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Forse è solo l’ennesima boutade e noi non faremo altro che alimentare la fake news che già rimbalza da giorni sul web, ma la voce è nell’aria e la ravvivano nomi decisamente rumorosi. La notizia (o presunta tale): il super gallerista Larry Gagosian, oggi 77enne, con sedi sparpagliate in giro per il globo, da New York a Roma a Parigi, sta per vendere tutto all’imprenditore francese Bernard Arnault, il magnate a capo del gruppo LVMH. La fonte: il sito italiano Dagospia («FLASH! – Bomba sul mondo dell’arte», diffondeva il 22 ottobre, «Bernard Arnault, fortuna numero uno di Francia, sarebbe in procinto di acquistare l’impero di Larry Gagosian»). Prima il lancio, poi la baraonda, poi la smentita dello stesso Gagosian, che tramite un portavoce, su Artnet, mercoledì scorso affermava che «non c’è assolutamente alcuna verità nella voce e la società non è in vendita». Era un errore quindi? Dagospia si è sbagliato? Tutto tace fino a stasera, quando lo scrittore, artista, dissacrante critico e raffinato collezionista Kenny Schachter, sul suo profilo Instagram, pubblica un post che sembra riaprire la faccenda senza troppi giri di parole: «BREAKING NEWS!», scrive, «Gagosian Gallery venduta al gruppo LVMH di Bernard Arnault Moët Hennessy Louis Vuitton. La commercializzazione dell’arte come un altro accessorio di moda di lusso marchiato da collezione è ora completa». Ricondivide subito il post Sophie Neuendorf, Vice President di Artnet, con un commento in calce: «Non so proprio cosa dire a riguardo». E già la mente vola a François Pinault, il fondatore dell’azienda francese di beni di lusso Kering, nonché proprietario della casa d’aste Christie’s, di certo il competitor di Arnault a cui una notizia simile – vera o falsa che sia, ci riserviamo il beneficio del dubbio fino alle conferme ufficiali – non è passata inosservata. Restiamo collegati.