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Bruna Doria – Cappelli, trame, segreti/ Hats, Threads and Secrets
Bruna Doria aderisce, negli anni 1960, al movimento naif. Dopo la mostra Nel giardino di Lilith, 2016, (Museo della Laguna sud, Chioggia), la presente selezione – da una collezione privata – esplora la pittura dell’artista scegliendo come filo conduttore la raffigurazione del cappello femminile.
Comunicato stampa
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Cappelli, trame, segreti. Opere di Bruna Doria (1935-2013)
a cura di Marta Boscolo Marchi
Venezia, Parrucche ai Biri - Kunst Depot, 29 ottobre-27 novembre 2022
Inaugura sabato 29 ottobre alle 16.30 presso Parrucche ai Biri, Kunst Depot di Rio terà dei Biri 5415, Cappelli, trame, segreti. Opere di Bruna Doria (1935-2013), l’esposizione della pittrice clugiense che si è distinta per il suo personalissimo stile.
Estrosi cappelli, trine raffinate, luccicanti gioielli e maschere misteriose nascondono il vero obiettivo dell’indagine della pittura di Bruna Doria: la natura umana.
Se nei suoi dipinti prosperano fiori variopinti dalle forme singolari, signore impeccabili e scorci del quotidiano, la descrizione va ben oltre quanto appare. Dietro la confortante presenza delle piccole cose, si cela l’inquietudine per i giochi del destino. Gli occhi grandi e sbarrati dei personaggi fissano l’indescrivibile, al quale accennano alcuni dettagli incontrovertibili. Figure che vendono, raccolgono frutta o fiori, posano accanto ad amiche e familiari, giocano a carte esibiscono uno sguardo rassicurante che in realtà ammicca a presenze impalpabili.
Alla fine degli anni Sessanta Bruna Doria, attenta osservatrice delle vicende artistiche della sua epoca, fu inevitabilmente attratta dal movimento naïf, dal momento che il mondo fiabesco e magico che descriveva ben si sposava con la sua produzione fantastica e il suo inesauribile mondo interiore. Sensibile interprete della realtà quotidiana, l’artista seppe vivere appieno il suo momento storico, comprendendone appieno i fenomeni artistici contemporanei. Già da allora la sua pittura catalizzava le attenzioni di critici e personaggi illustri di tutta Italia, da Giorgio Strehler a Renzo Margonari, da Vico Calabrò a Diego Valeri, da Mario Stefani a Renzo di Martino, da Renato Guttuso a Mario De Micheli.
Negli anni Ottanta poi, la sua pittura, costruita con uno stile personalissimo, si concentrava sulla critica sociale e sulla percezione di una realtà spirituale viva, anche se inquietante.
Dagli anni Novanta le sue tele iniziarono a popolarsi di una natura sempre più rigogliosa e debordante con allusioni neanche troppo velate alla potenza dell’eterno femminino, frequentemente simboleggiato dalle conchiglie.
Tutto è sostenuto da una concezione vitalistica dell’essere: ambienti familiari lieti, comunità in rapporto gioioso, paesaggi di sogno, cieli azzurri o tersi, mari limpidi, appena increspati. È la ricerca di un mondo paradisiaco, dove gli individui trovano il loro equilibrio nell’amore o nella musica. La piccola città di provincia, Chioggia, nella quale Bruna Doria ha vissuto, è fonte inesauribile di ispirazione, per la presenza del mare e per essere nido di relazioni e di valori che, pur nei limiti di una socialità fortemente connotata e a volte opprimente, vengono custoditi e preservati.
Questi temi sono affrontati dalla Doria con la sicurezza del mestiere coltivato per anni, con un segno peculiarmente suo, di grande originalità, che dietro l’apparente, accattivante semplicità cela la fatica di un’elaborazione minuziosa e rifinita, e una stratificazione di significati mai banali, percepibili a più livelli di indagine.
Resta il senso forte di un segreto di cui l’artista è depositaria e che si cela dietro l’apparente immediatezza dello stile: la ricerca incessante della purezza originaria.
Per info:
Parrucche ai Biri, Kunst Depot
Cannaregio, Rio terà dei Biri 5415
Venezia
martabosc@gmail.com
3394324371
a cura di Marta Boscolo Marchi
Venezia, Parrucche ai Biri - Kunst Depot, 29 ottobre-27 novembre 2022
Inaugura sabato 29 ottobre alle 16.30 presso Parrucche ai Biri, Kunst Depot di Rio terà dei Biri 5415, Cappelli, trame, segreti. Opere di Bruna Doria (1935-2013), l’esposizione della pittrice clugiense che si è distinta per il suo personalissimo stile.
Estrosi cappelli, trine raffinate, luccicanti gioielli e maschere misteriose nascondono il vero obiettivo dell’indagine della pittura di Bruna Doria: la natura umana.
Se nei suoi dipinti prosperano fiori variopinti dalle forme singolari, signore impeccabili e scorci del quotidiano, la descrizione va ben oltre quanto appare. Dietro la confortante presenza delle piccole cose, si cela l’inquietudine per i giochi del destino. Gli occhi grandi e sbarrati dei personaggi fissano l’indescrivibile, al quale accennano alcuni dettagli incontrovertibili. Figure che vendono, raccolgono frutta o fiori, posano accanto ad amiche e familiari, giocano a carte esibiscono uno sguardo rassicurante che in realtà ammicca a presenze impalpabili.
Alla fine degli anni Sessanta Bruna Doria, attenta osservatrice delle vicende artistiche della sua epoca, fu inevitabilmente attratta dal movimento naïf, dal momento che il mondo fiabesco e magico che descriveva ben si sposava con la sua produzione fantastica e il suo inesauribile mondo interiore. Sensibile interprete della realtà quotidiana, l’artista seppe vivere appieno il suo momento storico, comprendendone appieno i fenomeni artistici contemporanei. Già da allora la sua pittura catalizzava le attenzioni di critici e personaggi illustri di tutta Italia, da Giorgio Strehler a Renzo Margonari, da Vico Calabrò a Diego Valeri, da Mario Stefani a Renzo di Martino, da Renato Guttuso a Mario De Micheli.
Negli anni Ottanta poi, la sua pittura, costruita con uno stile personalissimo, si concentrava sulla critica sociale e sulla percezione di una realtà spirituale viva, anche se inquietante.
Dagli anni Novanta le sue tele iniziarono a popolarsi di una natura sempre più rigogliosa e debordante con allusioni neanche troppo velate alla potenza dell’eterno femminino, frequentemente simboleggiato dalle conchiglie.
Tutto è sostenuto da una concezione vitalistica dell’essere: ambienti familiari lieti, comunità in rapporto gioioso, paesaggi di sogno, cieli azzurri o tersi, mari limpidi, appena increspati. È la ricerca di un mondo paradisiaco, dove gli individui trovano il loro equilibrio nell’amore o nella musica. La piccola città di provincia, Chioggia, nella quale Bruna Doria ha vissuto, è fonte inesauribile di ispirazione, per la presenza del mare e per essere nido di relazioni e di valori che, pur nei limiti di una socialità fortemente connotata e a volte opprimente, vengono custoditi e preservati.
Questi temi sono affrontati dalla Doria con la sicurezza del mestiere coltivato per anni, con un segno peculiarmente suo, di grande originalità, che dietro l’apparente, accattivante semplicità cela la fatica di un’elaborazione minuziosa e rifinita, e una stratificazione di significati mai banali, percepibili a più livelli di indagine.
Resta il senso forte di un segreto di cui l’artista è depositaria e che si cela dietro l’apparente immediatezza dello stile: la ricerca incessante della purezza originaria.
Per info:
Parrucche ai Biri, Kunst Depot
Cannaregio, Rio terà dei Biri 5415
Venezia
martabosc@gmail.com
3394324371
29
ottobre 2022
Bruna Doria – Cappelli, trame, segreti/ Hats, Threads and Secrets
Dal 29 ottobre al 27 novembre 2022
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
da martedì a domenica 15.30-19.30
Vernissage
29 Ottobre 2022, 16.30
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
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