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Sembra proprio che le Gallerie degli Uffizi siano il luogo in cui dover essere a tutti i costi, per qualunque motivo, più o meno vestiti. Hanno già fatto il giro dell’internet le fotografie delle due influencer Alex Mucci ed Eva Menta, in posa davanti alla Primavera di Botticelli con indosso due camicette che ben poco lasciavano all’immaginazione. Scattate lontano dagli occhi severi dei custodi e pubblicate sui rispettivi account Instagram, le immagini sono state alla fine tolte, a seguito della richiesta del museo di Firenze che, in passato, ha ospitato anche Chiara Ferragni, con ridda di polemiche annessa.
Anche in quel caso le reazioni furono le più disparate ma, a quanto pare, a tutto c’è un limite, evidentemente segnato dal livello di trasparenza del vestito. Oltre che da alcune norme di legge: per la pubblicazione di immagini a fini commerciali è necessario richiedere un’apposita autorizzazione, oltre ad aver corrisposto, ove previsto, il pagamento di un canone. È invece permesso scattare foto alle opere – a esclusione di quelle esposte nelle mostre temporanee – ai fini di uso personale e di studio, purché senza l’ausilio di cavalletti o luci aggiuntive. Dunque, a quale fine sono state pubblicate le immagini?
Alex Mucci ed Eva Menta, rispettivamente 6 milioni di follower e poco meno di 4 su Instagram ed entrambe attivissime su Only Fans, non ci stanno e rivendicano la legittimità dei propri scatti: «Nel mio post non c’è scopo di lucro, non sponsorizzo nessuna azienda. Sono un privato che ha scattato una foto», ha detto Mucci alla trasmissione radiofonica La Zanzara. «Se l’accusa è quella di “denigrare” un’immagine con la mia immagine, vorrei ben capire in quale assurdo modo la figura del mio corpo vestito così possa “offendere” l’immagine di un altro corpo effettivamente privo di indumenti». «Il post non è stato rimosso, ma archiviato», ha spiegato Menta, che ha precisato che «Questa non è una ammissione di colpa da parte nostra, che continueremo a far valere il nostro gesto come atto creativo e non denigratorio».
La polemica insomma è apertissima e ancora una volta coinvolge i musei, che in questi ultimi tempi sono veramente al centro della discussione come mai prima, considerando anche i casi delle proteste degli attivisti per l’ambiente, che hanno lanciato zuppe di pomodoro e purè di patate sui vetri protettivi delle opere di Van Gogh e Monet.
Chi invece agli Uffizi è passato inosservato – per modo di dire – è Liu Bolin, il “camaleonte” dell’arte contemporanea, arrivato a Firenze per un nuovo progetto. Conosciuto per le sue performance in cui si integra totalmente nell’ambiente grazie a un body painting integrale, arrivando a scomparire nell’immagine, l’artista cinese è impegnato in questi giorni, insieme al suo team, tra la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti, scelti quali primi spazi del programma performativo/espositivo di Bolin. La presentazione del progetto al pubblico internazionale è prevista il prossimo anno: nel suo ambito è inclusa anche la donazione di alcune opere alle Gallerie.
E come se non bastassero le visite d’onore, a girare tra le sale del museo di Firenze anche il disegnatore del Signore degli Anelli, Ted Nasmith, e l’artista grafico del famoso videogame Final Fantasy, Yoshitaka Amano, tra i protagonisti dell’edizione 2022 di Lucca Comics&Games. I due si sono avventurati questo pomeriggio alla scoperta dei capolavori e magari avranno colto anche qualche ispirazione per le loro future creazioni, a partire dalle rappresentazioni fantastiche della storia dell’arte