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Marco Lombardo – Spazi Immaginati
Mettere in luce le simmetrie del mondo reale, le prospettive inconsuete eppure quotidiane, i punti di vista indefiniti, che lasciano spazio all’immaginazione; sono questi i propositi che trapelano dalle opere di Marco Lombardo.
Comunicato stampa
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Nuovo appuntamento alla ranarossa con la personale di Marco Lombardo.
Mettere in luce le simmetrie del mondo reale, le prospettive inconsuete eppure quotidiane, i punti di vista indefiniti, che lasciano spazio all'immaginazione; sono questi i propositi che trapelano dalle opere di Marco Lombardo, artista bolognese che ha trovato nella fotografia la sua modalità espressiva. In questa esposizione, Lombardo propone una ventina di opere, frutto della sua originale capacità di osservare e cogliere il circostante. Si tratta di geometrie urbane, espressioni del linguaggio formale dell'architettura, che è lo strumento con cui viene delineato e progettato, non solo riempito, lo spazio. Sono riferimenti ad armonie nascoste: la geometria è affine alla musica, è il canto dello spazio scandito dal ritmo delle forme. L'originalità di Marco Lombardo sta nel saper cogliere elementi di novità assoluta in ciò che è routinario ai nostri occhi. Quelle sorprese dal suo obiettivo sono geometrie reali, a metà tra concretezza e visione, che riconducono all'esperienza di Escher: mettere in luce giochi di specularità; un viaggio nell'infinito, tra le architetture fantastiche e al contempo concrete che governano i moti perpetui dell'anima, in sintesi perfetta tra forme, colore e luce. Tutto ciò rende capace ogni immagine di varcare la soglia della realtà tangibile, pur mantenendo una connotazione di verità, svincolata dal tempo e dalla scansione dello spazio. L'architettura diventa sogno e l'obiettivo fotografico è strumento per raccontarlo.
Cristina Boschini
Mettere in luce le simmetrie del mondo reale, le prospettive inconsuete eppure quotidiane, i punti di vista indefiniti, che lasciano spazio all'immaginazione; sono questi i propositi che trapelano dalle opere di Marco Lombardo, artista bolognese che ha trovato nella fotografia la sua modalità espressiva. In questa esposizione, Lombardo propone una ventina di opere, frutto della sua originale capacità di osservare e cogliere il circostante. Si tratta di geometrie urbane, espressioni del linguaggio formale dell'architettura, che è lo strumento con cui viene delineato e progettato, non solo riempito, lo spazio. Sono riferimenti ad armonie nascoste: la geometria è affine alla musica, è il canto dello spazio scandito dal ritmo delle forme. L'originalità di Marco Lombardo sta nel saper cogliere elementi di novità assoluta in ciò che è routinario ai nostri occhi. Quelle sorprese dal suo obiettivo sono geometrie reali, a metà tra concretezza e visione, che riconducono all'esperienza di Escher: mettere in luce giochi di specularità; un viaggio nell'infinito, tra le architetture fantastiche e al contempo concrete che governano i moti perpetui dell'anima, in sintesi perfetta tra forme, colore e luce. Tutto ciò rende capace ogni immagine di varcare la soglia della realtà tangibile, pur mantenendo una connotazione di verità, svincolata dal tempo e dalla scansione dello spazio. L'architettura diventa sogno e l'obiettivo fotografico è strumento per raccontarlo.
Cristina Boschini
28
gennaio 2023
Marco Lombardo – Spazi Immaginati
Dal 28 gennaio all'otto febbraio 2023
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
RANAROSSA 3.0
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Orario di apertura
Mercoledì, venerdì e sabato dalle 17 alle 19.30
Vernissage
28 Gennaio 2023, dalle 17 alle 20
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione