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Léa Porré – Ekpyrosís
Ekpyrosís è il video di Léa Porré presentato in occasione del quarto screening del Digital Video Wall di Metronom. L’opera fa parte di Rabbit Hole, rassegna a cura di Gemma Fantacci in cui si indagano i meandri più oscuri del web e della digital art.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ekpyrosís (2021) di Léa Porré è il quarto intervento video nella programmazione di Rabbit Hole, quarta edizione di DIGITAL VIDEO WALL, progetto a cadenza annuale strutturato a capitoli tematici, volto a promuovere la diffusione e la sperimentazione dell’arte digitale.
Rabbit Hole, tema scelto dalla curatrice Gemma Fantacci per il capitolo 2022/2023 di DIGITAL VIDEO WALL, è una ricognizione in campo artistico degli esiti della ricerca di sei artisti internazionali sugli strumenti offerti dal digitale, invitati a presentare la propria declinazione del tema e a occupare per un mese ciascuno il video wall di Metronom. Nell'ambito della programmazione di ciascun intervento verrà organizzato un evento nella forma di conversazione, focus tematici e interviste che approfondiscano la ricerca degli autori, sul sito generazionecritica.it
Rabbit Hole è l’ambito di interesse per il quarto capitolo del progetto che prende spunto dalla metafora introdotta da Lewis Carrol del Bianconiglio all’interno del suo romanzo Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, indaga le modalità di produzione e circolazione, nonché l’eccessivo consumo dei contenuti digitali. Il Rabbit Hole contiene in sé una molteplicità di significati: il passaggio ad uno stato o situazione meravigliosamente surreale; un’esperienza bizzarra, senza senso, assurda, potenzialmente negativa, dalla quale risulta difficile uscire; oppure, su internet, il buttarsi a capofitto in un argomento o tema sviscerando ogni aspetto o il vagare senza meta saltando da un contenuto digitale all’altro. Rabbit Hole scava nei meandri profondi del web per tracciare traiettorie e spostamenti di un milieu visivo che spazia dal ciclo distruttivo fomentato dall’ossessione per il continuo auto perfezionamento estetico alla rappresentazione di cliché culturali e dei fenomeni internet capaci di plasmare ed alterare la nostra percezione della realtà.
Per il quarto screening DVW presenta Ekpyrosís (2021), opera video di Léa Porré. La pratica artistica di Porré si innesta sul concetto di world-building, che prevede la costruzione di mondi virtuali più o meno fittizi e a livelli più o meno vicini alla nostra realtà a partire da tecnologie digitali di diverso tipo, soprattutto i game engine, ovvero motori grafici utilizzati solitamente per la realizzazione dei videogiochi. Nel suo caso, Porré costruisce mondi 3D attraverso cui “scava nelle sue memorie ancestrali”, intrecciando micro storie narrative e motivi mitologici. Le sue opere si costituiscono come “palazzi della memoria”, come li definisce l’artista stessa, attraverso cui analizzare il passato e il presente, e cercare di prevedere il futuro. Attraverso le sue opere Lea Porré immagina scenari alternativi attraverso cui immagina di riscrivere il processo storico di accadimenti realmente accaduti, come la Rivoluzione francese, e fa un uso estensivo dell’immaginario legato al “ruin porn”, molto popolare su piattaforme come Instagram, che privilegiano immagini raffiguranti edifici in rovina e paesaggi decadenti.
Per il Digital Video Wall, Léa Porré presenta Ekpyrosís, anch’esso legato alla pratica di worldbuilding. Attraverso la tecnica del reenactment, ovvero rievocazione, Porré mette in scena eventi storici e rituali che potrebbero essere accaduti oppure no: scenografie create al computer diventano l’ambientazione per questa serie di eventi e narrazioni. L’opera offre una rilettura della monarchia francese attraverso una concezione ciclica della storia: Il titolo dell’opera deriva dal termine greco ekpýrosis, da ek "fuori" + pýros, "fuoco", cioè «[uscito] fuori dal fuoco»), ovvero ecpirosi, che nella filosofia greca indica una distruzione ciclica dell’universo a causa di un grande incendio, un fuoco cosmico, da cui successivamente tutto dovrebbe rinascere. Il termine, dunque, indica un processo di rinnovamento in seguito ad un atto di distruzione. Ekpyrosís esorta lo spettatore ad esplorare il potenziale utopico del sublime catastrofico ambientando la narrazione all’epoca del Re Sole.
Rabbit Hole, tema scelto dalla curatrice Gemma Fantacci per il capitolo 2022/2023 di DIGITAL VIDEO WALL, è una ricognizione in campo artistico degli esiti della ricerca di sei artisti internazionali sugli strumenti offerti dal digitale, invitati a presentare la propria declinazione del tema e a occupare per un mese ciascuno il video wall di Metronom. Nell'ambito della programmazione di ciascun intervento verrà organizzato un evento nella forma di conversazione, focus tematici e interviste che approfondiscano la ricerca degli autori, sul sito generazionecritica.it
Rabbit Hole è l’ambito di interesse per il quarto capitolo del progetto che prende spunto dalla metafora introdotta da Lewis Carrol del Bianconiglio all’interno del suo romanzo Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, indaga le modalità di produzione e circolazione, nonché l’eccessivo consumo dei contenuti digitali. Il Rabbit Hole contiene in sé una molteplicità di significati: il passaggio ad uno stato o situazione meravigliosamente surreale; un’esperienza bizzarra, senza senso, assurda, potenzialmente negativa, dalla quale risulta difficile uscire; oppure, su internet, il buttarsi a capofitto in un argomento o tema sviscerando ogni aspetto o il vagare senza meta saltando da un contenuto digitale all’altro. Rabbit Hole scava nei meandri profondi del web per tracciare traiettorie e spostamenti di un milieu visivo che spazia dal ciclo distruttivo fomentato dall’ossessione per il continuo auto perfezionamento estetico alla rappresentazione di cliché culturali e dei fenomeni internet capaci di plasmare ed alterare la nostra percezione della realtà.
Per il quarto screening DVW presenta Ekpyrosís (2021), opera video di Léa Porré. La pratica artistica di Porré si innesta sul concetto di world-building, che prevede la costruzione di mondi virtuali più o meno fittizi e a livelli più o meno vicini alla nostra realtà a partire da tecnologie digitali di diverso tipo, soprattutto i game engine, ovvero motori grafici utilizzati solitamente per la realizzazione dei videogiochi. Nel suo caso, Porré costruisce mondi 3D attraverso cui “scava nelle sue memorie ancestrali”, intrecciando micro storie narrative e motivi mitologici. Le sue opere si costituiscono come “palazzi della memoria”, come li definisce l’artista stessa, attraverso cui analizzare il passato e il presente, e cercare di prevedere il futuro. Attraverso le sue opere Lea Porré immagina scenari alternativi attraverso cui immagina di riscrivere il processo storico di accadimenti realmente accaduti, come la Rivoluzione francese, e fa un uso estensivo dell’immaginario legato al “ruin porn”, molto popolare su piattaforme come Instagram, che privilegiano immagini raffiguranti edifici in rovina e paesaggi decadenti.
Per il Digital Video Wall, Léa Porré presenta Ekpyrosís, anch’esso legato alla pratica di worldbuilding. Attraverso la tecnica del reenactment, ovvero rievocazione, Porré mette in scena eventi storici e rituali che potrebbero essere accaduti oppure no: scenografie create al computer diventano l’ambientazione per questa serie di eventi e narrazioni. L’opera offre una rilettura della monarchia francese attraverso una concezione ciclica della storia: Il titolo dell’opera deriva dal termine greco ekpýrosis, da ek "fuori" + pýros, "fuoco", cioè «[uscito] fuori dal fuoco»), ovvero ecpirosi, che nella filosofia greca indica una distruzione ciclica dell’universo a causa di un grande incendio, un fuoco cosmico, da cui successivamente tutto dovrebbe rinascere. Il termine, dunque, indica un processo di rinnovamento in seguito ad un atto di distruzione. Ekpyrosís esorta lo spettatore ad esplorare il potenziale utopico del sublime catastrofico ambientando la narrazione all’epoca del Re Sole.
07
marzo 2023
Léa Porré – Ekpyrosís
Dal 07 marzo all'undici aprile 2023
arte contemporanea
Location
METRONOM
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Orario di apertura
H24
Sito web
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