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Roma Jewelry Week, la settimana del gioiello contemporaneo
Design
A Roma, dal 7 al 16 ottobre, sarà inaugurata la Roma Jewelry Week, una settima ricchissima di incontri, mostre e conferenze interamente dedicata al mondo del gioiello contemporaneo.
La settimana del gioiello di Roma, organizzata grazie al patrocinio del Comune di Roma, del Municipio I di Roma, della Camera di Commercio Italo-americana a New York e promossa dall’associazione Incinque Open Art Monti, è un evento dal respiro internazionale, con l’obbiettivo di valorizzare e diffondere la cultura del gioiello contemporaneo e di promuovere le realtà orafe storiche. Tra gli eventi in palinsesto, i visitatori potranno apprezzare le creazioni ispirate al tema del Grand Tour realizzati da designer del gioiello accorsi da tutta Italia e dall’estero; poi, chi fosse interessato a conoscere il mondo dell’oreficeria potrà partecipare a una serie di visite guidate negli atelier e nelle botteghe orafe, infine sarà possibile anche partecipare alle numerosissime conferenze e incontri organizzati nelle dieci giornate della Roma Jewelry Week.
Per approfondire l’ampissimo programma proposto per la settimana del gioiello di Roma, ci siamo confrontati con l’architetto Monica Cecchini, curatrice e direttrice del progetto.
Roma ospiterà nuovamente la settimana del gioiello, quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per questa seconda edizione della Roma Jewelry Week?
«L’intento che ci siamo prefissati durate la progettazione della Roma Jewelry Week è quello di promuovere il gioiello contemporaneo come vera e propria forma d’arte. Questo progetto nasce nel 2019 con una mostra dedicata appunto all’oreficeria contemporanea organizzata presso la Galleria Incinque Open Art Monti, di cui sono la curatrice, da qui abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione e promozione che ci ha portato nel 2021 alla prima edizione della settimana dedicata al gioiello a Roma. Questa seconda edizione è molto più articolata, perché ad affiancare l’esposizione delle creazioni orafe abbiamo pensato a un vero e proprio evento inclusivo, diffuso nel tempo e nello spazio, che coinvolgesse il visitatore e tutte le realtà di artisti e designer del territorio, ma anche quelle internazionali».
In che modo si incontreranno il pubblico, i designer del gioiello e le realtà orafe storiche a Roma?
«Tramite il sito internet dell’evento, il pubblico potrà prenotare una serie di visite guidate pensate proprio per far conoscere gli atelier romani e contemporaneamente alcune parti della città di Roma. Questo è un sistema di guide che gestiamo insieme alla AGTAR, l’Associazione delle guide abilitate di Roma, con la quale abbiamo pensato di dividere il territorio, e i relativi percorsi, in sette tour guidati in cui si concilia la valorizzazione del patrimonio artistico culturale con quello ambientale e immateriale. Le guide porteranno i visitatori lungo i percorsi raccontando la storia di Roma e facendo conoscere le varie realtà del settore, questo perché è fondamentale rintracciare e promuovere il legame tra la storia di Roma, quella dell’arte orafa e dei vari atelier, in cui gli artisti e i designer racconteranno le loro esperienze».
Quali sono secondo lei le proposte più accattivanti di questa seconda edizione?
«Una domanda difficilissima per me che ho ideato questo format; forse il contest che proponiamo all’interno dell’Auditorium di Mecenate: qui le opere di 72 artisti internazionali dialogheranno con un sito archeologico d’eccezione, molto spesso chiuso alle visite del pubblico.
Però potrei anche citare l’ampissimo ciclo di incontri, aggiunti quest’anno all’iniziativa, strutturato in una serie di conferenze dedicate al micromosaico romano e al disegno del gioiello, che ci porteranno alla presentazione della mostra a Palazzo Ferrajoli di uno dei primi designer del gioiello per Bulgari, Giovanni Valli.
E ancora la performance che faremo al MAAM, Museo dell’Arte e dell’Altrove di Metropoliz – Città Meticcia, un evento completamente inclusivo il cui scopo è presentare il gioiello contemporaneo come una realtà non solo legata al lusso e alla gioielleria.
Infine, tutta la rassegna della Roma Jewelry Week 2022 ha un tema: per esempio, per l’esposizione all’Auditorium di Mecenate gli artisti hanno creato un gioiello ispirandosi al Grand Tour, il viaggio in Italia per antonomasia, che abbiamo voluto rievocare per valorizzare il nostro patrimonio ma anche per recuperate gli scambi culturali e professionali, oltre al fatto che l’epoca del Grand Tour si riallaccia a quella in cui è nato e si è diffuso a Roma il micromosaico. Gli artisti contemporanei hanno creato una loro immagine del Grand Tour che sarà una sorta di viaggio nel viaggio, perché chi verrà a vedere i gioielli in esposizione vedrà anche le fotografie che li hanno ispirati.
Mentre le conferenze si terranno presso il Nobil Collegio degli Orefici, un Collegio istituito nel 1508 dalla corporazione orafa, grazie alla quale abbiamo il Sant’Eligio, l’unica chiesa su progetto di Raffaello. Una dimostrazione in più di come la storia della città sia legata a quella delle arti orafe. Qui, il 11 e 12 ottobre si terranno delle giornate dedicate al micromosaico romano, in cui interverranno studiosi e artisti che lavorano ancora con questa antica tecnica».
Con Roma Jewekry Week rientra in scena un patrimonio fortemente legato alla città capitolina e viene smentita l’idea che il gioiello contemporaneo sia un tema rivolto solo agli addetti ai lavori.
«Nell’edizione precedente abbiamo avuto un buon riscontro da parte del pubblico motivato dal fatto che si sentiva la necessità di parlare di questo vastissimo patrimonio non ancora valorizzato come si dovrebbe: associandolo al lusso e alla gioielleria, infatti, il gioiello contemporaneo (che è la base più artistica e creativa delle realtà storiche orafe) è stato impropriamente messo da parte. Oltre tutto, in pochi sanno che a Roma sono ancora attivi degli atelier che esistono da 200 anni, le cui tecniche, tramandate di generazione in generazione, costituiscono un patrimonio che deve essere valorizzato. Il nostro obiettivo è proprio la promozione di questo patrimonio, per questo gli incontri in programma non sono giornate dedicate agli addetti ai lavori, ma sono aperte a tutti con ingresso libero: abbiamo voluto pensare a degli eventi aperti e inclusivi, rivolti alla promozione e alla conoscenza. Non a caso il 7 ottobre la Roma Jewelry Week si inaugurerà presso la galleria Incinque Open Art Monti con la neoscuola romana del gioiello contemporaneo, questo vuole essere un segnale importante di come la realtà orafa storica di Roma si possa aprire al gioiello contemporaneo mantenendo però un legame forte con la tradizione, potremmo dire che l’approccio è quello dell’innovare conservando».