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E alla fine l’ha spuntata CityLife. La lotta tra cordate architettoniche per riqualificare l’area della fiera campionaria di Milano si è conclusa con la vittoria del gruppo capitanato dalle assicurazioni Generali e Ras che è riuscito a riunire le firme di quattro archistar, quattro progettisti prestigiosissimi e famosissimi come Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Pier Paolo Maggiora. Uno scherzo da 523 milioni di euro (ma altrettanti ne serviranno per la costruzione vera e propria) che permette a CityLife di edificare in un’area di immenso prestigio urbanistico e di grandissimo valore immobiliare. La cordata ha avuto la meglio (80 milioni di euro di vantaggio nell’offerta) sul gruppo gestito da Pirelli Re, che si era avvalso della collaborazione architettonica di Renzo Piano.
Il progetto è caratterizzato da tre grattacieli di vetro e acciaio: una a forma di parallelepipedo, una curva come una vela, una ritorta come una mezza spirale. Faranno impallidire non solo la svettante Madunina del Duomo, ma anche gli emblematici Torre Velasca e Pirellone, simboli di una Milano che usciva, alla grande, dai brutti ricordi della Guerra. 170, 185 e 218 metri di verticalità che ospiteranno 5mila impiegati. Ci sarà poi una zona residenziale, troverà posto nel complesso il Museo del Design e una grande parte della ex fiera sarà sistemata a verde, con un parco ricco di canali, omaggio alla vecchia Milano.
I tempi? Inizio del lavori nel 2006, opere in consegna nel 2014. Buon lavoro Milano!
*foto Ansa
[exibart]
Per carità! Teniamoci la vecchia fiera, architettura molto più pregevole di questi esseri lumacoidi che sembrano progettati sotto l’effetto di una sbronza o di sostanze allucinigene.
Milano ha bisogno di rinascere.
Con questo progetto ed altri in corso
riusciremo ad imporci per il ruolo di
“capitale del mediterraneo” titolo che spetta
di diritto a questa meravigliosa citta’.
Bravo, Luca ! MARE NOSTRUM ! VINCERE E VINCEREMO ! BOIA CHI MOLLA ! RICOSTRUIAMO L’IMPERO ! (vomito)
Mamma mia, che cazzate tocca leggere per un progetto che darà un’ulteriore spallata a quel po’ di interesse urbanistico che una città come Milano aveva molto tempo addietro e che è stato svenduto per il prestigio di qualche architetto che di sicuro amore per Milano non ne ha una sverza.
mi hai tolto le parole di bocca, Luciana.
Lo scempio di una fiera al Portello, che le persone con un po’ di zucca dicevano si dovesse fare a Pero (ora stan correndo ai ripari!), realizzata unicamente per l’ubbia della Lega di lasciare il segno della sua fugace e disastrosa amministrazione; e ora questa cosa che sembra progettata lì a casaccio, tanto per riempire il paniere di Forza Italia con le GRANDI OPERE da sbandierare alle prossima elezioni.
L’ennesima speculazione che affonda Milano, non in corsa per diventare ” europea” ma per far guadagnare i soliti noti…
Vi siete chiesti quale cordata economica guiderà questa operazione poco architettonica, molto speculativa e lingusticamente poco omogenea???
Ma come vi permettete di non apprezzare un progetto di simile grandezza?
Voi il futuro nemmeno sapete cosa sia.
Evviva la nuova fiera!
Un progetto al quale personalmente ho partecipato.
Non permettetevi più di offendere il lavoro delle persone.
Milano aveva bisogno di rinascere e noi le abbiamo dato questa possibilità.
Silvia
Parlate di scempi architettonici e di operazioni politicamente controllate.Ma voi dove vivete? Ma siete andati a vedere di persona i progetti esposti alla Triennale..?
Ma quanto tempo ancora dovremo aspettare per vedere la capitale Milano adeguarsi alla pari delle capitali Europee?
I critici e i super scettici pensano e scrivono a ragion veduta? Hanno visitato almeno tre delle principali capitali Europee prima di esprimere inutili improperi!? Dobbiamo avere il coraggio di uscire dalla nostra casa di ringhiera abbandonare quell’abito mentale da cinema delle quattro mura…e alzare la testa! C’è un mondo intorno a noi che si evolve si moltiplica e si modifica è fisiologico. Per cui “piantatela”… la vostra decisione ma a ragion veduta!! Senno’ tacete.
Pietro