-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Hot Trentino
trento bolzano
Tracey Emin e Elke Krystufek peccatrici a Museion, Marina Abramovic e Pipilotti Rist folli a Trento. E poi full immersion tra Carol Rama, la seconda Biennale di Merano Arte e le contaminazioni del festival Transart. Tutto in pochi giorni e in pochi chilometri. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ecco cosa è impossibile perdere tra le montagne del Trentino - Alto Adige…
Si prospetta caldissimo l’inizio di stagione tra Rovereto, Trento, Bolzano e Merano, che sempre più sui sta delineando come il Triangolo delle Bermuda della scena artistica italiana per la concentrazione di strutture pubbliche pronte a non lasciare inesploso un colpo.
La sera di venerdì 10 nel giro di una cinquantina di chilometri ci saranno le opere di Carol Rama (a cura di Guido Curto e Giorgio Verzotti) al Mart insieme a Mirò -proveniente dalla collezione Meght- e un gruppetto di supereroi del momento al Museion di Bolzano. Nella tranquilla cittadina alpina si riuniranno a perpetrare il loro sabba di evocazione dei sette peccati capitali per la mostra Seven Sins: Elke Krystufek dipingerà “lussuriosamente” a Bolzano, l’iraconda Tracey Emin arriverà per curare di persona l’allestimento di una serie di disegni assemblati per la prima volta, Sisley Xhafa realizzerà un’installazione sull’invidia. E poi ancora opere di Jota Castro, l’israeliana Hilla Lulu Lin e Santiago Sierra.
A distanza di poche ore e di poca strada, il giorno seguente, di nuovo da scegliere. Sempre a Bolzano sabato 11 partirà la quarta edizione di Transart, il festival di contaminazione tra arte musica e danza distribuito in location –ovviamente- non convenzionali fino ai primi giorni di ottobre. In particolare l’opening sarà dedicato ad una mostra al Centro Trevi con Ilya ed Emilia Kabakov, Jannis Kounellis e Anton Soloveitichik; pochi numeri civici in là, alla galleria Goethe2 un progetto sonoro di Anna De Manincor. A Merano invece verrà inaugurato + Positive, secondo appuntamento della Biennale d’Arte Contemporanea curata da Valerio Dehò per Kunst Meran/o Arte, dedicata questa volta al tema della spiritualità con nomi come Hatoum, Kentridge, Botes e Holzer.
Altra settimana altro giro di mostre. Con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento che inaugura la sera del 24, dopo il ciclone Kozyra e il dottor Cattelan, la mostra Dimensione follia a cura di Roberto Pinto, appena rientrato dalla sua esperienza alla Biennale di Kwangju. Tra gli altri ci saranno Abdessamed, Bonvicini, Migliora, Petrella, Pipilotti Rist,e molti saranno i progetti speciali. Questa sarà anche l’occasione per passare alla vicinissima Università di Sociologia per dare un’occhiata all’asino impagliato col quale Cattelan ha “ringraziato” i prof della laurea ad honorem; per vedere per l’ultima volta la sede di via Travai dello Studio Raffaelli, che prima di trasferirsi in uno spazio più grande saluta con un’esposizione dei cento artisti che hanno “fatto” i suoi vent’anni di galleria; e per fermarsi e partecipare sabato 25 all’appuntamento di Transart in collaborazione con la Civica nella zona industriale di Trento all’insegna della contaminazione tra moda e teatro con la fashion designer berlinese Lisa D.
Non si presenta come una tranquilla vita da montanari nemmeno la prima settimana di ottobre, che parte la sera di sabato 2 con una mostra/evento anch’essa di contaminazione. Per Interfacies l’arte irromperà infatti all’interno nello studio di comunicazione Asteria: i video di Pietsch, Marisaldi, Cagol e Perrone andranno in loop sui monitor dei computer di ogni ufficio, mentre altri terminali saranno infettati dai virus informatici di Antoni Abad e le scrivanie si fonderanno con le sculture di Loris Cecchini.
articoli correlati
L’ambiente artistico trentino
L’apertura del nuovo Mart
Il dottor Cattelan
La mostra di Katarzyna Kozyra
Flirts tra arte e pubblicità a Museion
Base Camp e la giovane arte europea a Merano
La precedente edizione di Transart
L’ultima mostra da Raffaelli
link correlati
Il sito della Civica di Trento
Museion e il progetto della nuova sede
Tutto su Transart
Il sito della Kunsthalle di Merano
Il nuovo sito del Mart
L’interazione di Asteria con l’arte
Il sito dello Studio Raffaelli
mariella rossi
[exibart]
si…una serie di zuppe riscaldate…