concordanza, più elementi.
“La coesistenza tra la ricerca del benessere e la paura dell’incertezza, l’impeto incontrollato della tecnologia, la convivenza tra popoli, minoranze ed etnie, la riduzione delle diseguaglianze per mezzo dell’emancipazione dei ruoli e l’inclusione delle parti sociali, la crisi ambientale e l’insalubrità crescente del pianeta. Sono solo alcune delle prepotenti emergenze che la fotografia con la sua immediatezza e accessibilità può aiutarci a guardare in faccia”.
Ventinove i progetti esposti negli antichi Palazzi La Rocca e Palazzo Cosentini, l’Auditorium e il Giardino Ibleo, con mostre dedicate a Paolo Verzone, “Arctic Zero”, che documenta per immagini il cambiamento climatico e le comunità del Circolo Polare Artico, Tim Carpenter editore, fotografo e co-fondatore della TIS Books con “The Ancien Regime”, Alfredo Corrao, fotografo professionista al MIC con “In The Middle”, Davide Degano con “Romanzo Meticcio”, con uno studio sul tema delle colonie come elemento culturale del nostro paese, e molti altri.
Particolarmente interessante il racconto fotografico dei Presidi di Caritas Italiana sulla quotidianità dei lavoratori immigrati, sulle loro storie, speranze, paure e voglie di riscatto, realizzato quest’anno da Carlo Bevilacqua e Pietro Motisi, i cui lavori saranno esposti fino al 28 agosto 2022 all’interno della chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri.
In occasione del decennale, poi, Ragusa Foto Festival torna a coinvolgere e raccontare il suo territorio, e, nell’ambito della sezione “Sicilia Iblea, territori in vista”, dà il via a “MEMORIA IBLEA”, un progetto a lungo termine che mira alla costruzione di un archivio fotografico collettivo digitale, documentario e iconografico, che coinvolge la comunità iblea e la racconta attraverso percorsi di memoria visiva e di storia orale dedicata al tempo libero e al divertimento dagli anni Sessanta a oggi.