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Susanne Kutter – I Must Sleep, Please!
Il nuovo lavoro di Susanne Kutter, pensato e realizzato appositamente per lo spazio milanese della galleria, si svolge come un’unica installazione intorno al tema della precarietà della visione.
Comunicato stampa
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Cosa ci spinge da bambini a separare noi e il mondo? Quando e come cominciamo a distinguere l'altro da sé? In che modo nell'età adulta riviviamo quella iniziale indistinzione dei primi mesi di vita?
La creatività artistica è uno di questi momenti, in cui il gioco tra soggetto e oggetto appare fuso e coeso. Ma è anche nella precarietà del vivere che ci circonda che l'artista ritrova quel filo originario. Le strutture precarie dei senza tetto, i rifugi da loro costruiti in cui si riparano, il loro vedere senza essere visti, la loro condizione umana permette all'artista tedesca di elaborare un percorso che dall'installazione coinvolge la fotografia e l'assemblage. Il lavoro della Kutter mostra anche in questo caso una forma di resistenza alla vetrinizzazione, andando oltre l'apparenza della presentazione, destabilizzando le aspettative e aprendo a fertili inquietudini interpretative che coinvolgono lo spettatore.
Partendo dall'ambivalenza delle convenzioni del vedere l’arte di Susanne Kutter si fa segno della differenza, analizzando anche, con ammiccante malizia e tagliente ironia, concetti architettonici e soluzioni spaziali identificate come dispositivi di controllo o veicoli di autoritarismo.
Attraverso questo lavoro l’artista mette in questione i codici di comportamento individuali e collettivi, tra intimità psicologiche, processi di distorsione dei media ed eccentricità interpretative.
SUSANNE KUTTER è nata a Wernigerode nella Germania dell’Est nel 1971. Nel 1982 è scappata nella Germania Ovest insieme alla sua famiglia. Ha studiato tedesco all’Università di Münster e scultura e video sotto la guida di Paul Isenrath e Guillaume Bijl all’Accademia di Belle Arti che le ha assegnato il Förderpreis, un premio per i giovani artisti più promettenti. Ha inoltre ricevuto una borsa dallo stato tedesco del Nord Reno-Westfalia per risiedere presso la Cité des Arts di Parigi e per trascorrere alcuni mesi a New York e in California con un programma di studio per lo scambio accademico (DAAD). Nel 2000 ha conseguito un master con lode presso l'Accademia di Belle Arti di Münster.
Susanne Kutter lavora con vari media e formati, tra cui installazione, performance, scultura, fotografia e video. Il suo lavoro tratta spesso la relazione catastrofica tra natura e cultura e la perdita di sicurezza e intimità nella vita di tutti i giorni. In questo contesto, Kutter riflette sul cambiamento del ruolo delle donne nelle società occidentali nel corso degli ultimi decenni e sulla crescente scomparsa delle classi medie, tradizionalmente associate a valori educativi e culturali.
Ha ottenuto due finanziamenti dalla Film - und Medienstiftung NRW, una fondazione per la promozione di film e media, per i suoi video Flooded Home e Die Zuckerdose (La Zuccheriera) e nel 2017 ha ricevuto un finanziamento dalla Stiftung Kunstfonds di Bonn, un'organizzazione finanziata dallo stato che promuove artisti con base in Germania. Ha insegnato all'Università delle Arti di Berlino (UdK), all'Università di Arti e Design di Karlsruhe (HfG) e all'Università Bauhaus di Weimar. Dal 2002 vive a Berlino con la sua famiglia.
La creatività artistica è uno di questi momenti, in cui il gioco tra soggetto e oggetto appare fuso e coeso. Ma è anche nella precarietà del vivere che ci circonda che l'artista ritrova quel filo originario. Le strutture precarie dei senza tetto, i rifugi da loro costruiti in cui si riparano, il loro vedere senza essere visti, la loro condizione umana permette all'artista tedesca di elaborare un percorso che dall'installazione coinvolge la fotografia e l'assemblage. Il lavoro della Kutter mostra anche in questo caso una forma di resistenza alla vetrinizzazione, andando oltre l'apparenza della presentazione, destabilizzando le aspettative e aprendo a fertili inquietudini interpretative che coinvolgono lo spettatore.
Partendo dall'ambivalenza delle convenzioni del vedere l’arte di Susanne Kutter si fa segno della differenza, analizzando anche, con ammiccante malizia e tagliente ironia, concetti architettonici e soluzioni spaziali identificate come dispositivi di controllo o veicoli di autoritarismo.
Attraverso questo lavoro l’artista mette in questione i codici di comportamento individuali e collettivi, tra intimità psicologiche, processi di distorsione dei media ed eccentricità interpretative.
SUSANNE KUTTER è nata a Wernigerode nella Germania dell’Est nel 1971. Nel 1982 è scappata nella Germania Ovest insieme alla sua famiglia. Ha studiato tedesco all’Università di Münster e scultura e video sotto la guida di Paul Isenrath e Guillaume Bijl all’Accademia di Belle Arti che le ha assegnato il Förderpreis, un premio per i giovani artisti più promettenti. Ha inoltre ricevuto una borsa dallo stato tedesco del Nord Reno-Westfalia per risiedere presso la Cité des Arts di Parigi e per trascorrere alcuni mesi a New York e in California con un programma di studio per lo scambio accademico (DAAD). Nel 2000 ha conseguito un master con lode presso l'Accademia di Belle Arti di Münster.
Susanne Kutter lavora con vari media e formati, tra cui installazione, performance, scultura, fotografia e video. Il suo lavoro tratta spesso la relazione catastrofica tra natura e cultura e la perdita di sicurezza e intimità nella vita di tutti i giorni. In questo contesto, Kutter riflette sul cambiamento del ruolo delle donne nelle società occidentali nel corso degli ultimi decenni e sulla crescente scomparsa delle classi medie, tradizionalmente associate a valori educativi e culturali.
Ha ottenuto due finanziamenti dalla Film - und Medienstiftung NRW, una fondazione per la promozione di film e media, per i suoi video Flooded Home e Die Zuckerdose (La Zuccheriera) e nel 2017 ha ricevuto un finanziamento dalla Stiftung Kunstfonds di Bonn, un'organizzazione finanziata dallo stato che promuove artisti con base in Germania. Ha insegnato all'Università delle Arti di Berlino (UdK), all'Università di Arti e Design di Karlsruhe (HfG) e all'Università Bauhaus di Weimar. Dal 2002 vive a Berlino con la sua famiglia.
09
marzo 2023
Susanne Kutter – I Must Sleep, Please!
Dal 09 marzo al 05 maggio 2023
arte contemporanea
Location
MAAB GALLERY – VIA NERINO
Milano, Via Nerino, 3, (Milano)
Milano, Via Nerino, 3, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, ore 10.30-18
Vernissage
9 Marzo 2023, ore 18 – 20
Sito web
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