22 febbraio 2023

Nicoletta Rusconi Art Projects: a Silvaplana la nuova sede di Bite&Go

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Nicoletta Rusconi Art Projects presenta la nuova sede di Bite&Go e una mostra fotografica presso Galleria Maistra 21

Galleria Maistra 21, Silvaplana

Oggi, 22 febbraio, Nicoletta Rusconi Art Projects inaugura a Silvaplana, negli spazi del nuovo polo Galleria Maistra 21, la sede permanente di Bite&Go, il progetto nato nel 2021 per promuovere opere di artisti emergenti, mid-career ed established, uniche, inedite, di piccolo e medio formato e a prezzi accessibili.

La collaborazione tra Nicoletta Rusconi Art Projects e Galleria Maistra 21 mira al sostegno degli artisti e si presenta come possibilità per creare nuove sinergie e nuove strategie di investimento.

Gli ideatori, Nicoletta Rusconi ed Ercole Ricotti, si sono raccontati in anteprima.

Serena Vestrucci, Trucco, 2014. Ombretti su tela, 45×35 cm

Come evolve Bite&Go e con che obiettivi trova in Engadina una sede permanente? 

Nicoletta Rusconi: «Dopo un anno di itineranza, Bite&Go cresce ed evolve trovando in Engadina, negli spazi di Galleria Maistra 21, un punto fermo, una sede permanente. Questa scelta porta con sé la nascita di un nuovo concept che sostiene gli artisti, offre un nuovo circuito di promozione e stimola una più che attuale ridefinizione dell’idea di mecenatismo e collezionismo, anche nell’ottica di arte e impresa. Fin dal principio Ercole Ricotti e io concordavamo sull’importanza di favorire la fusione del fare artigianale e artistico. Ecco dunque che Bite&Go, per sua natura inclusivo e trasversale, trova con una sede permanente come Galleria Maistra 21 il terreno fertile per lo sviluppo di nuove sinergie e nuove strategie di investimento. Non cambia, ma si amplifica la proposta artistica. Rimane invariata l’offerta, sempre a prezzi accessibili, così che i giovani possano avviare una collezione e chiunque possa decidere di costruire o arricchire, con l’arte, la propria casa. Gli obiettivi, che coincidono con i nostri modi, sono lo sviluppo, il sostegno, la ricerca e l’incontro. Oggi più che mai». 

Simona Andrioletti, Fix Me (bianco), 2023. Vernice spray su 499 tessere di puzzle, 48×33,5 cm

Con quali novità Bite&Go si presenta oggi al pubblico? 

Nicoletta Rusconi: «In termini di esposizione abbiamo deciso di mantenere le scale, identità grafica del progetto fin dalla sua nascita, come base per le opere pittoriche e scultoree. Per la prima volta però, questa è una novità, le scale non sono fisicamente presenti ma sono sagomate all’interno di una vetrina in cui è possibile vedere la proposta integrale che, di giorno in giorno, va arricchendosi accogliendo nuovi artisti e intensificando la qualità e la ricerca. Finalmente il pubblico potrà vedere tutti insieme nomi consolidati e nuovi. Accanto a Simona Andrioletti, Aaron Bezzina, Giovanni Chiamenti, Gianluigi Colin, Giulia Dall’Olio, Giulio Frigo, Serena Gamba, Alberto Gianfreda, Alessandro Gioiello, Yari Miele, Pierre-Etienne Morelle, Laura Paoletti, Alice Pedroletti, Francesca Piovesan, Alice Ronchi, Franz Schmidt, Arjan Shehaj, Luca Staccioli, Henrik Strömberg e Belén Uriel – per citarne alcuni – saranno presentate le opere di Luca Arboccò, Guglielmo Maggini, Iacopo Pinelli e Serena Vestrucci».

Guglielmo Maggini, Senza titolo (bocciolo introspettivo), 2022. Gomma e schiuma poliuretanica, 25x20xh34 cm

La scelta di una mostra fotografica è insieme ritorno alle origini e spinta al futuro.

Nicoletta Rusconi: «Era il 2003 quando aprii la galleria Fotografia Italiana Arte Contemporanea, a Milano, in Corso Venezia. Fu una bellissima esperienza, che durò qualche anno, con cui desideravo promuovere concretamente artisti a mio avviso molto bravi ma troppo spesso ignorati e poco esposti. Sono passati vent’anni e oggi, al di là del credere nella ciclicità dell’arte, provo un grande interesse nel rivolgere uno sguardo attento alla fotografia. Nella vita comune come nell’arte essa è, senza dubbio, un potente mezzo. A Silvaplana espongo opere di Mario Cresci, Mario Giacomelli, Jellel Gasteli, Alessandra SpranziFrancesco Pignatelli e Silvio Wolf perché ognuno di loro, nel proprio percorso, ha scelto la fotografia come linguaggio, proprio dell’arte contemporanea, per combinare i concetti di reale e vivente in un lavoro progettuale e di continua ricerca».

Alessandra Spranzi, Vendesi tavolo (“Selvatico (colui che si salva)”), 1/5, 2008, Stampa fotografica a colori su alluminio e cornice a cassetta 154×94 cm

Come è nata l’idea di questo nuovo complesso e come sarà strutturato? 

Ercole Ricotti: «Nel progetto iniziale doveva essere un terrapieno. Poi ho avuto l’idea di svuotarlo e assieme all’Architetto Daniel Pensa, progettista di tutto il Sonne, lo abbiamo sviluppato. Da lì, con mio figlio Giovanni e con l’amico Rudy Tenca di Trumag, che ha ideato con noi il progetto e lo ha costruito, e di Simone Martinalli di EPG, che per primo ci ha seguiti anche come grande promotore, è nata questa galleria. Con l’approvazione del Comune di Silvaplana all’interno ci sono uffici di artigiani qualificati per lavori immobiliari, come l’impresa di costruzione, il vetraio, l’elettricista, il falegname, il fabbro. Insieme abbiamo uno spazio espositivo, che è sede permanente di Bite&Go, un caffè, che porta la firma di Andrea e Aleksandra Rossi e delle sale riunioni, pensate anche per l’utilizzo privato come day office, che saranno allestite a parete con altre opere d’arte». 

Cosa può nascere dall’incontro tra fare artistico e fare artigianale?

Ercole Ricotti: «L’arte ha sempre avuto bisogno degli artigiani e dei fornitori di materiali, passando dal legno alla pietra, dal ferro al colore, compresa una semplice tela. Come l’artigiano ha sempre provato piacere nel vedere la sua materia nobilitata. Nasceranno collaborazioni, altamente professionali». 

Aaron Bezzina, The end, “Sketchbook series”, 2022. Ottone trafilato e pittura, 15x15x0.5 cm

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