18 marzo 2023

Lo schermo dell’arte: il Festival di cinema e arte contemporanea promosso da Palazzo Grassi

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Arrivato alla 10° edizione, il teatrino di Palazzo Grassi, dal 16 al 19 marzo, con 11 proiezioni e l’incontro con uno degli autori, si conferma un appuntamento da segnare in calendario

“Back to Basquiat”, di Pierre-Paul Puljiz, Francia, 2022, 52’

Un programma speciale, ideato da Pinault Collection e Lo schermo dell’arte in esclusiva per il teatrino di Palazzo Grassi. La collaborazione con MYmovies rende ancora più ampia la diffusione di questo evento, mettendo a disposizione in streaming gratuitamente, dal 16 al 26 marzo, tre film, tratti dalle precedenti edizioni del festival fiorentino.

Un appuntamento, diventato un vero e proprio classico della programmazione primaverile dell’istituzione, diretto da Silvia Lucchesi, è diventata l’occasione per unire amanti di cinema e arte, in un progetto dedicato alle molteplici interazioni tra le due discipline. La rassegna fiorentina porta a Venezia un programma di 11 opere, firmate da importanti artisti e filmmaker internazionali, selezionate per il pubblico veneziano insieme a Palazzo Grassi, come avviene dalla prima edizione nel 2014

Diversi gli argomenti trattati dai film selezionati, dall’approfondimento della vita e dell’esperienza artistica di grandi artisti, alla riflessione sullo sfruttamento delle risorse naturali e i conflitti generati dalla loro gestione, passando per l’osservazione del mondo naturale e della sua straordinaria complessità.

“The Show MAS Go On” (2014) di Rä di Martino

La prima serata, giovedì 16 marzo alle ore 18, si arricchisce con la presenza dell’artista Giorgio Andreotta Calò, che ha incontrato il pubblico per presentare il suo lavoro: “Ίκαρος (Icarus)” (2022) un progetto tra il film e il documentario, che parte dal mito di Dedalo e Icaro per osservare l’evoluzione dei lepidotteri dell’ex Padiglione delle Farfalle del Rensenpark di Emmen in Olanda.

A seguire, “A Flower in the Mouth” di Éric Baudelaire: una riflessione sul tempo che scorre basate basata sulla celebre opera di Pirandello “L’uomo dal fiore in bocca”. Chiude la serata “Back to Basquiat” di Pierre- Paul Puljiz che, attraverso interviste ad artisti e musicisti della scena americana degli anni Settanta e Ottanta, ricerca la vera identità di Jean-Michel Basquiat, il celebre artista scomparso prematuramente.

“To Unveil a Star” di Juul Hondius, Paesi Bassi, 2021, 53’59’’

Venerdì 17 alle ore 18 il Teatrino propone due opere dell’artista italiana Rosa Barba, alla quale Lo schermo dell’arte ha dedicato il “Focus 2022”: “Time as Perspective” (2012) che, documentando il movimento meccanico delle pompe petrolifere in Texas, solleva riflessioni sullo sfruttamento delle risorse naturali, e “The Empirical Effect” (2010) che osserva invece il territorio intorno al Vesuvio, in Campania, densamente popolato anche nelle zone più esposte al rischio di eruzioni, come quelle colpite dall’ultima scarica di lava del 1944.

Chiude la serata “Marina Abramović e Ulay: No Predicted End” di Kasper Bech Dyg (2022) registrato poco prima della scomparsa dell’artista tedesco da una troupe del Louisiana Museum of Modern Art: una riflessione su 30 anni di collaborazione tra i due artisti e sull’eredità emersa da questa lunga esperienza artistica condivisa.

“Agrilogistics” di Gerard Ortín Castellví, Spagna, Regno Unito, 2022, sonoro, 21’

Il cartellone di sabato 18 marzo include tre nuovi film. Dalle ore 17.00, “Foragers. Al-Yad Al-Khadra” di Jumana Manna (2022), racconta il conflitto tra le autorità israeliane e la popolazione palestinese per la gestione delle riserve naturali sulle alture del Golan.

“Agrilogistics” di Gerard Ortín Castellví (2022) analizza l’evoluzione dell’agricoltura contemporanea attraverso l’osservazione diurna e notturna di ciò che accade all’interno di una serra. Infine, “To Unveil a Star” di Juul Hondius (2021) si sviluppa intorno alla scultura a forma di stella collocata nel 1971 di fronte alla sede della NATO di Bruxelles.

Chiudono questa decima edizione al Teatrino di Palazzo Grassi, domenica 19 marzo dalle ore 17.00, l’opera di Theaster Gates: “A Clay Sermon” (2021), una narrazione che prende spunto dall’uso dell’argilla per raccontare i legami con il colonialismo e la storia delle comunità africane; e “The Melt Goes On Forever: The Art and Times of David Hammons” dedicato alla vita dell’artista sudafricano David Hammons.

“Ίκαρος (Icarus)”, di Giorgio Andreotta Calò, Paesi Bassi, Italia, 2022, 30’ 23”

Un programma che continua online su MYmovies, chi non potesse essere presente a Palazzo Grassi, potrà comunque usifruire del la visione gratuita in streaming, aperta a tutto il pubblico digitale, di tre opere delle precedenti edizioni del festival: “The Show MAS Go On” (2014) di Rä di Martino, film dedicato a un luogo culto di Roma ormai chiuso: i Magazzini Allo Statuto; il documentario “Ettore Spalletti.” (2019) di Alessandra Galletta, incentrato sul grande artista italiano; e “Moriyama-San” (2017) di Bêka & Lemoine, dalla serie “Living Architecture”, che omaggia l’iconica costruzione di Pritzker Prize Ryue Nishizawa.

 

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