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La sesta edizione di Milano Scultura, alla Fabbrica del Vapore
Fiere e manifestazioni
Una breve ma significativa fiera d’arte dedicata al mondo della scultura tra tradizione e avanguardie. Questa sesta edizione di Milano Scultura, unica fiera italiana interamente dedicata alle arti plastiche, accoglie 40 tra artisti e gallerie, selezionati dalla Direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò. Si spazia dal marmo al bronzo, dalla ceramica ai materiali di recupero, «con un occhio ai New media, trait d’union tra arte e tecnologia» per quello che la direttrice Dehò chiama «un laboratorio aperto sulle sperimentazioni e i nuovi linguaggi creativi». Una rassegna dunque, ma anche uno spazio culturale aperto a tutti, con la presenza degli studenti delle scuole, in particolare dell’Accademia di Brera, che partecipa con un progetto tematico, dal titolo “Focus Trasformazioni” nel cui ambito i giovani si cimentano con tecniche della ceramica e riflettono sulla sua malleabilità. Ci sono poi i “Progetti speciali”, dedicati a temi d’attualità. Come “Factoryman”, un progetto site specific, nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale Starté e Brain, realtà attiva nella comunicazione e nell’editoria d’arte, per indagare la relazione tra uomo e lavoro. Tra gli altri temi presi in considerazione, il conflitto in Ucraina e i migranti.
L’esposizione, nel Locale ex Cisterne, si articola su due livelli: al pianterreno trovano spazio i progetti speciali e le proposte di fondazioni e istituzioni. Al primo piano, invece, le gallerie e le associazioni culturali. Da segnalare il progetto della fotografa Florencia Martinez #noinonloavremmofatto: una riflessione femminista sulla realtà patriarcale delle guerre in generale, prima rivolta alle donne e ora allargata a tutti, a chiunque voglia partecipare posando per una foto a occhi chiusi. Per esprimere il concetto di “non vedere più brutture”. Fino all’11 settembre.