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“Reloaded” è la mostra dedicata ad Alberto Burri e allestita presso le due sedi Unipol di Bologna. Inaugurata a ottobre, sarà visitabile fino al 21 gennaio 2023. Il percorso espositivo, a cura di Ilaria Bignotti, mette in dialogo cinque opere, di cui quattro provenienti dalla galleria Tornabuoni Arte, con Nero su punti (1954), protagonista indiscussa, esposta presso la sede Unipol Porta Europa. Oggetto di un minuzioso restauro, l’opera è ritornata alla luce dopo un lavoro durato due anni, ad opera di Muriel Vervat con la collaborazione dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale e l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara”, entrambi parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Firenze.
In mostra, presente un video che illustra in modo dettagliato le diverse fasi del restauro, da cui si evince una particolare cura verso i singoli dettagli e i differenti materiali presenti sull’opera di grandi dimensioni Nero su Punti. Sono stati tenuti in considerazione non solo gli effetti del tempo passato, ma anche di quello futuro, che continuerà ad agire sull’opera e per tale ragione è stato scelto un consolidante, che non andasse a interagire in modo aggressivo nei confronti dei materiali dell’opera. Si è optato per un prodotto che rispettasse sia gli operatori che l’ambiente: il Funori, consistente in una miscela polisaccarida estratta dalle alghe giapponesi, utilizzata, fin dall’antichità, per il consolidamento dei materiali come la carta o il tessuto. Ciò si evince anche dall’etimologia del nome stesso: Fu=tela e Nori = colla.
La mostra riveste un ruolo di particolare importanza, in quanto consente di portare l’attenzione sull’opera del grande artista umbro, che attraverso l’utilizzo di materiali quali sacchi, muffe, colle è riuscito a creare molteplici e sempre diversi universi, in cui la materia si mescola, si esprime all’interno dello spazio pittorico e temporale. In Nero su Punti sono evidenti i legami che Burri crea tra il sacco di juta e le cuciture, magistralmente restaurate.
Il percorso espositivo continua presso la Torre Unipol, dove presenti altri quattro capolavori: due appartenenti al ciclo dei Catrami, del 1950, Muffa, 1951 (olio e pietra pomice su tela, cm 65 x 80), e Senza Titolo del 1952 (olio, vinavil, sabbia, sacco e collage su tela, cm 73,7×65,1), concessi in via del tutto straordinario per l’occasione.
Il Catrame di maggiori dimensioni (Olio, catrame e sabbia su tela, 92×110 cm), già in mostra nel 1951 con Gruppo Origine e nel 1966 nel testo “Le Arti oggi in Italia”, è un modello di tutta la serie dei Catrami. Su un fondo nero, da cui emergono superfici bianche, presenti colature di colore brunastro, fitte griglie, che suddividono lo spazio in diversi geometrismi. Insieme all’altro Catrame 1950 (olio e catrame su tela, cm 65 x 80), caratterizzato dal fondo color vinaccia su cui convivono forme che si alternano tra l’astratto e il geometrico, si instaura una conversazione con l’opera Nero su Punti sulla poetica portata avanti da Burri, «a partire dal problema della stratificazione e della composizione dei materiali», come sostenuto dalla curatrice Ilaria Bignotti, che prosegue: «È ancora il nero a essere quinta massacrata dalle stratificazioni materiche biancastre, nell’opera Muffa del 1951, che ribadisce la battaglia tra magma e composizione; nell’opera di un anno successivo, il Senza titolo del 1952, ecco il sacco, assieme alla sabbia, al vinavil, al collage di altri materiali ancora, a provare a cucire il campo, a rimettere ordine tra i misteri della materia che Burri, così sapientemente, cuce e intesse, manipola e infuoca».
“Reloaded”, dunque, rappresenta «Un viaggio dal restauro al pubblico, dalla memoria al futuro, dall’unicità di una straordinaria esperienza pittorica alla condivisione scaturita dal nostro convolare di occhi, sopra, dentro, e attorno alla grande, monumentale opera al nero di Alberto Burri» (dal testo critico in catalogo di Ilaria Bignotti). A corredo della mostra, un catalogo edito da CUBO.