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ARTE E POTERE. In dialogo con Federico da Montefeltro
La mostra celebra i 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro con un’esposizione di opere contemporanee, per stimolare la riflessione sul rapporto da sempre forte tra arte e potere, tra artista e committente in ogni campo, dalla politica alla finanza allo sport.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A seicento anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, avvenuta nel 1422, Urbino celebra il suo grande signore, condottiero e umanista con una mostra di arte contemporanea che pone l’attenzione sul rapporto tra gli artisti e i potenti in ogni campo, dalla politica alla finanza allo sport. In occasione delle celebrazioni, le Sale del Castellare di Palazzo Ducale ospitano dall’1 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023 la mostra “Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro”, a cura di Vittorio Sgarbi.
La mostra parte dalla figura di Federico da Montefeltro, tra i principali mecenati di ogni tempo, che fece di Urbino la culla e il centro del Rinascimento.
Nelle Sale di Palazzo Ducale sono esposte venticinque opere contemporanee di Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Tullio Cattaneo, Giuseppe Ducrot, Marco Lodola, Livio Scarpella e Ivan Theimer, prodigi di tecnica, virtuosismo e di invenzione. Si tratta di sculture realizzate su commissione, pubblica o privata, per celebrare un fatto o qualificare un luogo o ancora per esaltare la gloria individuale. E per capire quanto la grandezza possa trovare ancora nell’arte un mezzo per rappresentare se stessa e quanto il potere possa essere impiegato per migliorare il mondo.
La mostra è realizzata dal Comune di Urbino, con il sostegno e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, e dalla Regione Marche, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
Come sottolinea il curatore Vittorio Sgarbi: “Si tratta di alcuni ancora rari e notevolissimi esempi di commissioni pubbliche che contemplano insieme l’esigenza celebrativa e la libertà creativa degli artisti. Proprio in questo spirito, di fertili e fruttuosi rapporti fra arte e potere, in una grande città rinascimentale che riafferma la propria presenza nella contemporaneità, si ripete l’esempio, nel modo più originale e stimolante, senza retorica commemorativa, di Federico da Montefeltro”.
La mostra “Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro” offre l’occasione di interrogarsi sui nuovi modelli di affermazione sociale ed economica e di verificare in quali forme la produzione artistica sia possibile, più o meno liberamente, nei confronti del committente.
Il visitatore può ammirare ad Urbino opere celebrative come il “Mario Balotelli” di Livio Scarpella, autore anche del monumento a Niccolò Paganini e del “San Bartolomeo”. Svettano le tre steli bronzee di Ivan Theimer, autore di importanti commissioni pubbliche in Italia e Francia. Le ceramiche policrome di Bertozzi & Casoni omaggiano invece le quattro stagioni di Arcimboldo aggiungendone una quinta, le sculture di Giuseppe Bergomi raffigurano santi e allegorie, mentre Giuseppe Ducrot è in mostra con un “San Matteo” in bronzo. Luminosissima la scultura in lamiera zincata e led di Marco Lodola dai colori pop e forme sintetizzate, tipica del suo stile vintage anni ‘50. Infine Tullio Cattaneo, coinvolto nell'impresa ricostruttiva della cattedrale di Noto, con due sculture collocate nelle nicchie delle navate laterali, “San Matteo” e “San Giacomo Maggiore”.
Con la mostra “Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro” la lettura del grande duca di Urbino si attualizza. Celebra la gloria eterna di un modello politico fondato sul potere e sulla forza, che trova nella cultura e nell’arte la maniera sublime di rappresentarsi e di parlare al mondo.
Un rapporto oggi difficile da immaginarsi e che con Federico da Montefeltro portò un fervente, produttivo ed unico clima culturale.
La mostra parte dalla figura di Federico da Montefeltro, tra i principali mecenati di ogni tempo, che fece di Urbino la culla e il centro del Rinascimento.
Nelle Sale di Palazzo Ducale sono esposte venticinque opere contemporanee di Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Tullio Cattaneo, Giuseppe Ducrot, Marco Lodola, Livio Scarpella e Ivan Theimer, prodigi di tecnica, virtuosismo e di invenzione. Si tratta di sculture realizzate su commissione, pubblica o privata, per celebrare un fatto o qualificare un luogo o ancora per esaltare la gloria individuale. E per capire quanto la grandezza possa trovare ancora nell’arte un mezzo per rappresentare se stessa e quanto il potere possa essere impiegato per migliorare il mondo.
La mostra è realizzata dal Comune di Urbino, con il sostegno e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, e dalla Regione Marche, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
Come sottolinea il curatore Vittorio Sgarbi: “Si tratta di alcuni ancora rari e notevolissimi esempi di commissioni pubbliche che contemplano insieme l’esigenza celebrativa e la libertà creativa degli artisti. Proprio in questo spirito, di fertili e fruttuosi rapporti fra arte e potere, in una grande città rinascimentale che riafferma la propria presenza nella contemporaneità, si ripete l’esempio, nel modo più originale e stimolante, senza retorica commemorativa, di Federico da Montefeltro”.
La mostra “Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro” offre l’occasione di interrogarsi sui nuovi modelli di affermazione sociale ed economica e di verificare in quali forme la produzione artistica sia possibile, più o meno liberamente, nei confronti del committente.
Il visitatore può ammirare ad Urbino opere celebrative come il “Mario Balotelli” di Livio Scarpella, autore anche del monumento a Niccolò Paganini e del “San Bartolomeo”. Svettano le tre steli bronzee di Ivan Theimer, autore di importanti commissioni pubbliche in Italia e Francia. Le ceramiche policrome di Bertozzi & Casoni omaggiano invece le quattro stagioni di Arcimboldo aggiungendone una quinta, le sculture di Giuseppe Bergomi raffigurano santi e allegorie, mentre Giuseppe Ducrot è in mostra con un “San Matteo” in bronzo. Luminosissima la scultura in lamiera zincata e led di Marco Lodola dai colori pop e forme sintetizzate, tipica del suo stile vintage anni ‘50. Infine Tullio Cattaneo, coinvolto nell'impresa ricostruttiva della cattedrale di Noto, con due sculture collocate nelle nicchie delle navate laterali, “San Matteo” e “San Giacomo Maggiore”.
Con la mostra “Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro” la lettura del grande duca di Urbino si attualizza. Celebra la gloria eterna di un modello politico fondato sul potere e sulla forza, che trova nella cultura e nell’arte la maniera sublime di rappresentarsi e di parlare al mondo.
Un rapporto oggi difficile da immaginarsi e che con Federico da Montefeltro portò un fervente, produttivo ed unico clima culturale.
30
settembre 2022
ARTE E POTERE. In dialogo con Federico da Montefeltro
Dal 30 settembre 2022 all'otto gennaio 2023
arte contemporanea
Location
SALE DEL CASTELLARE DI PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, (Pesaro E Urbino)
Biglietti
Solo mostra: intero euro 8, ridotto euro 2; Cumulativo Mostra - Galleria Nazionale delle Marche: intero euro 12, ridotto euro 3. Ingresso ridotto: cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni; cittadini non comunitari di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, a condizione di reciprocità nella riduzione; convenzionati. Ingresso gratuito: fino a 18 anni di età, docenti delle scuole statali; membri I.C.O.M. (International Council of Museums); guide turistiche dell’Unione Europea munite di licenza professionale; interpreti turistici dell’Unione Europea quando occorra la loro opera a fianco della guida; personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gruppi di studenti delle scuole pubbliche e private dell’Unione Europea accompagnati dai loro insegnanti, previa prenotazione, nel contingente stabilito dal museo; docenti e studenti appartenenti a facoltà di Architettura, Conservazione dei beni culturali, Scienze della formazione, Lettere e filosofia (corsi con indirizzo archeologico o storico artistico), Accademie di belle arti; allievi dell’Istituto Centrale per il Restauro, dell’Opificio delle Pietre Dure, della Scuola per il Restauro del Mosaico; giornalisti di stati membri dell’Unione Europea muniti di tesserino dell’ordine; cittadini dell’Unione Europea portatori di handicap documentato, compreso l’accompagnatore; cittadini stranieri di età inferiore a 18 anni, a condizione di reciprocità nella gratuità.
Orario di apertura
lunedì 10-14 / da martedì a domenica 10-18. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Vernissage
30 Settembre 2022, ore 12
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione