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Hisako Mori – Fuochi di spazialismo informale
In mostra una pittura segnica e informale, tutta interiore e tutta sentimentale, una sorta di racconto e di diario testimoniale. Un mondo dilatato, mondi dilatati, intere vie lattee che totalizzano la necessità di fissare un significato della terra e dell’universo.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Francesca Lucchini, Marco Marrocco, Hisako Mori, Camillo Pennisi, Chiara Silva.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Un mondo dilatato, mondi dilatati, intere vie lattee che totalizzano la necessità di fissare un significato della terra e dell’universo. Hisako Mori pur con tutta la sua formazione che si porta dietro dalla terra d’origine ha assorbito tutti i più significativi movimenti dell’astrattismo non solo europeo ma internazionale, fino a Robert Motherwell, per via di gesti tachistici che sollevano testimonialmente la maturità espressiva, svelando la spinosa urgenza emotiva. Certo questo astrattismo lirico di Hisako Mori è più candido rispetto a certo astrattismo americano, ma questa personale verità poetica riproposta nella sua stessa filosofia orientale lascia respirare in tutte le opere una tesa calligrafia sensitiva, le concitazioni di una bellezza intrisa di luce e di alfabeti enigmatici, e una germinazione effettiva di essenzialità reale. La sua pittura segnica e informale, tutta interiore e tutta sentimentale, una sorta di racconto e di diario testimoniale lascia scoprire - forse inconsciamente - un richiamo forte a un artista cardine dell’arte italiano che à stato Tancredi Parmeggiani caro a quella collezionista americana che è stata la Guggenheim. Ebbene, seppure Hisako Mori abbia potuto anche guardare a Tancredi, è certo che il suo “spazialismo informale”, oggi avvertibile in quelle sue carte, diventano il credo più forte e più sincero del suo modo di intendere l’arte e di esprimere così un percorso ormai internazionalmente da incorniciare”.
Biografia dell’artista
Hisako Mori è un’artista giapponese che vive e lavora in Italia. Laureata in Arti Plastiche presso KyotoSeika University di Kyoto, ha successivamente conseguito una seconda laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel corso degli anni di studio in Giappone e in Italia, ha sperimentato l'utilizzo e la conoscenza di differenti mezzi espressivi come la pittura, la scultura, l'incisione e la scenografia. La maggior parte dei suoi lavori è realizzata con la tecnica dell'acquerello ed è stata esposta in numerose mostre personali e collettive sia in Giappone che in Italia. Insegna le tecniche dell'acquerello, tiene corsi di pittura per grandi e piccoli e un laboratorio di scenografia per ragazzi. Attualmente insegna Discipline Plastiche al Liceo Artistico E. Mannucci di Ancona. Oltre a presentare i suoi lavori, lavora nel settore della decorazione, della scenografia e del trucco teatrale. Al centro della sua ricerca permane il confronto tra la natura e l’essere umano. Collaborazione con la galleria Laboratorio 41 a Macerata e fa parte del collettivo Mostrami, che ha sede a Milano e fa parte del gruppo teatrale “SORABUTAI”. Ha tenuto mostre personali a Berlino, Osaka, Ancona, Legnano, Falconara e Firenze; e collettive a Macerata, Lisbona, Tokio, Ascoli Piceno, Recanati, Caldogno (VI), Palmariggi (LE), Milano, Sassoferrato, Castello di Ossana (TN), Rorino e Polverigi (AN). Nel 2022 è l’illustrissimo Prof. Carlo Franza ad invitarla a tenere una mostra personale dal titolo “Fuochi di spazialismo informale” nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui più volte il Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano). Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Un mondo dilatato, mondi dilatati, intere vie lattee che totalizzano la necessità di fissare un significato della terra e dell’universo. Hisako Mori pur con tutta la sua formazione che si porta dietro dalla terra d’origine ha assorbito tutti i più significativi movimenti dell’astrattismo non solo europeo ma internazionale, fino a Robert Motherwell, per via di gesti tachistici che sollevano testimonialmente la maturità espressiva, svelando la spinosa urgenza emotiva. Certo questo astrattismo lirico di Hisako Mori è più candido rispetto a certo astrattismo americano, ma questa personale verità poetica riproposta nella sua stessa filosofia orientale lascia respirare in tutte le opere una tesa calligrafia sensitiva, le concitazioni di una bellezza intrisa di luce e di alfabeti enigmatici, e una germinazione effettiva di essenzialità reale. La sua pittura segnica e informale, tutta interiore e tutta sentimentale, una sorta di racconto e di diario testimoniale lascia scoprire - forse inconsciamente - un richiamo forte a un artista cardine dell’arte italiano che à stato Tancredi Parmeggiani caro a quella collezionista americana che è stata la Guggenheim. Ebbene, seppure Hisako Mori abbia potuto anche guardare a Tancredi, è certo che il suo “spazialismo informale”, oggi avvertibile in quelle sue carte, diventano il credo più forte e più sincero del suo modo di intendere l’arte e di esprimere così un percorso ormai internazionalmente da incorniciare”.
Biografia dell’artista
Hisako Mori è un’artista giapponese che vive e lavora in Italia. Laureata in Arti Plastiche presso KyotoSeika University di Kyoto, ha successivamente conseguito una seconda laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel corso degli anni di studio in Giappone e in Italia, ha sperimentato l'utilizzo e la conoscenza di differenti mezzi espressivi come la pittura, la scultura, l'incisione e la scenografia. La maggior parte dei suoi lavori è realizzata con la tecnica dell'acquerello ed è stata esposta in numerose mostre personali e collettive sia in Giappone che in Italia. Insegna le tecniche dell'acquerello, tiene corsi di pittura per grandi e piccoli e un laboratorio di scenografia per ragazzi. Attualmente insegna Discipline Plastiche al Liceo Artistico E. Mannucci di Ancona. Oltre a presentare i suoi lavori, lavora nel settore della decorazione, della scenografia e del trucco teatrale. Al centro della sua ricerca permane il confronto tra la natura e l’essere umano. Collaborazione con la galleria Laboratorio 41 a Macerata e fa parte del collettivo Mostrami, che ha sede a Milano e fa parte del gruppo teatrale “SORABUTAI”. Ha tenuto mostre personali a Berlino, Osaka, Ancona, Legnano, Falconara e Firenze; e collettive a Macerata, Lisbona, Tokio, Ascoli Piceno, Recanati, Caldogno (VI), Palmariggi (LE), Milano, Sassoferrato, Castello di Ossana (TN), Rorino e Polverigi (AN). Nel 2022 è l’illustrissimo Prof. Carlo Franza ad invitarla a tenere una mostra personale dal titolo “Fuochi di spazialismo informale” nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui più volte il Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano). Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
19
novembre 2022
Hisako Mori – Fuochi di spazialismo informale
Dal 19 novembre 2022 al 21 aprile 2023
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
19 Novembre 2022, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini