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Analogie
Le immagini e i video in mostra nascono da un’elaborazione mentale e da un sentire comune agli artisti coinvolti, e traggono origine dall’osservazione poetica della frammentazione/frantumazione della realtà contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le immagini e i video in mostra, sebbene a partire da punti di vista e percorsi soggettivamente differenti, nascono da un’elaborazione mentale e da un sentire comune agli artisti coinvolti.
Gli stati emotivi e la visione oggettiva che caratterizzano queste opere traggono origine dall’osservazione poetica della frammentazione/frantumazione della realtà contemporanea.
Il lavoro inedito di Carola Allemandi, sviluppato a partire dal precedente progetto Contatti (2020), verte sul tema della comunicazione. Relativi a scene conviviali, gli scatti congelano il movimento delle mani durante il pasto, tentando così di rappresentare figurativamente il contatto verbale tra i commensali.
Paola Mongelli espone alcuni lavori anch’essi inediti, autoritratti che indagano il tema dell’identità, della percezione visiva, della presenza del corpo nello scorrere degli istanti. Rayogrammi e pose lunghe, tra stasi e apparente movimento, forma e strutture in evoluzione.
Negli scatti di Francesca Rossignoli il moto delle onde, che ripiegano ciclicamente su loro stesse, scardina l’immobilità fisica e rompe la quiete.
Le ombre dense e cariche di mistero conferiscono un’insondabile profondità al mare, imponente e smisurato.
Andrea Vallerani accompagna lo spettatore in un viaggio rieducativo nelle modalità di relazione con l’ambiente per poter attingere al non noto, aderire alle sensazioni e acquisire la possibilità di smontare le percezioni più ovvie ed automatiche, ormai svuotate di senso.
Davies Zambotti analizza e approfondisce il tema dell’impossibilità della certezza umana utilizzando il video e la fotografia come un microscopio, una lente con cui osservare le ombre che si celano negli interstizi del quotidiano e portare in superficie ciò che si vorrebbe nascondere. Contesti estranei che ci riflettono, mondi di cui vorremmo, ma non possiamo, negare l’esistenza.
Gli stati emotivi e la visione oggettiva che caratterizzano queste opere traggono origine dall’osservazione poetica della frammentazione/frantumazione della realtà contemporanea.
Il lavoro inedito di Carola Allemandi, sviluppato a partire dal precedente progetto Contatti (2020), verte sul tema della comunicazione. Relativi a scene conviviali, gli scatti congelano il movimento delle mani durante il pasto, tentando così di rappresentare figurativamente il contatto verbale tra i commensali.
Paola Mongelli espone alcuni lavori anch’essi inediti, autoritratti che indagano il tema dell’identità, della percezione visiva, della presenza del corpo nello scorrere degli istanti. Rayogrammi e pose lunghe, tra stasi e apparente movimento, forma e strutture in evoluzione.
Negli scatti di Francesca Rossignoli il moto delle onde, che ripiegano ciclicamente su loro stesse, scardina l’immobilità fisica e rompe la quiete.
Le ombre dense e cariche di mistero conferiscono un’insondabile profondità al mare, imponente e smisurato.
Andrea Vallerani accompagna lo spettatore in un viaggio rieducativo nelle modalità di relazione con l’ambiente per poter attingere al non noto, aderire alle sensazioni e acquisire la possibilità di smontare le percezioni più ovvie ed automatiche, ormai svuotate di senso.
Davies Zambotti analizza e approfondisce il tema dell’impossibilità della certezza umana utilizzando il video e la fotografia come un microscopio, una lente con cui osservare le ombre che si celano negli interstizi del quotidiano e portare in superficie ciò che si vorrebbe nascondere. Contesti estranei che ci riflettono, mondi di cui vorremmo, ma non possiamo, negare l’esistenza.
15
marzo 2023
Analogie
Dal 15 marzo al 30 aprile 2023
fotografia
Location
PHOS TORINO
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì h.15-19
Vernissage
15 Marzo 2023, Dalle h.18:30
Sito web
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