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Verso la Capitale della Cultura 2023: le novità di Fondazione Brescia Musei
Progetti e iniziative
di redazione
Archeologia, arte antica e contemporanea, tra pittura, scultura, fotografia e arti digitali. Ma anche danza, musica, teatro, cinema. Nel 2023, anno in cui Brescia e Bergamo ospiteranno le manifestazioni condivise di Capitale Italiana della Cultura, Fondazione Brescia Musei metterà in gioco le varie anime che la compongono. L’Istituzione, fondata nel 2007 a partire dalla precedente società costituita dal Comune di Brescia, della Fondazione CAB, della Fondazione ASM e della Camera di Commercio, riunisce infatti un sistema museale complesso e variegato: Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Castello di Brescia, Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia”, Cinema Nuovo Eden. E tutti questi spazi, con le proprie peculiarità, verranno coinvolti nel programma, appena presentato, che scandirà i prossimi 12 mesi.
Una nuova sezione dell’Età romana, l’apertura del Corridoio UNESCO, un rinnovato museo dedicato al Risorgimento, sono alcuni degli highlights del calendario, che presenterà un variegato programma di esposizioni e di nuovi progetti editoriali e didattici. Coordinato dal comitato scientifico di Fondazione Brescia Musei, composto da Gabriella Belli, Guido Beltramini, Nicola Berlucchi, Emanuela Daffra, Alberto Garlandini, Paola Marini, Claudio Salsi e Valerio Terraroli, il palinsesto sviluppato nell’ambito del programma di Capitale della Cultura partirà il 21 gennaio.
I progetti d’inverno di Santa Giulia
Ad anticipare la stagione, i “progetti d’inverno” del Museo di Santa Giulia, già presentati nelle scorse settimane. “Isgrò cancella Brixia” è la grande esposizione site-specific curata da Marco Bazzini, che coinvolge alcuni tra i più importanti siti monumentali di Brescia, dal Capitolium, al Teatro Romano, dal Museo di Santa Giulia al chiostro rinascimentale. Troviamo poi la prima personale dell’artista dissidente russa Victoria Lomasko, curata da Elettra Stamboulis, terzo atto del ciclo “Arte contemporanea per i diritti umani” di Brescia Musei (fino all’8 gennaio). Quindi, “La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie”, rassegna multi-oggetto a cura di Matteo Ferrari che, attraverso 120 straordinarie opere, ripercorre la storia dell’identità cittadina.
La Pinacoteca Tosio Martinengo arricchisce temporaneamente la propria Collezione grazie ai prestiti eccellenti di capolavori provenienti da musei e collezioni partner: dalla Collezione BPER, un’opera di Vincenzo Foppa, dalla Fondazione Ugo Da Como un’opera di Domenico Ghidoni, dalla Nivaagaard Collection un’opera di Lorenzo Lotto.
Tra archeologia e contemporaneo, senza barriere
Prima novità, in vista dell’avvio delle celebrazioni per Capitale della Cultura, sarà il progetto espositivo permanente della nuova sezione dell’Età romana del Museo di Santa Giulia, improntato ai più moderni standard di accessibilità. Rinnovato a 25 anni dall’apertura del Museo, il percorso sarà arricchito anche da tre installazioni digitali realizzate da None Collective, che interpretano e restituiscono i temi della sezione museale, evocando e raccontando luoghi ed eventi storici con modalità creative contemporanee.
La valorizzazione e l’accessibilità dei siti museali sono alla base anche della realizzazione del progetto Corridoio UNESCO, spazio pubblico ad accesso gratuito e percorso immersivo tra i monumenti e la storia che, unendo fisicamente i due poli della componente bresciana del Sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, permetterà a visitatori e cittadini di percorrere 2mila anni di storia, senza barriere.
La leonessa d’Italia e la primavera di Giacomo Ceruti
Dal 29 gennaio una nuova apertura: il Museo del Risorgimento, dopo quasi un decennio di chiusura, è stato rinnovato integralmente a partire dal nome, Leonessa d’Italia, e fino all’architettura. Il Museo del Risorgimento – Leonessa d’Italia, rifondato con un progetto museologico organico e aggiornato, accoglierà un centinaio di reperti, selezionati per il loro valore artistico o documentale, dalla grande pittura di storia e scultura ottocentesca, alle bandiere, alle uniformi, alle medaglie e a tutte le memorabilia più significative.
Dal 14 febbraio, al Museo di Santa Giulia, come progetto di Pinacoteca Tosio Martinengo, la grande monografica “Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento”, a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi e Alessandro Morandotti. Attraverso una serie di prestiti da Parigi, Vienna, Madrid, Göteborg e da numerose collezioni pubbliche e private italiane, l’esposizione metterà in luce da un lato il radicamento di Giacomo Ceruti nell’avventura della “pittura della realtà” lombarda, dall’altro il respiro internazionale della sua ricerca. La mostra, infatti, in coproduzione con il Getty Center, sarà presentata anche a Los Angeles, dal 18 luglio 2023.
Sempre al pittore bresciano d’adozione, celebre per le tele a soggetto pauperista ma anche raffinato ritrattista, è dedicata anche la mostra “Immaginario Ceruti. Le stampe nella bottega del pittore”, a cura di Francesco Ceretti e Roberta D’Adda, visitabile dal 14 febbraio al 28 maggio, sempre al Museo di Santa Giulia. Puntata nel contemporaneo alla Pinacoteca Tosio Martinengo, con la mostra fotografica originale “LaChapelle per Ceruti”, a cura di Denis Curti, dal 14 febbraio al 10 novembre, con un’opera inedita eseguita per Brescia e ispirata alla produzione pauperista di Giacomo Ceruti.
Il compleanno della Pinacoteca e marzo fotografia
Il 3 e 4 marzo 2023, per festeggiare il quinto compleanno della Pinacoteca Tosio Martinengo, riaperta nella primavera 2018, Fondazione Brescia Musei propone la performance site specific MicroDanze, a cura di Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, da un’idea di Gigi Cristoforetti: 12 coreografi internazionali per altrettante creazioni danzate cui assistere in successione, visitando il museo, in uno spettacolo che sfugge alla dinamica del palcoscenico in un continuum emotivo ed estetico.
Dal 24 marzo al 23 luglio, il Museo di Santa Giulia propone un focus sull’iconografia della montagna, attraverso un’esposizione di opere tematiche realizzate da Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte. La mostra “Luce della Montagna”, a cura di Filippo Maggia, presenta dunque quattro maestri della fotografia dal Novecento a oggi e, insieme al progetto di LaChapelle per Ceruti, va ad arricchire la VI Edizione del Brescia Photo Festival che, prodotto da Fondazione Brescia Musei, per il 2023 sarà incentrato sul tema “Capitale”.
Estate del contemporaneo e autunno dell’antico
L’estate contemporanea di Fondazione Brescia Musei per la stagione 2023 vede protagoniste le mostre diffuse nell’ambito monumentale del Castello e presso il Sito UNESCO.
Davide Rivalta, a cura di Davide Ferri (dal 19 maggio al 7 gennaio 2024), nel Castello di Brescia, propone una passeggiata espositiva di sculture animalier all’interno delle aree verdi del Falcone d’Italia. Al Parco archeologico di Brescia romana e al Museo di Santa Giulia andrà in scena una grande mostra dedicata a Fabrizio Plessi, con installazioni digitali, videoproiezioni e digital walls monumentali. Il progetto si inserisce nel format espositivo “Palcoscenici archeologici”, inaugurato con le monografiche su Francesco Vezzoli (2021) ed Emilio Isgrò (in corso).
La mostra “Cinema Mattotti”, a cura di Melania Gazzotti (dal 14 luglio al 29 ottobre), al Museo di Santa Giulia, è invece dedicata a Lorenzo Mattotti, trai più autorevoli rappresentanti internazionali dell’illustrazione contemporanea.
Si passa quindi all’autunno espositivo che, dal 29 settembre, celebrerà lo spirito della città di Brescia con una mostra inedita che racconta la storia della cultura del Cinquecento, a cura di Roberta D’Adda, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati (fino al 7 gennaio 2024), grazie a un progetto Pinacoteca Tosio Martinengo negli spazi del Museo di Santa Giulia.
Il palinsesto 2023 nei Musei Civici di Brescia si concluderà con il IV episodio espositivo che Fondazione Brescia Musei dedica agli artisti contemporanei che riflettono sulle questioni del nostro tempo. Dopo un trittico dedicato agli artisti dissidenti – tuttora in corso con la mostra dell’artista Victoria Lomasko – le opere scelte nella prossima mostra saranno incentrate sul rapporto tra arte contemporanea e diritti umani, riletto attraverso allo sguardo di alcuni autori capitali dell’arte del secondo Novecento e del XXI secolo (dal 10 novembre).