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Calisto Gritti
L’artista bergamasco Calisto Gritti (*1937) è protagonista della seconda esposizione annuale organizzata nel 2022 dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano nel Porticato della Biblioteca Salita dei Frati a Lugano.
Comunicato stampa
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L’artista bergamasco Calisto Gritti (*1937) è protagonista della seconda esposizione annuale organizzata nel 2022 dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano nel Porticato della Biblioteca Salita dei Frati a Lugano. Autorevole esponente dell’arte incisoria italiana, attivo anche come pittore e scultore, Gritti è figura ben nota nel Canton Ticino, dove tra l’altro ha insegnato per diversi anni. La mostra comprende una ventina di lavori eseguiti tra il 2005 e il 2019 con le tecniche dell’acquatinta, della puntasecca, del bulino, della maniera nera e del carborundum.
Dal 3 settembre all’8 ottobre 2022 il Porticato della Biblioteca Salita dei Frati a Lugano accoglie un’esposizione di incisioni di Calisto Gritti, autore che l’Associazione degli Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano ha già avuto il piacere di presentare in questa stessa sede nel 2007. Al pubblico si offre dunque l’opportunità di seguire sin nei suoi più recenti sviluppi la produzione incisa dell’artista bergamasco, che è anche pittore e scultore, attraverso una selezione di fogli che ripercorrono un arco di attività compreso tra il 2005 e il 2019. Come di consueto, tra le incisioni esposte figura anche quella stampata appositamente per i membri dell’Associazione nell’Atelier calcografico di Novazzano.
Sostenuto da una spiccata sensibilità artistica, oltre che da solide competenze tecnico-artigianali acquisite lavorando per un ventennio con il padre Carlo, restauratore di quadri e affreschi, Calisto Gritti indaga il linguaggio della tradizione nelle sue possibilità di continuo rinnovamento e sperimentazione: “Sono convinto che si possono dire cose vecchie con strumenti nuovi e viceversa, poiché non sono gli strumenti ma il ʻmodoʼ in cui li usiamo che è importante”.
E in effetti, le opere esposte – scaturite dalle lastre preparate e lavorate senza l’ausilio di un bozzetto preparatorio, quasi fossero un foglio di carta sul quale disegnare a matita – si contraddistinguono per freschezza esecutiva e ricchezza di espressione, sia di segno sia cromatica. Nel corso degli anni, Gritti ha portato avanti con rigore, sincerità e libertà creativa la sua ricerca, in “dialogo con le emozioni”, come ha sottolineato Raffaele Sicignano, già suo allievo. Fondamentale rimane nel suo fare il momento in cui sente che l’opera ha acquisito una vita propria e riesce a trasmettere “un’emozione, un pensiero o una situazione”.
In un intreccio tra astrazione e figurazione, realtà e sogno, ordine e disordine, Gritti compone frammenti di narrazioni costituiti da forme in divenire, ora oniriche e fantastiche, ora organiche e antropomorfe o ancora concrete e riconoscibili. Memorie sedimentate, silhouette di figure umane, creature fantastiche, elementi vegetali e corpuscoli – frutto di un’intensa espressività poetica e immaginativa – abitano ambienti dalle geometrie aperte o popolano spazi fluidi, aggrumandosi talvolta ai margini del foglio, in un’alternanza di pieni e vuoti sempre sorretta da ritmo ed equilibrio compositivo.
I titoli delle incisioni esposte – “Divenire”, “Frammenti”, “Margini”, “Presenze”, “Situazioni”, “Visioni” – rimandano ad altrettanti cicli ai quali l’artista ha lavorato nel tempo e che traducono in
immagini la sua personale percezione del mondo. “Alfa e Omega”, il principio e la fine – simboli ricorrenti nel lavoro di Gritti nonché titolo di un’ulteriore serie di opere – sono gli estremi che circoscrivono un affascinante mondo di forme, segni e colori che il visitatore della mostra luganese è invitato a scoprire.
Nota biografica
Calisto Gritti nasce a Bergamo nel 1937. Si dedica alla pittura dalla fine degli anni Cinquanta e all’incisione dall’inizio degli anni Sessanta, incidendo oltre settecento lastre. Nel 1967 vince un concorso interno a Brera per una cattedra di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo, dove insegna fino al 1982. Dal 1980 al 1984 è docente di incisione calcografica all’Accademia Carrara di Bergamo; nel 1985 accetta di svolgere la funzione di direttore al solo scopo di contribuire alla parificazione della Scuola alle altre Accademie italiane. Ritorna a insegnarvi pittura dal 1989 al 1995 e incisione calcografica fino al 2000. Dal 1997 al 2002 è anche docente di pittura (affresco) presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) a Lugano. Ha partecipato alle più importanti Biennali internazionali di grafica, conseguito diversi premi nazionali e internazionali per la pittura, la grafica e concorsi “ex-libris”. Ha allestito ottantaquattro mostre personali in Italia e all’estero. Due le mostre antologiche a lui dedicate: di pittura nel 1986 presso la Galleria d’arte moderna di Gallarate (GAMA) e di incisioni nel 1998 presso la Galleria d’arte Moderna e Contemporanea dell’Accademia Carrara a Bergamo (GAMEC, catalogo Skira). Calisto Gritti vive e lavora a Bergamo.
Dal 3 settembre all’8 ottobre 2022 il Porticato della Biblioteca Salita dei Frati a Lugano accoglie un’esposizione di incisioni di Calisto Gritti, autore che l’Associazione degli Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano ha già avuto il piacere di presentare in questa stessa sede nel 2007. Al pubblico si offre dunque l’opportunità di seguire sin nei suoi più recenti sviluppi la produzione incisa dell’artista bergamasco, che è anche pittore e scultore, attraverso una selezione di fogli che ripercorrono un arco di attività compreso tra il 2005 e il 2019. Come di consueto, tra le incisioni esposte figura anche quella stampata appositamente per i membri dell’Associazione nell’Atelier calcografico di Novazzano.
Sostenuto da una spiccata sensibilità artistica, oltre che da solide competenze tecnico-artigianali acquisite lavorando per un ventennio con il padre Carlo, restauratore di quadri e affreschi, Calisto Gritti indaga il linguaggio della tradizione nelle sue possibilità di continuo rinnovamento e sperimentazione: “Sono convinto che si possono dire cose vecchie con strumenti nuovi e viceversa, poiché non sono gli strumenti ma il ʻmodoʼ in cui li usiamo che è importante”.
E in effetti, le opere esposte – scaturite dalle lastre preparate e lavorate senza l’ausilio di un bozzetto preparatorio, quasi fossero un foglio di carta sul quale disegnare a matita – si contraddistinguono per freschezza esecutiva e ricchezza di espressione, sia di segno sia cromatica. Nel corso degli anni, Gritti ha portato avanti con rigore, sincerità e libertà creativa la sua ricerca, in “dialogo con le emozioni”, come ha sottolineato Raffaele Sicignano, già suo allievo. Fondamentale rimane nel suo fare il momento in cui sente che l’opera ha acquisito una vita propria e riesce a trasmettere “un’emozione, un pensiero o una situazione”.
In un intreccio tra astrazione e figurazione, realtà e sogno, ordine e disordine, Gritti compone frammenti di narrazioni costituiti da forme in divenire, ora oniriche e fantastiche, ora organiche e antropomorfe o ancora concrete e riconoscibili. Memorie sedimentate, silhouette di figure umane, creature fantastiche, elementi vegetali e corpuscoli – frutto di un’intensa espressività poetica e immaginativa – abitano ambienti dalle geometrie aperte o popolano spazi fluidi, aggrumandosi talvolta ai margini del foglio, in un’alternanza di pieni e vuoti sempre sorretta da ritmo ed equilibrio compositivo.
I titoli delle incisioni esposte – “Divenire”, “Frammenti”, “Margini”, “Presenze”, “Situazioni”, “Visioni” – rimandano ad altrettanti cicli ai quali l’artista ha lavorato nel tempo e che traducono in
immagini la sua personale percezione del mondo. “Alfa e Omega”, il principio e la fine – simboli ricorrenti nel lavoro di Gritti nonché titolo di un’ulteriore serie di opere – sono gli estremi che circoscrivono un affascinante mondo di forme, segni e colori che il visitatore della mostra luganese è invitato a scoprire.
Nota biografica
Calisto Gritti nasce a Bergamo nel 1937. Si dedica alla pittura dalla fine degli anni Cinquanta e all’incisione dall’inizio degli anni Sessanta, incidendo oltre settecento lastre. Nel 1967 vince un concorso interno a Brera per una cattedra di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo, dove insegna fino al 1982. Dal 1980 al 1984 è docente di incisione calcografica all’Accademia Carrara di Bergamo; nel 1985 accetta di svolgere la funzione di direttore al solo scopo di contribuire alla parificazione della Scuola alle altre Accademie italiane. Ritorna a insegnarvi pittura dal 1989 al 1995 e incisione calcografica fino al 2000. Dal 1997 al 2002 è anche docente di pittura (affresco) presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) a Lugano. Ha partecipato alle più importanti Biennali internazionali di grafica, conseguito diversi premi nazionali e internazionali per la pittura, la grafica e concorsi “ex-libris”. Ha allestito ottantaquattro mostre personali in Italia e all’estero. Due le mostre antologiche a lui dedicate: di pittura nel 1986 presso la Galleria d’arte moderna di Gallarate (GAMA) e di incisioni nel 1998 presso la Galleria d’arte Moderna e Contemporanea dell’Accademia Carrara a Bergamo (GAMEC, catalogo Skira). Calisto Gritti vive e lavora a Bergamo.
03
settembre 2022
Calisto Gritti
Dal 03 settembre all'otto ottobre 2022
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA SALITA DEI FRATI
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Orario di apertura
Mercoledì, giovedì e venerdì: ore 14 - 18 / Sabato: ore 9 - 12
Vernissage
3 Settembre 2022, 18.00
Autore