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Nove stilisti emergenti reinterpretano l’arte e la vita di Jean-Michel Basquiat
Arte contemporanea
di redazione
Jean-Michel Basquiat è uno dei – in verità non proprio tantissimi – artisti fashion victim in ogni senso. Posò a piedi nudi, in bellissimo completo scuro Armani, in una indimenticabile campagna fotografica per una copertina del New York Times Magazine del 1985. Le immagini erano di Lizzie Himmel, il titolo di quel numero della rivista “New Art, New Money”, nuova arte, nuovi soldi. Nel 1987 sfilò anche in passerella, per la collezione primavera estate 1987 di Comme des Garcons: giacca grigia a doppio petto, pantaloni tagliati sulle caviglie, scarpe nere con fibbia. E poi, la moda l’ha ripagato, interpretando la sua arte e il suo stile in ogni maniera possibile e su ogni capo immaginabile, dalle magliette Off-White ai berretti New Era, dalle borse Coach fino al set per lo shooting di Tiffany & Co con Beyoncè e Jay-Z. Una nuova rielaborazione d’autore è quella in occasione di “King Pleasure“, mostra visitabile fino a gennaio 2023 nello Starrett-Lehigh Building di Manhattan, organizzata, per la prima volta, dalla famiglia di Jean-Michel, nello specifico dalle sorelle Jeanine Heriveaux e Lisane Basquiat.
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L’esposizione, che ha aperto ad aprile 2022 ed è stata visitata da oltre 160mila persone, racconta la vita irripetibile, vulcanica e drammatica del grande artista, attraverso una serie di opere e di rarissimi oggetti famigliari. Negli spazi dello Starrett-Lehigh Building sono stati ricostruiti la sua camera d’infanzia e anche il suo leggendario monolocale e – visto che nel 2022 parlare di feticismo è poco meno che vintage – nei giorni scorsi è stata presentata anche una capsule collection di abbigliamento e accessori prêt-à-porter. Aofeek Abijako, Everard Best & Tèla D’Amore, Brandon Blackwood, Shanel Campbell, Keith Herron, Antoine Manning, Anifa Mvuemba, Johnny Nelson, Edvin Thompson, sono i talenti emergenti del fashion design che, in collaborazione con Black Fashion Fair, hanno interpretato il lavoro di Basquiat. All’apertura di “King Pleasure”, ogni autore è stato invitato a esplorare la mostra, per lasciarsi ispirare dal personaggio Basquiat e per selezionare quali opere prendere come base.
Bed On Water, piattaforma creativa interdisciplinare specializzata anche in graphic design, ha ripreso le linee dure e spezzate di Basquiat in abiti morbidi, con pieghe fluttuanti. Hanifa si è invece concentrata sull’intramontabile logo “Ideal”, usando come marchio per un body giallo attillato che si scioglie in un gomitolo, mentre il brand Johnny Nelson si è ispirato all’iconica corona, per realizzare anelli in metallo e pietre. La collezione speciale, intitolata “THOSE WHO DRESS BETTER”, presenta capi di abbigliamento e accessori che «Danno vita allo spirito di Jean-Michel con nuovi capi indimenticabili e ricordi culturali, prendendo ispirazione dalla vita, dallo stile e dalle opere d’arte di Jean-Michel e dalla mostra King Pleasure; rendendo omaggio a un’icona di stile davvero libera».