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B. Zarro – Madre in Italy. Dalle Arti il futuro del Nostro passato
B.Zarro presenterà a Venezia il suo intervento pittorico su una pala originale di Polidoro da Caravaggio del 1530. Durante il vernissage, l’artista, realizzerà una performance sull’identità italica e sarà accompagnato dalla danzatrice, Serena Bottet, con la musica del Maestro Filippo Gregoretti.
Comunicato stampa
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Da Raffaello a B.Zarro
Al tempo della Biennale
Il 18 novembre 2022, presso White House (Venezia, Dorsoduro 555) alle ore 19.00, si apre l’ultima tappa del progetto B. Zarr. Madre in Italy. Dalle Arti il futuro del Nostro passato.
B.ZARRO torna a Venezia per concludere la rassegna, iniziata il 23 aprile in laguna, in contemporanea all’apertura della 59 Biennale d’Arte. Nell’occasione primaverile, l’artista romano, aveva ideato un’evocativa processione sul Canal Grande dedicata alla Madonna di Filetta di Amatrice, paese natale della propria Madre.
In questa occasione, presenterà una serie di opere portate in tour in diverse località della penisola, con particolare riferimento alle diverse identità italiche, tra cui: Pesaro, Riccione, Alassio, Palazzo Gomez- Roma e Amatrice.
Inoltre, il 18 novembre, l’artista presenterà in via inedita, la sua realizzazione più importante: un intervento pittorico effettuato direttamente su una pala originale del Cinquecento. L’opera reinterpretata da B.ZARRO è il Sant’Angelo Carmelitano, realizzato intorno al 1530 da Polidoro Caldara da Caravaggio. Polidoro rappresenta uno degli gli artisti più significativi del primo Cinquecento italiano, nonché uno degli allievi di punta della bottega di Raffaello. La pala, già facente parte del Polittico della Trasfigurazione concepito per la Chiesa del Carmine di Messina, si presenta ancora oggi sull’originale supporto ligneo.
Il Sant’Angelo Carmelitano, a seguito dell’intervento pittorico di B.ZARRO, è stato sottoposto a indagine scientifica guidata da Maria Ludmila Pustka, già Direttrice dei Laboratori di Restauro nella sezione Dipinti Antichi dei Musei Vaticani.
Il terremoto del 1908 distrugge Messina e sopravvivono solamente le due tavole laterali del Polittico della Trasfigurazione, che avranno due sorti totalmente diverse. Per un lungo periodo il Sant’Angelo Carmelitano di Polidoro rimane a Londra, per poi passare intorno al 1930 nelle mani di Pico Cellini, ma alla morte del collezionista e non trovando una destinazione museale, finisce in un’asta romana, dove B.Zarro si aggiudica l’opera e reinterpreta quelle lacune che rappresentano per lui un vuoto incolmabile. Abbiamo dato vita, insieme, ad un progetto di studio mirato al riconoscimento dell’opera d’arte, sia del Polidoro sia del B.ZARRO, queste le parole entusiaste della restauratrice.
Significativo di questo legame, intimo e indissolubile, tra l’artista romano e Polidoro da Caravaggio, è il rapporto indiretto con Raffaello. Quest’ultimo, a capo di una delle botteghe più importanti e articolate del Rinascimento. B.ZARRO, dal canto suo, avendo a cuore la questione della bottega, ne immagina un rilancio nel sistema dell’arte. Presenterà, infatti, nell’esposizione veneziana, alcune giovani artiste da lui selezionate: Factory e Gemma Fullone.
Il vernissage prevede uno “spettacolo totale” con un’inedita performance sull’identità italica. L’artista sarà accompagnato dalla danzatrice veneziana, Serena Bottet, con la musica, composta ad hoc, dal Maestro Filippo Gregoretti, figlio del grande Ugo, noto critico cinematografico che a Venezia ha scritto importanti pagine di Storia dello Spettacolo.
Al tempo della Biennale
Il 18 novembre 2022, presso White House (Venezia, Dorsoduro 555) alle ore 19.00, si apre l’ultima tappa del progetto B. Zarr. Madre in Italy. Dalle Arti il futuro del Nostro passato.
B.ZARRO torna a Venezia per concludere la rassegna, iniziata il 23 aprile in laguna, in contemporanea all’apertura della 59 Biennale d’Arte. Nell’occasione primaverile, l’artista romano, aveva ideato un’evocativa processione sul Canal Grande dedicata alla Madonna di Filetta di Amatrice, paese natale della propria Madre.
In questa occasione, presenterà una serie di opere portate in tour in diverse località della penisola, con particolare riferimento alle diverse identità italiche, tra cui: Pesaro, Riccione, Alassio, Palazzo Gomez- Roma e Amatrice.
Inoltre, il 18 novembre, l’artista presenterà in via inedita, la sua realizzazione più importante: un intervento pittorico effettuato direttamente su una pala originale del Cinquecento. L’opera reinterpretata da B.ZARRO è il Sant’Angelo Carmelitano, realizzato intorno al 1530 da Polidoro Caldara da Caravaggio. Polidoro rappresenta uno degli gli artisti più significativi del primo Cinquecento italiano, nonché uno degli allievi di punta della bottega di Raffaello. La pala, già facente parte del Polittico della Trasfigurazione concepito per la Chiesa del Carmine di Messina, si presenta ancora oggi sull’originale supporto ligneo.
Il Sant’Angelo Carmelitano, a seguito dell’intervento pittorico di B.ZARRO, è stato sottoposto a indagine scientifica guidata da Maria Ludmila Pustka, già Direttrice dei Laboratori di Restauro nella sezione Dipinti Antichi dei Musei Vaticani.
Il terremoto del 1908 distrugge Messina e sopravvivono solamente le due tavole laterali del Polittico della Trasfigurazione, che avranno due sorti totalmente diverse. Per un lungo periodo il Sant’Angelo Carmelitano di Polidoro rimane a Londra, per poi passare intorno al 1930 nelle mani di Pico Cellini, ma alla morte del collezionista e non trovando una destinazione museale, finisce in un’asta romana, dove B.Zarro si aggiudica l’opera e reinterpreta quelle lacune che rappresentano per lui un vuoto incolmabile. Abbiamo dato vita, insieme, ad un progetto di studio mirato al riconoscimento dell’opera d’arte, sia del Polidoro sia del B.ZARRO, queste le parole entusiaste della restauratrice.
Significativo di questo legame, intimo e indissolubile, tra l’artista romano e Polidoro da Caravaggio, è il rapporto indiretto con Raffaello. Quest’ultimo, a capo di una delle botteghe più importanti e articolate del Rinascimento. B.ZARRO, dal canto suo, avendo a cuore la questione della bottega, ne immagina un rilancio nel sistema dell’arte. Presenterà, infatti, nell’esposizione veneziana, alcune giovani artiste da lui selezionate: Factory e Gemma Fullone.
Il vernissage prevede uno “spettacolo totale” con un’inedita performance sull’identità italica. L’artista sarà accompagnato dalla danzatrice veneziana, Serena Bottet, con la musica, composta ad hoc, dal Maestro Filippo Gregoretti, figlio del grande Ugo, noto critico cinematografico che a Venezia ha scritto importanti pagine di Storia dello Spettacolo.
18
novembre 2022
B. Zarro – Madre in Italy. Dalle Arti il futuro del Nostro passato
Dal 18 al 28 novembre 2022
arte contemporanea
arte moderna
arti performative
musica
arte moderna
arti performative
musica
Location
WHITE HOUSE
Venezia, Dorsoduro, 555, (VE)
Venezia, Dorsoduro, 555, (VE)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica, ore 11-18
Vernissage
18 Novembre 2022, 19.00
Sito web
Autore
Curatore