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La fotografia nomade di Molichrom arriva a Campobasso: al via il Festival
Fotografia
di redazione
Un linguaggio universale, fatto per viaggiare da un luogo all’altro, per attraversare il mondo e mantenerne una traccia, che sia uno scorcio imprevisto, un piccolo dettaglio, un panorama arioso. Le immagini hanno sempre viaggiato molto e oggi sono diventate letteralmente ubique. A raccontarne tutte le avventure è Molichrom, Festival della Fotografia Nomade, progetto promosso dall’associazione Tèkne e diretto dal fotografo Eolo Perfido, la cui seconda edizione si terrà dal 20 al 23 ottobre 2023, a Campobasso, con mostre aperte dal 20 ottobre fino all’11 dicembre.
«Molichrom è un progetto coraggioso ideato e realizzato in un momento molto particolare della nostra storia, in pieno periodo post – pandemia, un segnale forte di rinascita e ripartenza del territorio e dal territorio, tramite la Cultura», spiega Perfido, che è specializzato in fotografia di ritratto e street photography ed è ambasciatore Leica dal 2013.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2022/10/DarioDeDominicis_AllaSinistraDiCristo_005.jpg)
La prima edizione ha visto ospiti prestigiosi, come Joel Lawrence che, con la sua mostra “NOMADS”, ha immortalato le popolazioni non stanziali di mezzo mondo, dalla Mongolia all’Etiopia, dall’India all’Indonesia. E poi il molisano Giuseppe Nucci, approdato sul New York Times e su National Geographic, con i racconti visivi della sua terra in due progetti, “Along the shepherd’s highways” e “DEntroTerra”. L’occasione della prima edizione è stata buona anche per stringere relazioni internazionali, con un best of di uno dei principali festival di street photography, il London Street Photography Festival. Vari anche gli appuntamenti e i talk, con interventi di personalità di rilievo del mondo della fotografia, come Michele Smargiassi, Biba Giacchetti e Augusto Pieroni.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2022/10/Francesco_Faraci_AnimaNomade_03.jpg)
«Anche quest’anno abbiamo scelto di dare spazio a diverse interpretazioni del tema del nomadismo, inteso qui come un nomadismo culturale e filosofico, un’interpretazione del mondo che ne sottolinea il suo continuo divenire, il suo costante cambiamento, un passaggio di stato, una trasfigurazione, l’incontro e l’ibridazione di una pluralità di punti di vista», continua Perfido. «Gilles Deleuze definisce con il neologismo “deterritorializzazione” il diventare “nomade dei gusti e delle stesse idee”, dove la figura dell’intellettuale coincide con la pratica di vagabondaggio tra i saperi, le discipline, le esperienze».
![](https://www.exibart.com/repository/media/2022/10/PaoloCardone_Congo.jpg)
E dunque, quest’anno, tra gli ospiti di Molichrom coinvolti in esposizioni, workshop e conferenze, ci saranno Dario De Dominicis – con la sua opera “Alla sinistra di Cristo”, premiata con il Madre Terra Award al Festival di Fotografia Etica di Lodi nel 2020 e dedicata alla piccole comunità̀ di pescatori della baia di Guanabara, il porto naturale di Rio de Janeiro – e Paolo Cardone, con una selezione dei suoi lavori dei suoi viaggi fotografici attorno al mondo, in un «Bianco e nero accarezza e fissa indelebilmente i dettagli in sapienti giochi di luce e ombre, stagliando la figura umana a protagonista dello spazio, nella sua piena essenza, protesa verso un peregrinare di dolce inquietudine», scrive Eleonora Mancini.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2022/10/Francesco_Faraci_AnimaNomade_05.jpg)
Francesco Faraci presenterà il suo libro “Anima Nomade, da Pasolini alla fotografia povera”, mentre Attilio Lauria interverrà sul ruolo dell’Associazionismo in Italia con uno sguardo sul Molise, coinvolgendo le associazioni e le realtà locali.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2022/10/DarioDeDominicis_AllaSinistraDiCristo_037.jpg)
Un gradito ritorno per Giuseppe Nucci, quest’anno in veste di docente con il suo workshop sul rapporto tra Antropologia e Fotografia e sul racconto del territorio. Il laboratorio, della durata di tre giorni, avrà come obiettivo quello di fornire una metodologia di lavoro sul campo e una tecnica base per quel che riguarda la fase di costruzione di una sequenza omogenea e consistente, che ruoti intorno a un tema specifico. La logica con cui si svolgerà il corso è quella dell’assegnato fotografico.
«Nel mio percorso ho imparato a guardare attraverso le mie origini e da qui partire o fare ritorno», così Nucci introduce il workshop. «Lo è stato per DEntroTerra, il primo lavoro che ho realizzato in Alto Molise ed è stato così anche per Along the shepherds’ highways e tutta la mole di approfondimento legato alla pratica della transumanza. Entrambi questi lavori hanno fatto ritorno a casa durante la prima edizione di Molichrom. Un festival della fotografia rappresenta una gran bella occasione di far avvicinare le persone a questo medium».